Creato da fostelia il 19/12/2008

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...una favola nel web...

 

Post N° 1

Post n°1 pubblicato il 20 Dicembre 2008 da fostelia

La favola di Giulia (Gaelia) e Fostena (Stefano)

Personaggi e interpreti: Giulia (Gaelia), interprete femminile

Fostena (Stefano), interprete maschile.

 C'era una volta ma si sta svolgendo in questi giorni una lunga e profonda amicizia che lega i due personaggi della storia. Giulia, una carissima amica che se vivessimo più vicini le chiederei di fare una storia seria con me, vive molto lontano, ama gli animali e ci sentiamo tutti i giorni addirittura più volte al giorno. Fostena di seguito Stefano che le vuole tantissimo bene perchè lei è una persona dolcissima, intelligentissima, simpaticissima e vive in funzione delle sue bestioline. Pur di stare con lei mi accontenterei di dormire in una cuccia insieme a un suo compagno di giochi a quattro zampe, faremmo le coccole alle bestioline, daremmo loro da mangiare e, dopo aver espletato questi impegni quotidiani, potremmo mangiare lei e io.

 Tutti i giorni sarebbero pieni di feste per gli animali, sia essi cani o gatti, andremmo a fare la spesa per comprare la pappa buona a loro e qualcosa anche per noi. Probabilmente non avremmo neanche un minuto libero per noi ma questo poco importa: sarebbe più importante accudire gli animaletti e fare in modo che stessero bene.

 Giulia è una mia cara amica, è sempre piena di attenzioni per me, ci sentiamo al telefono, ci mandiamo sms e vorrei abbracciarla ogni giorno, stare con lei, giocare con gli animaletti e vivere in un castello con cani e gatti. Non nascondo che se trovassi lavoro dalle sue parti partirei domattina, raccoglierei le mie poche cose e andrei a vivere a casa. Mi basterebbe una cuccia, magari insieme a un cagnolino bravo, e per me sarebbe il massimo. L'importante sarebbe vivere con lei a cui voglio tantissimo bene, e poi insieme alle bestioline.

 Se ci sposeremo avremo come testimoni tutte le sue dolcissime belve che adesso sono arrabbiate perchè vivo lontano e non posso fare loro le coccole, ma una volta sotto lo stesso tetto loro sarebbero felicissime (me l'hanno detto stamattina). E alla fatidica frase: i presenti parlino ora o tacciano per sempre, le bestioline starebbero in silenzio. Però dopo pochi secondi si scatenerebbe un abbaiamento e un miagolamento generale per festeggiare il nostro matrimonio.

 Al pranzo di nozze le bestioline avrebbero un posto d'onore al ristorante, avrebbero tutta la pappa buona che esiste, consistente in pollo, coniglio, pesce e tante cose buone ancora. Una fetta di torta nuziale andrebbe a ciascuno di loro, anche se il veterinario non sarebbe dello stesso parere perchè fa male, ma per una volta (e in che occasione, poi!) tutto sarebbe concesso.

 Poi al termine del pranzo ci sarebbe l'apertura delle danze e i due sposi ballerebbero a turuno con tutti loro, insieme agli invitati che batterebbero le mani e canterebbero in coro. Quanti bau e quanti miao salterebbero fuori? Un numero esagerato, però sarebbe un clima di festa e di gioia. Nessuno sarebbe arrabbiato e tutti chiederebbero di ballare con i testimoni. Anche gli invitati. Nessuno escluso. E' inutile dire che le danze andrebbero avanti fino a notte inoltrata e le bestioine, nonostante la stanchezza e le ninne che vorrebbero fare, non direbbero a nessuno di no.

 Alla fine, quando le danze si concluderebbero, quando gli orchestrali sarebbero così stanchi che non riuscirebbero più a suonare, quando gli invitati alla spicciolata si ritirerebbero nelle loro abitazioni, i due sposini novelli partirebbero per un viaggio di nozze splendido. Ovviamente non potrebbero lasciare le bestioline da sole senza pappa e coccole, allora affitterebbero un camper e andrebbero in giro per il mondo a vedere usanze e costumi nuovi. Occorrerrebbe un camper di grandi dimensioni pere contenere l'allegra brigata, però tutti al loro passaggio batterebbero le mani e saluterebbero con la mano. A ogni incrocio, a ogni ingresso di  una nuova città, le peresone lascerebbero scatolette buone per le bambine e qualcosa anche per noi. Tutti i giornali, sia locali che nazionali, parlerebbero del loro passaggio e tutto il mondo starebbe in gesta. Non ci sarebbero più cose brutte o cattiverie e tutti gli abitanti della terra vivrebbero in simbiosi e amore.

 Giulia, ti voglio un mondo di bene. Sei una carissima amica, simpatica e ti ringrazio per tutto ciò che fai. Un giorno verrò a trovarti così mi farai vedere le tue bestioline. Sei una persona speciale. Per ora ti mando un bacio 'virtuale', ma non credere di cavartela così a buon mercato: la volta che verrò a trovarti ti darò un abbraccio fortissimo e tanti bacini. Baci a te (tantissimi) e un universo di coccole alle tue dolcissime belve. Ste

 E tutti vissero felici e contenti. Ste

 
 
 

Post N° 2

Post n°2 pubblicato il 20 Dicembre 2008 da fostelia

La favola di Giulia e Stefano (II puntata)

 Con il loro camper, Giulia e Stefano andranno in giro per il mondo con le loro bestioline. Giulia indosserà un lungo abito bianco e due valletti, un cagnolino e un micetto, le terranno il lungo velo bianco. E lei sarà bellissima, sorridente e felice. Stefano sarà in giacca e cravatta, una delle poche volte che la indosserà in tutta la sua vita, e sarà raggiante.

 Giulia, Stefano e le loro bestioline dolcissime andranno in giro per il mondo a visitare posti nuovi, a scambiare idee e usanze in ogni dove e incontreranno persone che festeggerano il loro ingresso in città. Avranno modo di incontrare anche capi di partito, capi di governo, personaggi del mondo della letteratura, delle scienze e dello spettacolo. Saranno invitati a tantissime trasmissioni televisive in ogni luogo e in ogni dove, accompagnati da un traduttore simultaneo sia per loro che per le belve dolcissime.

