Fiamme di carta

Un buon prodotto, originale, da casa Bonelli: "Dragonero" di Vietti e Enoch, disegni di Matteoni


Diciamolo subito: non è facile fare un buon fumetto fantasy, soprattutto dopo Conan e il Signore degli Anelli, a mio parere le pietre miliari del fumetto e della narrativa del genere. A differenza della fantascienza, che paradossalmente nella sua razionalità scientifica ha moltissime capacità di sviluppo, il fantasy rischia troppo facilmente di ricadere nel "già visto", o peggio ancora nell'assurdo. Quando lessi per la prima volta di questo nuovo fumetto restai un po' dubbioso, onestamente non pensavo che riuscissero nell'intento di produrre qualcosa di buono (soprattutto dopo quel bidone di Jonathan Steele, un mix malriuscito di magia e fantascienza)...invece, sono stato piacevolmente sorpreso dal risultato.I personaggi sono ben descritti, anche se a volte un po' troppo "perbene" (ah, la vecchia abitudine di casa Bonelli a fare gli eroi senza macchia e senza paura...
), ma quello che più mi è piaciuto in assoluto è il tentativo (questa volta ben riuscito) di coniugare aspetti tecnologici avanzati rispetto al medioevo del Signore degli Anelli (qualche atmosfera un po' steampunk, tanto per capirci) con il misticismo e la magia tipiche del Fantasy: solo per questo gli autori si meritano un plauso!Particolare anche il formato maxi (quasi 300 pagine) che inaugura una nuova linea editoriale della Bonelli, chiamata "romanzo a fumetti" per l'ampio respiro delle storie rappresentate, che si suppone siano autoconclusive; staremo a vedere in futuro!Saludos a todos!