Fiamme di carta

Una chicca fantascientifica di qualche anno fa...


Se qualcuno volesse trovare un ottimo prodotto di fantascienza "made in Italy" dovrebbe andare a cercare, nei mercatini dell'usato o nelle fumetterie ben fornite di residui di magazzino, i tredici numeri (più il numero 0) che costituiscono la raccolta completa di "Hammer", serie ambientata in un universo simile a quello NathanNeveriano (sistema solare colonizzato), ma descritto molto meglio e paradossalmente più "realistico". Questa ottima serie, uscita alla fine degli anni '90, era stata pensata come serie di massa...aveva ottime, quasi infinite possibilità di sviluppo, personaggi accattivanti, dialoghi scorrevoli e trame avvincenti, ma le mancò il primo requisito di una serie di massa: vendere alle masse. Ed ecco che mentre una serie meno bella come Nathan Never sbancava le edicole Hammer languiva fino alla decisione di chiuderla dopo solo 13 numeri.A onore della casa Bonelli c'è da aggiungere che alcuni degli autori di Hammer sono passati a disegnare o sceneggiare Nathan Never, migliorandone di parecchio la qualità delle storie, ma la malinconia per l'occasione perduta di questo bel fumetto di qualità resta tutta!Saludos a todos!