 Qualche capo di governo li inviterà a un pranzo di gala e le bambine saranno vicine alla Mami e il Papi così che potranno ascoltare tutti i loro discorsi. Avranno tantissima pappa buona e saranno felicissime. Giulia sarà sorridente e felice, Stefano lo sarà ancora di più. Sotto la tavola imbandita con ogni cosa buona si terranno per mano e penseranno a come sarà bello il loro futuro. Si guarderanno negli occhi e senza parole si diranno Ti amo. Però le bambine saranno gelose e allora verranno lì a dare la zampa perchè anche loro vorranno partecipare a quell'idillio.

 Poi, dopo il pranzo di gala, cominceranno le danze e tutti balleranno con gioia e felicità. Poi verranno ospitati in una suite di prima categoria tutti insieme, sia Giulia che Stefano con le loro bambine bellissime e lì passeranno un'intera settimana a guardare posti nuovi e gente nuova. Poi stanchi ma felici della loro unione faranno l'amore con gioia e passione, mentre le bambine guarderanno ma si terranno in disparte perchè non vogliono disturbare.

 Domani una nuova puntata. Giulia, ti voglio un mondo di bene. Sia te che alle tue bestioline. Vedrai che prima o poi ti sposerò davvero. Ste

 
 
 

Post N° 3

Post n°3 pubblicato il 20 Dicembre 2008 da fostelia

La favola di Giulia e Stefano (III parte)

 Dopo aver salutato i capi di partito e tutta la gente ospite, Giulia e Stefano salirebbero un'altra volta sul camper per dirigersi verso un luogo romantico e pieno di dolcezze. Le bambine si metterebbero tutte insieme davanti ai finestrini per guardare il panorama e abbaierebbero e miagolerebbero contente. Però prima di salire a bordo ci scambieremmo un bacio dolcissimo e tutta la gente, compresi i capi di governo e della repubblica, si metterebbero chi a ridere e a chi piangere perchè l'emozione sarebbe fortissima. Poi ci sarebbe un applauso scrosciante per suggellare il nostro amore e la grande gioia.

 Sul camper salirebbero prima le bambine e tutte occuperebbero i loro posti, alcune a guardare dal finestrino e altre invece sdraiate nelle loro comode cucce. Poi saliresti tu Giulia dolcissima e prenderesti posto nel sedile passeggero, poi io al posto guida. Partiremmo per le strade della Francia e andremmo in un posto molto romantico adatto per le persone innamorate. Mont Saint Michel è al nord della Francia, un luogo che si affaccia praticamente sul canale della Manica, proprio di fronte all'Inghilterra, un'isoletta meta di turisti provenienti da ogni dove e raggiungibile solo con la bassa marea. Con l'alta marea rimane scoperta praticamente solo la punta dell'isola e il mare la circonda. Una campana avvisa i turisti di spostare la macchina perchè sta arrivando l'alta marea e dopo di allora non sarebbe più possibile avvicinarsi all'isola. 

 Noi troveremmo un posto tranquillo dove poter parcheggiare il camper in tutta sicurezza, daremmo tanta pappa buona alle bambine belle perchè sono affamate e poi ti porterei in un locale di classe proprio sulla sommità dell'isola. Tu saresti la più bella di tutti i presenti, raggiante felice e ancora con l'abito bianco indosso. Il lungo velo sarebbe sollevato da due dolcissime bambine che seguirebbero senza fare il minomo rumore i nostri passi. Al ristorante tutti ci guarderebbero e tutti si domanderebbero chi sono queste bellissime bambine che ci seguono. E noi con il nostro francese zoppicante, con l'inglese approssimativo spiegheremmo che sono i nostri testimoni di nozze e siamo qui in luna di miele. (Honey moon).

 Il proprietario del locale affascinato da siffatta bellezza, la tua principalmente e non da sottovalutare la dolcezza delle bambine, sarebbe ammaliato e commosso, così ci offrirebbe la cena. Però chiederebbe soltanto una cortesia: una foto con i paggetti che tengono in alto il tuo velo perchè vorrebbe appenderla al muro come si usa in certi ristoranti. Tu saresti sorridente e felice, mentre ti stringerei forte la mano per suggellare il nostro amore.

 Dopo cena torneremmo nel nostro camper, per fortuna l'alta marea ancora non sarebbe arrivata mentre l'oceano si ritrae anche di dieci chilometri. L'alta marea arriva rapidamente tanto che se qualche scriteriato si ritrova lontano dalla zona sicurezza, non farebbe in tempo a raggiungerla. Le onde sono alte anche cinque metri e viaggiano a grande velocità. Sul camper salirebbero prima le bambine che andrebbero tutte le loro cucce, poi saliresti tu sempre bellissima e dolcissima, sorridente e felice e poi io. Poi ci stringeremmo nel letto matrimoniale situato sopra alla cabina di guida e lì prima di addormentarci stretti stretti faremmo l'amore. E il nostro amore, la nostra unione sarebbero ancora più grandi e saremmo felici.

 Il giorno dopo potremmo andare a visitare Eurodisney, fuori dalla città di Parigi qualche chilometro e molto lontano da Mont Saint Michel, ma la distanza non ci darebbe fastidio. Potremmo pranzare nel ristorante dedicato a Topolino, non proprio a buon mercato però, e potremmo fare un giro all'interno del parco giochi. Tutte le persone si scanserebbero per farci passare, perchè tu e le bambine attirereste l'attenzione del pubblico, perchè saresti la più bella. Potresti vestirti con un paio di semplici jeans e una maglietta, non serve che ti vesta in maniera elegante per essere bella.

 La giornata terminerebbe guardando lo spettacolo, la sfilata, per le strade del parco giochi alla sera, con i vestiti delle comparse tutti illuminati e sarebbe uno spettacolo romantico e affascinante. Poi torneremmo sul camper a scambiarci coccole fra noi due e alle bambine dolcissime.

