ROMA (Reuters) - Un carabiniere ha perso la vita stamani in Afghanistan in seguito all'esplosione di un ordigno. Lo riferisce in una nota lo Stato maggiore della difesa.
L'esplosione si è verificata alle 8,50 - le 6,20 italiane - ad Adraskan, nell'Afghanistan occidentale, nel locale campo di addestramento della Polizia afghana, e "ha interessato una garitta di osservazione installata nei pressi della linea di tiro del poligono, coinvolgendo tre militari dell'Arma dei Carabinieri appartenenti al Police Speciality Training Team (Pstt)", dice la nota.
"A seguito dell'esplosione, il carabiniere scelto Manuele Braj, 30enne di Galatina (Le), effettivo al 13° Rgt. 'Friuli-Venezia Giulia' è deceduto sul colpo", prosegue la nota, precisando che il militare lascia la moglie e un bimbo di pochi mesi.
Altri due carabinieri sono rimasti feriti alle gambe nell'esplosione "e sono stati successivamente elitrasportati presso l'ospedale militare Usa (Role 2) di Shindand, ove sono ricoverati non in pericolo di vita".
"Manuele è stato colpito in modo vigliacco", commenta in una nota il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola. "Stava addestrando le truppe afghane contro il terrorismo. Questo era il suo lavoro, la sua missione: permettere a quel Paese di difendersi da solo. Ed il terrorismo lo ha ucciso, proprio per impedire la nascita di un Afghanistan libero e democratico".
Finora hanno perso la vita in Afghanistan 51 italiani tra militari e agenti dei servizi, 32 dei quali in attentati e scontri a fuoco.
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