Fiamme di carta

XIII, di Van Hamme e Vance


Questo fumetto, esempio della scuola belga (Van Hamme è un maestro nei testi, Vance un po' statico nei disegni ma estremamente preciso nei dettagli) è liberamente ispirato (ma totalmente autonomo nei contenuti) al romanzo di Ludlum "The Bourne Identity": il protagonista è un agente segreto che ha perduto la memoria e che si trova impegnato in un vortice di avventure che lo riporteranno a riscoprire il suo passato. Credo sinceramente che in quanto a originalità, capacità narrativa, taglio dei personaggi sia uno dei fumetti in assoluto migliori che abbia mai letto. Dove stanno le pecche? Nella pessima traduzione fatta dalla Panini, l'editrice italiana delle avventure di XIII, che fa letteralmente schifo. Se volete gustarvi al meglio il fumetto, e come me non conoscete il francese, il consiglio è di recuperare la pubblicazione dell'Eura Editoriale, editrice di Lanciostory e Skorpio, che a suo tempo fece una traduzione molto più fedele e accattivante...certo, rovinare un fumetto come XIII non è certo una bella referenza per una delle più grosse case editrici italiane del genere...Sarei curioso di sapere quali santi in paradiso ha il traduttore della Panini per non essere stato cacciato via a pedate...