 Domani una nuova puntata. Giulia, ti voglio tantissimo bene. Te dieu in albanese significa ti amo. Ciao alla prossima Ste

 
 
 

capitolo IV

Post n°4 pubblicato il 20 Dicembre 2008 da fostelia

...quello che avete letto fino ad ora, non è altro che una breve presentazione delle avventure di FOSTENA E GAELIA.... in realtà, tutto quanto, si svolge molto più lentamente... Ad esempio, GAELIA, prima di convolare a nozze col FOSTENA.... rispettando le antiche tradizioni siciliane, deve chiedere il consenso alla sua... "famiglia"! eh si, vero è che ormai la GAELIA non è più una giovincella in attesa del miglior partito, bensì ha già quasi i documenti in regola per far parte del comitato zitelle prossime all'inacidimento senile, ma... i suoi familiari, non possono mica "darla" al primo venuto!!!! Così, con un pò di imbarazzo e dopo aver meditato a lungo, decide di parlarne intanto col CAPOFAMIGLIA....  lei sa che è parecchio geloso, e, forse potrebbe opporsi a queste nozze, pensando che poi, una volta "maritata" (sposata) potrebbe abbandonarlo, non occupandosi più di lui e della famiglia, e rivolgendo tutte le sue attenzioni allo sposo.... GIAMMAI!!!!!! così, GAELIA, comincia a pensare al modo migliore per parlare con lui.... ILKY!!!!!! Ilky, ovvero ILKILOMETRO....... è il cane-capo, colui che decide e sorveglia che tutto, a casa, righi per il verso giusto! se qualcuno si azzardasse ad avvicinarsi al cancello.... sarebbero guai, e sarebbero guai anche per un "fidanzato" scomodo o inadeguato.... così, dopo aver tentennato e tergiversato un pò sull'argomento, GAELIA riesce a parlare col Kiky.... dopo un abbaiamento durato circa mezzora, Kiky, comincia a far domande di rito... cosa fa nella vita, fa sul serio, o vuole solo divertirsi.... poi, ovviamente, la domanda più importante: ANDRESTE A VIVERE DA SOLI?????? O RESTEREMMO TUTTI INSIEME?????????? a quel punto GAELIA, sorridendo e facendo una carezza lunga appunto un kilometro, partendo dalla testa e arrivando, dopo un bel pò di "strada" alla coda di Kiky, gli sussurra, a due millimetri dal tartufone... KIKY, PENSI KE POTREI MAI PORTARE IN CASA QUALCUNO CHE RISPETTI ME, MA CHE NON RISPETTI TUTTI VOI???? VOI, SIETE LA MIA FAMIGLIA, E LUI, SE VORRA' STARE AL MIO FIANCO, DOVRA', PRIMA AMARE VOI, E POI, ME...... A quel punto Kiky,  parecchio infastidito dalla novità, ma cercando sempre di mantenere un contegno, si allontana.... prima però, si gira verso GEALIA, e.... mai fatto prima, alza la zampa.... e.......... lascia uno spruzzetto sui jeans di GAELIA, giusto per ricordare sia a lei che agli intrusi che le girano intorno, che lui, si,  è vero che  può anche dare il consenso alle nozze.... ma GAELIA, sempre di"sua proprietà", rimane.........   così GAELIA, felice del quasi SI che Kiky ha concesso.... va a parlare col resto della famiglia..... il discorso, però, è molto lungo, perchè si sa come vanno certe cose, più una famiglia è numerosa, più "teste" si devono mettere daccordo, e non è facile, specialmente se sino ad ora.... tutti hanno sempre fatto di testa loro, e GAELIA, ahilei, ha solo subito le decisioni di tutti gli altri..... RIUSCIRA' QUINDI A METTERE DACCORDO TUTTI????? SARANNO TUTTI FELICI DI QUESTA NOVITA'? tutto dipenderà anche moltissimo dal FOSTENA, sarà lui che dovrà conquistare l'intero parentado, e forse... visto che ormai è stracotto della, ai suoi occhi, bella (ogni scarrafone...) GAELIA... ci riuscirà.... si ci riuscirà!!!!!      GAELIA

 
 
 

La favola di Giulia e Stefano (V parte)

Post n°5 pubblicato il 20 Dicembre 2008 da fostelia

 Dopo aver visitato Eurodisney di notte, illuminato da tantissime luci colorate, Giulia e Stefano andranno a riposare sul camper parcheggiato nell'area antistante. Per inciso, quando sono uscito da Eurodisney il secondo giorno, c'era una giovane donna con un passeggino in lacrime vicino all'ufficio persone scomparse... Noi due daremmo la pappa alle bambine che abbaierebbero e miagolerebbero senza sosta, fin quando non sarebbero sazie, poi mangeremmo anche noi. Seduti sul tavolo rotondo nel camper accenderemmo il televisore e guarderemmo le notizie al telegiornale. Poi ascolteremmo musica in sottofondo, niente  rock 'n' roll, niente musica house o altre diavolerie del genere, ma canzoni dal suono riposante, quelle che non tramonteranno mai. Potrei mettere sullo stereo Lucio Battisti, Francesco De Gregori e altro ancora.

 Poi rimaremmo lì a guardare le bambine che si sdraierebbero nelle loro cucce e farebbero le ninne, però si arrabbierebbero moltissimo se andassimo a letto senza fare una coccola a ciascuna di loro. Così dopo un numero grandissimo di coccole a tutte loro, ci arrampicheremmo sul letto matrimoniale che è situato sopra alla cabina di guida, un po' scomodo perchè il tetto è a pochi centimetri dalla testa, ma andrebbe benissimo ugualmente. Faremmo l'amore in maniera dolcissima, con passione e trasporto mentre le bambine ci guarderebbero con un occhio aperto e uno chiuso. Poi faremmo tante ninne, ma prima di dormire ci scambieremmo parole dolci e opinioni sulla giornata appena trascorsa. Nella vita di coppia non bisogna mai addormentarsi dando le spalle alla compagna, per me è un gesto di assoluta maleducazione.

 Il giorno dopo qualche rompi comincerebbe a fare le pulizie alle sei del mattino con una scopa meccanica (è successo a me realmente), ma saremmo troppo stanchi e assonnati per reclamare. Verso un orario non ben definito, più probabilmente vicino alle nove che alle otto, ci alzeremmo dal nostro lettone matrimoniale, senza prima fare le coccole a Ngrugna' che vorrebbe dormire con noi. Staremmo un po' di tempo a scambiarci carezze, parole dolci e effusioni fin quando le proteste delle bambine affamate non si farebbero sentire. Allora scenderemmo giù e apriremmo tante scatolette buone per le belve dolcissime e dopo tutto questo, potremmo fare colazione. In realtà io avrei una fame da lupo. Fare l'amore mi mette fame.

