FGCI Siracusa

Post N° 74


Area marina protetta del Plemmirio: in fumo dieci ettari di vegetazione nella zona “A"Le fiamme hanno inghiottito dieci ettari di vegetazione in piena zona “A” dell’Area Marina Protetta del Plemmirio, distruggendo buona parte della pregiata distesa di palme nane, presente in loco, con una delle superfici notoriamente più vaste dell’intero Mediterraneo. Sabato scorso, personale del Consorzio Plemmirio a bordo di un gommone dell’Area Marina, ha avvistato una colonna di fumo denso che proveniva dalla zona del Faro di Capo Murro di Porco, l’area maggiormente sottoposta a tutela ambientale perché a più alto pregio naturalistico e paesaggistico. Le unità operative dell’Amp hanno immediatamente allertato la Polizia Ambientale la quale, arrivata prontamente sul posto ha constatato la vasta portata del fuoco che si sprigionava da due diversi focolai, fattore che potrebbe lasciare presumere una matrice dolosa oppure a mani ignote che hanno incautamente provocato l’incendio. Dal Consorzio Plemmirio e dalla Polizia ambientale sono partite le richieste di intervento al locale comando dei vigili del fuoco. I pompieri, tuttavia, non sono potuti intervenire perché, tutti i mezzi, erano impegnati in altre emergenze scatenatesi nel territorio. Il fuoco ha continuato a divampare per tutta la notte, aiutato anche dal forte vento di scirocco e si è esaurito insieme alla vegetazione presente. “Quando i siracusani riusciranno ad amare e rispettare la bellezza della loro terra? – si chiede, con una punta di amarezza, il direttore dell’Amp del Plemmirio Enzo Incontro – sia per semplice incuria oppure per un atto vandalico, in entrambi i casi, il risultato non cambia, a danneggiare gravemente un patrimonio naturale che appartiene a tutti è la superficialità. Un semplice gesto ha distrutto in una notte quello che la natura era riuscita magistralmente a costruire in tanti anni. Vorrei riuscire a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della salvaguardia del nostro territorio che , come tutti sanno è già sottoposto a forte rischio di desertificazione. Certamente dispiace che i vigili del fuoco non siano riusciti ad intervenire perché impegnati su altri fronti, sicuramente la loro presenza avrebbe limitato la portata del danno ambientale”. Intanto nell’accesso al mare per disabili di via Caboto alla Fanusa, dove ignoti hanno trafugato il parapetto in legno appena realizzato, i lavori sono ripartiti. “Lo spiacevole episodio – afferma il presidente dell’Area Marina Protetta del Plemmirio – non ha bloccato lo spirito di iniziativa che anima un progetto tanto speciale così come la categoria a cui esso è particolarmente destinata. A questo proposito, tuttavia , vorrei sottolineare a quanti si sono lamentati, perché la struttura sottrarrebbe spazio ai cosiddetti normodotati, che tutto ciò che viene realizzato appartiene a tutti, indistintamente. Chiunque può fruire del servizio realizzato dal Consorzio, nessuno escluso. La piattaforma o lo scivolo non fanno altro che arricchire uno spazio dedicato alla balneazione pubblica”.