 Poi torneremmo di nuovo dentro a Eurodisney a visitare le ultime attrazioni che per motivi di tempo non abbiamo potuto vedere il giorno prima. Uno spettacolo divertente è quello dei pappagalli dove un numero enorme di bambini lo visitano ogni giorno. Poi faremmo una passeggiata nelle vie del parco con tutte le bambine al guinzaglio e la gente riderebbe divertita. Alcune di loro manderebbero baci, altre coccole che le bambine (furbe) non disdegnano mai e altre ancora lascerebbero al nostro passaggio scatolette e pappa buona. Poi al termine del giro andremmo di nuovo sul camper perchè ormai è ora della pappa serale. Potremmo comprare una pizza per noi due, che costa un'esagerazione - io avevo pagato l'equivalente di 9 euro una pizza e una coca-cola - ma prima faremmo mangiare le belve. Giulia, tu avresti sempre sotto braccio Ngrugnà il quale farebbe le fusa a ripetizione e la gente lo guarderebbe sorridendo. Sul camper ci sarebbe un abbaiamento generale e un miagolamento senza fine perchè le bambine sarebbero affamate e noi non potremmo mangiare mai prima di loro. Alla fine ci siederemmo sul divano stretti stretti, gli spazi sul camper sono piccoli, e mangeremmo le nostre pizze ormai fredde. Però non ci lamenteremmo di questo, perchè le bambine hanno la precedenza su tutto e tutti.

 Il giorno successivo partiremmo per una destinazione molto particolare, una città che amo profondamente e che mi piace moltissimo. Attraversemmo il canale della Manica passando per il sottopasso e dirigeremmo il nostro camper e la nostra bellissima famiglia alla volta di Londra. La difficoltà da superare, la prima ma non l'ultima, sarebbe la circolazione che in Inghilterra si svolge a sinistra e non a destra come da noi. Ma dopo le difficoltà iniziali, dopo che avrei imparato che la precedenza è esattamente l'opposto che da noi, potremmo avanzare senza problemi. Le bambine ci guiderebbero in mezzo al traffico inglese, abbaierebbero a più non posso se la Mami o il Papi farebbero qualche errore nel traffico e noi due saremmo in buone mani. Entreremmo a Londra dalla parte di Heathrow, un aeroporto che fa impallidire la Malpensa in fatto di dimensioni, e andremmo a cercare un camping. Excuse me, where is a camping for our camper? Tutti ci guarderebbero per quello che siamo, cioè turisti che non conoscono Londra ma che vogliono visitarla. Però subito si accorgerebbero della nostra grande famigliola e allora sorriderebbero e manderebbero baci e coccole. Poi ci aiuterebbero a trovare il camping, ma non solo spiegando la strada ma addirittura accompagnandoci di persona. Qualcuno avvertirebbe la direzione del camping che stiamo arrivando e avremmo già una piazzola adatta a noi. Non sarebbe una piazzola qualsiasi, ma un posto speciale perchè nei dintorni ci sarebbe un parco giochi adatto alle bambine con un prato grande per correre in libertà. Noi ci siederemmo all'esterno del camper, sotto la veranda a sorseggiare una bibita e mentre ci terremmo per mano guarderemmo le bambine saltare e giocare.

 Qualcuno che è amante degli animali, come TUTTI gli inglesi che considerano gli animali domestici una parte integrante della vita familiare, per questo in Inghilterra sono molto più severi per quanto riguarda l'abbandono degli animali e il loro benessere, avvertirebbe la fanfara e, una volta caricate le bambine sul camper, andremmo in Piccadilly, proprio il centro di Londra. Te e io, teneramente mano nella mano, guarderemmo le vetrine dei negozi, il fiore all'occhiello di Londra, e tutte le persone si fermerebbero a guardarci. Al guinzaglio avremmo tutte le nostre dolcissime belve e ogni passante, dal più modesto al finanziere, lascerebbe un regalino per tutte loro. Come in Italia anche in Inghilterra in certi negozi i cani non possono entrare, probabilmente o sicuramente per ragioni di igiene. Però il negoziante italiano, a volte, non li fa entrare, ma con le stesse mani con le quali ha appena preso i soldi, ti prepara un bel panino con salsiccia... Ma noi saremmo un caso speciale, perchè tu Giulia saresti bellissima, anche con un paio di jeans e, una t - shirt e un paio di scarpe da ginnastica, perchè non hai bisogno di tanti trucchi per essere bella, e poi perchè le bambine si farebbero volere bene. Così visiteremmo il museo di Madame Thussodt dove manichini di cera sono in bella mostra. Sono raffigurati cantanti, uomini di spettacolo, delle scienze, di ogni disciplina umana. Mi ricordo i quattro dei Beatles, per la Formula Uno Alain Prost e il grande - unico - Ayrton Senna. Poi ci sarebbe lo spettacolo con le marionette di cera, Bruce Springsteen, Janis Joplin, Jimi Hendrix e altri e noi tutti siedremmo nelle nostre poltroncine. Anche le bambine starebbero ferme e zitte perchè sanno che non possono disturbare.

 Poi ritorneremmo al camper, stanchi ma felici di aver visitato una città a mio modesto parere, bellissima. La gente ci saluterebbe al nostro passaggio e tutti sarebbero felici. Incontreremmo anche un gruppo di hooligans che in inglese significa teppisti, i tifosi scatenati del Liverpool, proverbiali per la loro cattiveria e violenza. Questi tifosi hanno un canto che li segue da sempre: Never walk alone (Non camminerete mai soli). Però anche loro cambierebbero atteggiamento e una volta viste le bambine, saluterebbero contenti. E per una volta i tifosi del Liverpool e quelli del Chelsea si stringerebbero la mano e si darebbero pacche sulle spalle in segno di fratellanza e di amicizia, perchè entrambe le tifoserie hanno visto le nostre dolcissime bambine.

 A presto per le puntate seguenti. Giulia, ti voglio un bene dell'anima e sono disposto a superare ogni ostacolo pur di raggiungerti. Non avrei paura di tutti i tuoi animaletti pelosi e cercherei di farmi amare sia da loro che da te. Avremo tempo e modo di conoscerci, ma nella vita tutto è possibile. Un bacio a te leggero sulle labbra e una coccola dolcissima a tutte le tue belve pelose. TVB STE 
 

 
 
 

FIOCCO E L'OMINO.... VI CAPITOLO

Post n°6 pubblicato il 22 Dicembre 2008 da fostelia

 ...e dopo l'entusiasmante permanenza in Inghilterra, i FOSTELIA, seguiti dall'allegra carovana di pelosi, riprendono il loro viaggio verso una nuova meta, forse ancora da decidere.... di come il FOSTENA sia riuscito a conquistare i piccoli amori di GAELIA, ne parleremo in seguito... intanto loro sono in viaggio, ed è un peccato non seguirli nelle loro singolari avventure... Ormai il grande esodo natalizio è alle porte, così il traffico scorre lento, ma a loro non dispiace, possono ammirare il paesaggio, mentre il camper avanza lentamente, poi non hanno alcuna fretta di arrivare, anche perchè, in realtà, non sanno ancora quale sarà la loro prossima fermata... le strade sono bagnate, le luci dell'alba rischiarano l'orizzonte, e c'è un'aria molto gelida, sui marciapiedi, c'è ancora un po' di ghiaccio, di notte ci sarà stata una gelata... a un certo punto, GAELIA, al di là delle siepi che costeggiano la carreggiata, scorge qualcosa in movimento.... FOSTENA rallenta, prova a convincere GAELIA che sarebbe meglio dare un'occhiata, ma quando sta per fermarsi, lei, con tono un po' duro, dice... VAI AVANTI, NON FERMARTI, NON POSSIAMO PRENDERLI TUTTI.... e continua... POI, SE QUALCUNO LO HA ABBANDONATO E LEGATO LI, CI SARA' UN MOTIVO, NON PENSI? VUOL DIRE CHE SE LO MERITAVA!!! VAI AVANTI, DAI.... FOSTENA, un po' perplesso, mette in moto e riparte... ma dopo pochi metri, GAELIA, con tono un po' più mesto, dice... BEH, FORSE AVEVI RAGIONE TU, DOVEVAMO ALMENO VEDERE PERCHE' SI TROVA LI E CHI LO HA LASCIATO LEGATO AL GUARDRAIL, DAI, TORNA INDIETRO.... così i due vanno in cerca del.... cespuglio in movimento! ECCOLO, E' QUI!

...era legato al guardrail, tremava come una foglia... non riusciva neppure a parlare.... era un omino di mezz'età, indossava abiti di ottima qualità, malgrado fossero zuppi di pioggia e pieni di fango.... SALVE, COME AVETE FATTO A VEDERMI?.... E' DA DUE GIORNI CHE SONO QUI, ORMAI SONO QUASI PARALIZZATO DAL FREDDO, STANOTTE ERA PIENO DI GHIACCIO, QUI INTORNO.... HO CREDUTO DI MORIRE... l'omino, con voce tremante e un po' di raucedine, ringrazia i FOSTELIA, per avergli prestato soccorso...dopo averlo slegato, stefano si toglie il giubbotto e glielo porge, giulia, invece, lo invita a salire sul camper... così, mentre i tre, proseguono per raggiungere una piazzuola di sosta, l'omino, con lo sguardo perso nel vuoto, sussurra ripetutamente la stessa frase.... COME HO POTUTO.... COME HO POTUTO.....GAELIA, vorrebbe chiedergli cosa gli sia successo, ma per delicatezza, aspetta con ansia che sia lui stesso a raccontare i fatti... così, appena raggiunta la piazzuola di sosta, i FOSTELIA invitano l'omino ad entrare nel camper e a farsi una doccia... l'omino, appena entrato, fa un balzo indietro, forse un po' meravigliato di trovare tanti pelosi all'interno... stefano gli porge degli abiti asciutti, mentre gaelia prepara qualcosa da mangiare.... tutti i pelosi, guardano con circospezione il nuovo arrivato. I cani lo odorano dalla testa ai piedi, i gatti, invece, lo scrutano a distanza, nascosti in ogni angolo dell'arredamento del camper... adesso i tre sono seduti a tavola, pronti per consumare un pasto molto caldo... l'omino sembra gradire molto, ma ad un tratto, quanto sta per mangiare il primo boccone, si ferma, dopo aver osservato i cani che scodinzolano per scroccare un gustoso bocconcino, e.... scoppia in un pianto disperato... tra un singhiozzo e l'altro, qualche frase sconnessa... NON POSSO, NON DEVO... NON MERITO QUESTO CIBO.... COME HO POTUTO.... SOLO ADESSO HO CAPITO... COME POSSO ESSERE STATO COSI' CRUDELE... POI AD UN TRATTO, COMINCIA QUASI AD URLARE..... FIOCCOOOOOOOOOOOOOO, FIOCCOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO... DIO MIO, FIOCCO, COME HO POTUTO..... a quel punto gaelia si fa avanti a invita l'omino a calmarsi e a svuotarsi delle sue colpe, raccontando l'accaduto... l'omino, a quel punto, dopo aver sorseggiato un po' d'acqua, inizia il suo racconto!

...LA NOSTRA ERA UNA FAMIGLIA FELICE, IO, MIA MOGLIE, I MIEI DUE FIGLI... E POI LUI, FIOCCO! FUI IO STESSO A REGALARLO A MIA MOGLIE PER NATALE, LEI RESTO' TALMENTE AFFASCINATA DA INNAMORARSENE SUBITO.. RICORDO CHE GLI COMPRO' UN COSTOSISSIMO COLLARINO PIENO DI FRONZOLI E MEDAGLIETTE... SU UNA DI QUESTE, FECE INCIDERE... FIOCCO, SEI LA MIA VITA, NESSUNO POTRA' MAI SEPARARCI! NATURALMENTE ANCHE I MIEI FIGLI RESTARONO STREGATI DAL QUEL BUFFO E FASTIDIOSO GINGILLO IN MOVIMENTO... SE AVESSI SAPUTO CHE IN CASA TUTTO SAREBBE CAMBIATO, DOPO IL SUO ARRIVO, NON LO AVREI MAI ACQUISTATO.... ORMAI TUTTE LE NOSTRE ABITUDINI ERANO CAMBIATE, PRIMA DI SEDERCI A TAVOLA, DOVEVA ESSERE SERVITO LUI, DI TUTTO PUNTO... CIBO FRESCO, CUCINATO E SERVITO A DOVERE, POI PULIZIA, GIOCHI... E POI, FINALMENTE, POTEVAMO CENARE ANCHE NOI... PRIMA CHE ARRIVASSE LUI IN CASA, I MIEI FIGLI, APPENA TORNATI DA SCUOLA, CERCAVANO ME, CHIEDENDOMI COME FOSSE ANDATA AL LAVORO, O SE AVESSI PORTATO LORO, QALCHE GIOCATTOLO O QUALCHE DOLCETTO... IL TUTTO ERA PRECEDUTO DA UNO SBACIUCCHIAMENTO CHE DURAVA ALMENO DIECI MINUTI.... POI, CON L'ARRIVO DI FIOCCO, TUTTE LE ATTENZIONI ERANO RIVOLTE A LUI... E A ME, TUTTO QUESTO COMINCIO' A DARMI MOLTO FASTIDIO... UNA SERA TORNAI A CASA, MIA MOGLIE E I RAGAZZI ERANO ANDATI AD UNA FESTA IN CASA DI AMICI... COSI', APRENDO LA PORTA, L'UNICO MEMBRO DELLA FAMIGLIA CHE MI VENNE INCONTRO FU PROPRIO LUI... SALTELLAVA GIOIOSO CON QUELLE RIDICOLE ZAMPE TOLETTATE CON DEI BUFFI POM-POM... NON RIUSCIVO A CAPIRE IL MOTIVO PER CUI, NONOSTANTE NON GLI DESSI UN MINIMO DI CONFIDENZA, LUI ERA SEMPRE LI, PRONTO A FARMI LE FESTE... PENSAVO FOSSE PARECCHIO STUPIDO.... POI COMINCIO' AD ABBAIARE, LA SUA VOCE MI SEMBRO' PIU' STRIDULA DEL SOLITO, NON RIUSCIVO PROPRIO AD ACCETTARLO... LO GUARDAI CON INDIFFERENZA, POI............ AD UN TRATTO CAMBIAI IDEA, PRESI IL GUINZAGLIO E LO LEGAI AL COLLARE, ERA AL SETTIMO CIELO, FORSE ERA MERAVIGLIATO DEL FATTO CHE AVESSI DECISO DI PORTARLO FUORI... COSI', PER LA PRIMA VOLTA, USCIMMO INSIEME E QUANDO ARRIVAMMO AI GIARDINETTI, LUI ERA FELICISSIMO... POI, LO PORTAI DIETRO UNA SIEPE, ED ERA RAGGIANTE DI FELICITA'... ERA IL SUO GIOCO PREFERITO, I MIEI FIGLI GLI ORDINAVANO DI STARE FERMO DAVANTI AD UN ALBERO, POI CORREVANO A NASCONDERSI E INFINE LO CHIAMAVANO... E LUI CORREVA A CERCARLI... FORSE IL FATTO CHE QUESTA VOLTA FOSSI IO A INVITARLO A QUESTO GIOCO, LO MERAVIGIO' PARECCHIO.... MA IN REALTA' NON SAPEVA CHE QUESTA VOLTA IL GIOCO SAREBBE FINITO IN MODO DIVERSO... COSI', APPENA OLTREPASSAMMO LA SIEPE, PRESI IL GUINZAGLIO E LO LEGAI AD UN PALO, GLI FECI UNA CAREZZA SUL CIUFFO E GLI DISSI PIU' O MENO QUESTE PAROLE: CARO FIOCCO, COME VEDI ANCHE QUESTO E' UN GIOCO, MA QUESTA VOLTA SARO' IO IL VINCITORE... ADESSO IO ANDRO' VIA, MA TU NON POTRAI SEGUIRMI, RESTERAI QUI, MENTRE IO TORNERO' A CASA, A RIPRENDERE TUTTO CIO' CHE TU MI HAI RUBATO... DA QUESTO MOMENTO LE NOSTRE STRADE SI DIVIDERANNO, PER SEMPRE!!! 

Mentre parlava, l'omino aveva lo sguardo perso nel vuoto, era come se i suoi occhi non vedessero, come se stesse vivendo un incubo, come se non fosse lui, l'artefice di tutto... poi, dopo aver asciugato una lacrima che scendeva lenta dai suoi occhi, continuò...

TORNAI A CASA FELICE, PENSANDO A COSA INVENTARMI CON I FAMILIARI... AVEVO TROVATO, AVREI DATO LA COLPA ALLA DONNA DELLE PULIZIE, AVREI FATTO CREDERE CHE ERA STATA LEI, APRENDO LA PORTA A FARLO SCAPPARE... MA APPENA APRII LA PORTA DI CASA, MI TROVAI DAVANTI MIA MOGLIE E I RAGAZZI, TUTTI AVEVANO UN VOLTO GELIDO, INQUISITORIO... DOV'E' FIOCCO? HO DETTO DOV'E' FIOCCOOOO!!!!! E I RAGAZZI.... TANTO SAPPIAMO CHE SEI STATO TU, ERA EVIDENTE CHE LO ODIAVI, DEVI DIRE SUBITO DOV'E'.... TANTO NON CAMBIERA' NULLA, ANZI, SE FIOCCO NON TORNERA' A CASA, CI PERDERAI PER SEMPRE....DIMENTICATI DI NOI! 

Da quel momento l'omino diventò nervoso, stringeva i pugni, si agitava sul sedile.... si fermò a pensare, poi lentamente, continuò...

DA QUEL GIORNO IN CASA MIA PIOMBO' IL SILENZIO, FURONO DUE ANNI DI INFERNO, QUANDO TORNAVO DAL LAVORO, LORO AVEVANO GIA' CENATO E OGNUNO ERA GIA' IN CAMERA, MIA MOGLIE NON DORMI' PIU' NEL LETTO MATRIMONIALE, ORMAI MI IGNORAVANO, ERA COME SE NON CI FOSSI... I MIEI FIGLI MI SALUTAVANO A STENTO, MA PRECISARONO CHE LO FACEVANO SOLTANTO PERCHE' LORO SI, CHE ERANO DELLE PERSONE PER BENE, E QUINDI, ESSENDO LORO PADRE, AVREBBERO CONTINUATO A SALUTARMI, MA SOLO PER EDUCAZIONE, TUTTO QUI'... MI SEMBRAVA DI IMPAZZIRE, ODIAVO ANCORA DI PIU' QUELL'ORRIBILE CANE, ANZI, SPERAVO TANTO CHE NESSUNO L'AVESSE TROVATO...

e mentre l'omino pronuncia queste parole, gli si legge in viso una smorfia, è come se provasse disgusto per quello che dice, poi, quasi ad aver fretta di concludere, continua a raccontare il seguito.....

UNA SERA, TORNANDO A CASA, MI SEMBRO' DI ESSERE IN UN SOGNO.... MIA MOGLIE ERA SUL DIVANO, SORRIDENTE, LO FACEVA SEMPRE, PRIMA... E COME I VECCHI TEMPI, MI DOMANDO' COME FOSSE ANDATA AL LAVORO, POI... SI ALZO', MI ABBRACCIO E MI DIEDE UN BACIO SULLA GUANCIA... POI AGGIUNZE... CIAO TESORO... STASERA SI ESCE, I RAGAZZI NON SONO IN CASA, ED E' ORA DI FINIRLA CON QUESTA GUERRA... SONO PASSATI DUE ANNI, METTIAMO DA PARTE IL PASSATO E RICOMINCIAMO TUTTO... CAMBIATI E USCIAMO, ANDIAMO A CENA FUORI NEL NOSTRO RISTORANTINO PREFERITO E POI..... ERO FELICE, NON PENSAVO SAREBBE MAI SUCCESSO, ORMAI NON CI SPERAVO PIU', COSI' ANDAI A FARE UNA DOCCIA E INDOSSAI UN ABITO SCURO, ELEGANTE, CHE A LEI PIACEVA MOLTO... COSI' USCIMMO, MANO NELLA MANO E ANDAMMO A CENARE NEL MIGLIOR RISTORANTE DELLA CITTA'... MIA MOGLIE ERA BELLISSIMA, QUELLA SERA, MI GUARDAVA CON OCCHI INNAMORATI, FORSE QUESTO LUNGO PERIODO DI DISTACCO, LE AVEVA FATTO APPREZZARE DI PIU' IL NOSTRO RAPPORTO... MENTRE GUSTAVAMO DELL SQUISITE PIETANZE, MIA MOGLIE, GUARDANDOMI NEGLI OCCHI MI DISSE.... PENSA CARO, NOI STASERA STIAMO SPENDENDO UN PATRIMONIO PER CENARE QUI, E C'E' GENTE CHE NON HA NULLA DA MANGIARE... CHISSA' COME STAREMMO NOI, SE ALL'IMPROVVISO NON AVESSIMO PIU' I SOLDI PER MANGIARE UN PIATTO DI MINESTRA... IO A QUEL PUNTO LE CAREZZAI LA MANO E LE DISSI CHE PIUTTOSTO MI SAREI UCCISO, NON CI SI PUO' ABITUARE A DESIDERARE IL CIBO, QUANDO PER UN'INTERA VITA NON TI E' MAI MANCATO NULLA, POI LA RASSICURAI, DICENDOLE CHE TANTO, NOI NON AVREMMO MAI AVUTO PROBLEMI DEL GENERE... LEI SORRISE E CONTINUO' A MANGIARE CON GUSTO... FINITA LA CENA, COMINCIAMMO A PASSEGGIARE A PIEDI, LO FACEVAMO SPESSO QUANDO ERAVAMO FIDANZATI, AI TEMPI DEL LICEO.... CAMMINAVAMO LUNGO UN VIALE ALBERATO, C'ERA MOLTO VERDE INTORNO....

l'omino, mentre raccontava, aveva dimenticato che quel viale, FOSTENA E GAELIA, lo conoscevano benissimo... in realtà avevano già capito tutto, ma lo lasciarono parlare...

C'ERA TANTO VERDE... AI LATI DELLA STRADA C'ERANO DELLE SIEPI MOLTO FITTE, AD UN TRATTO MIA MOGLIE MI PRESE PER MANO E MI TIRO' A SE... POI, TRA UN CESPUGLIO E L'ALTRO, MI CONDUSSE DIETRO LA SIEPE... NON POTEVO CREDERE AI MIEI OCCHI... LO FACEVAMO SPESSO, DA RAGAZZI, E ADESSO..... PROPRIO COME AI VECCHI TEMPI.... MIA MOGLIE ED IO, NASCOSTI IN MEZZO AL VERDE.... POI, DOPO AVERMI ABBRACCIATO E BACIATO DOLCEMENTE.... APRI' LA BORSETTA E MI SUSSURO' QUALCOSA... TESORO... TI VA DI GIOCARE UN PO'??? CHIUDI GLI OCCHI... IO ERO MOLTO DIVERTITO E MERAVIGLIATO, COSI' LA LASCIAI FARE.... AD UN TRATTO PRESE LE MIE MANI E LE LEGO' DIETRO LA SCHIENA, POI MI LEGO' AL PALO E GUARDANDOMI DISSE SORRIDENDO.....TI MANCA SOLO IL COLLARINO CON LE MEDAGLIETTE.... ADESSO SAPETE TUTTO, SONO STATO LI DUE LUNGHI GIORNI, URLAVO, CHIAMAVO AIUTO, AVEVO FAME E FREDDO... NON POTEVO NEPPURE DORMIRE O RANNICCHIARMI PERCHE LA CORDA ERA TROPPO CORTA, LE GAMBE MI FACEVANO MALE DA IMPAZZIRE... CHIAMAVO, CHIAMAVO... MA DA QUELLA STRADA NON PASSA MAI NESSUNO A PIEDI, E LA GENTE DENTRO LE MACCHINE IN CORSA, NON PUO' VEDERE AL DI LA DELLE SIEPI... SE NON MI AVESTE VISTO VOI, SAREI MORTO.... E FORSE ERA QUELLO CHE MERITAVO...

Alla fine del racconto, GAELIA si alzò e andò a fare un po' di coccole alle belve, pensierosa e infastidita... non sapeva cosa fare, avrebbe voluto mandarlo via a calci, urlandogli addosso frasi di disprezzo, ma poi pensava che in fondo l'omino si era pentito per ciò che aveva fatto, e poi le veniva in mente Fiocco, e pensava alla brutta fine che sicuramente aveva fatto... FOSTENA, silenzioso, agitava un po' di coca-cola, rimasta dentro il bicchiere, anche lui imbarazzato per quella strana situazione, poi, di scatto si alzò e disse.... ragazzi, forse è il caso di fare un po' di strada... Giulia intuì che l'intento di stefano era quello di far sì che l'omino si alzasse e togliesse il disturbo, continuando per la sua strada, e invece, le cose non andarono così... lui si accomodò sulla cabina di guida, insieme a loro... così iniziarono a percorrere delle strade piuttosto trafficate, ma scorrevoli, poi entrarono in autostrada... Avanzarono per un po' di chilometri, lentamente, poi, dinanzi a loro, una fila interminabile di autovetture... il traffico era completamente bloccato! Dall'altra parte, invece, le auto sfrecciavano velocissime, sembrava quasi che facessero i dispetti... i Fostelia erano molto annoiati, fermi li, senza poter uscire o tornare indietro, e poi, sinceramente, erano anche un po' infastiditi dal fatto che non sapevano “cosa farne” dell'omino... in fondo, gli avevano salvato la vita, gli avevano fatto capire e riconoscere i suoi errori.... ma adesso? Quello era il loro viaggio di nozze, e non è carino trascorrerlo con una terza persona tra i piedi.... nonostante tutto cercavano di non far capire nulla, ormai aveva sofferto tanto, e il fatto di averne parlato con loro, era servito solo ad accusarsi, ma non lo aveva liberato affatto dei rimorsi, anzi, era come se tutto gli fosse ritornato alla mente, ma con un'altra ottica, tanto che ogni tanto, nel silenzio, si sentiva sempre la solita frase.... COME HO POTUTO.... COME HO POTUTO... FIOCCO, DOVE SEI..... FIOCCO....

ad un tratto, l'omino, con voce determinata disse...CARI AMICI, VI RINGRAZIO PER QUELLO CHE AVETE FATTO PER ME, IO SONO ARRIVATO, SCENDO QUI E VI AUGURO UN MONDO DI BENE.... stefano e giulia lo guardarono perplessi.... era assurdo, perchè voleva scendere proprio li? Non c'erano svincoli autostradali in quel tratto.... così cercarono di convincerlo a proseguire con loro, almeno sino al prossimo paese... ma lui, continuò ad insistere: NO, AMICI CARI... NO! IO SCENDO QUI! VOI MI AVETE SALVATO LA VITA, MI AVETE OFFERTO DA MANGIARE, MI AVETE PERDONATO, MA IO NON MERITO TUTTO QUESTO... DA ORA IN POI, LA MIA VITA SARA' QUESTA.... CONTINUERO' A CAMMINARE A PIEDI, A VAGARE PER LE STRADE... FORSE QUALCUNO MI OFFRIRA' ANCORA DEL CIBO, E, SE NON DOVESSI AVERE QUESTA FORTUNA, ALLORA MI ARRAMPICHERO' SU UN CASSONETTO E TROVERO' QUALCOSA DA MANGIARE... MAGARI I RESTI DI UN LUSSUOSO RISTORANTE... FORSE DURANTE IL MIO CAMMINO, QUALCUNO SI ACCORGERA' DI ME, MAGARI UNA DONNA MI VEDRA', MI PORTERA' CON SE E MI DARA' L'AMORE CHE IO HO PERSO... SE SUCCEDERA' VUOL DIRE CHE SONO UN UOMO FORTUNATO, MA FORSE E' SOLO UN SOGNO, FORSE CHIUNQUE, VEDENDOMI SPORCO E TRASANDATO, CAMBIERA' STRADA, MI ALLONTANERA', MI SCACCERA' VIA PENSANDO CHE POSSA ESSERE PERICOLOSO O MALATO... COSI' COMNTINUERO' A VAGARE, FINCHE' LE MIE FORZE LO PERMETTERANNO... FINCHE' LE GAMBE NON COMINCERANNO A SENTIRE I CRAMPI DELLA STANCHEZZA E I DOLORI NON MI IMPEDIRANNO DI PROSEGUIRE... QUANDO LE MIE FORZE MI ABBANDONERANNO, MI SIEDERO' SU UN MARCIAPIEDE E MI RIPOSERO' UN PO'.... DORMIRO', MAGARI SOTTO LA TENDA DA SOLE DI UN NEGOZIO, FINCHE' NON FARA' GIORNO E IL PROPRIETARIO MI INVITERA' AD ANDAR VIA.... SE RIUSCIRO' A SUPERARE QUESTO CAMBIAMENTO, FORSE CONTINUERO' A VIVERE, RIUSCIRO' A TROVARE UN POSTO DOVE FERMARMI E DOVE QUALCUNO, IMPIETOSITO DEL MIO STATO, MI OFFIRIRA' UN PIATTO DI MINESTRA... SE TUTTO QUESTO NON AVVERRA',E UN GIORNO CAPIRO' CHE IL MIO CORPO STANCO, SMAGRITO E INDOLENZITO NON HA PIU' LA FORZA DI ANDARE AVANTI, ALLORA, MI ADAGERO' SOTTO UN CESPUGLIO, MI CHINERO' SU UN FIANCO, E ATTENDERO' CON ANSIA CHE ARRIVI LA MORTE, AFFINCHE' POSSA PORRE FINE ALLE MIE SOFFERENZE.... FORSE NESSUNO MI TROVERA' E RESTERO' LI', A MARCIRE... E' QUESTO QUELLO CHE MERITO, MA SAPPIATE UNA COSA, AMICI MIEI... NON MI DIMENTICHERO' MAI DI VOI, SINO ALL'ULTIMO GIORNO, SINO ALL'ULTIMO ISTANTE DI VITA.... SE ADESSO SONO QUI, LO DEVO A VOI, E QUESTO MI FA SPERARE CHE FORSE... ANCHE IL MIO POVERO FIOCCO, SIA STATO SALVATO DA PERSONE COME VOI.... LO SPERO TANTO! GRAZIE ANCORA, AMICI.... BUONA FORTUNA E TANTI AUGURI PER UNA VITA FELICE, A VOI E A TUTTI I VOSTRI “FIGLIOLETTI”.... FATE UNA CAREZZA DA PARTE MIA A TUTTI LORO....

l'omino, aprì lo sportello e saltò giù, a nulla valsero i tentativi dei FOSTELIA, di convincerlo a rimanere... e, in fondo erano un po' dispiaciuti... lo seguirono con lo sguardo, per capire dove fosse diretto... attraversò in mezzo alle auto ferme, poi, dopo essersi girato a salutare ancora una volta, saltò il guardrail e andò nella corsia opposta.... lo videro allontanarsi, camminava lentamente, quasi ondeggiando, sembrava lo facesse apposta... ad un tratto attraversò e continuò a camminare seguendo la linea tratteggiata, al centro della carreggiata... in senso opposto alle macchine, che arrivavano veloci e, alla sua vista, frenavano bruscamente, suonando a più non posso col clacson.... per poco un'auto non lo metteva sotto, Stefano stava per scendere dal camper, pensando di raggiungerlo, ma giulia lo fermò, era troppo pericoloso, e poi, proprio in quel momento, il traffico si allentò e le auto ripresero la loro marcia... ormai i FOSTELIA, non potevano far nulla per l'omino... sperarono solo che nessuno lo mettesse sotto... sino a quando, a distanza... scomparve alla loro vista................ chissà quale sarebbe stata la sorte dell'omino, forse nessuno ne avrebbe più sentito parlare, nessuno avrebbe più saputo nulla di lui... così giulia, con tanta tristezza nel cuore, sia per l'omino che per Fiocco, appoggiò dolcemente la testa sulla spalla di stefano, che la abbracciò, in silenzio.... continuando a guidare, lentamente.... sino alla prossima fermata........ sul cruscotto del camper, era rimasta una sciarpa di seta, era ancora zuppa di pioggia, l'omino l'aveva dimenticata li... GAELIA la guardò, stava per buttarla, poi, ebbe un ripensamento e la legò ad una maniglia del camper... e sarebbe rimasta li per sempre......  GAELIA

 
 
 

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