Fiamme di carta

"Dampyr", fumetto dark della Bonelli


Bel fumetto, l'ultimo arrivato "dark" in casa Bonelli: senza i pipponi pseudofilosofici caratteristici di Dylan Dog, duro fin quanto un fumetto italiano si può spingere senza incorrere negli strali della Conferenza Episcopale Italiana, storie interessanti e ambientate ai quattro angoli del globo, ma soprattutto una base documentale davvero rara per un fumetto di massa come questo.C'è da dire che il "continuum" attraverso cui si svolge la storia si presta bene a spunti sempre nuovi: il dampyr (figlio di vampiro e umana), protagonista della storia, è l'unica creatura che può uccidere i vampiri immortali, chiamati Signori della Notte, e i succubi, o non morti, da loro creati che temono il sole e si nutrono di sangue ma non possono creare altri vampiri. Rimaneggiando un po' quella che è la classica conoscenza del vampirismo e rendendola più adatta ai giorni nostri (i Signori della Notte non temono il Sole, la croce e l'aglio, ma soprattutto non dormono nelle bare), il fumetto narra delle gesta di Harlan Draka, ragazzo proveniente dalla martoriata ex-Jugoslavia, che insieme ai suoi amici Kurjak (ex-soldato irregolare serbobosniaco) e Tesla (una non-morta convertita) viaggia per il mondo tra le città europee, l'africa subsahariana, l'america e perfino il giappone, cacciando i vampiri, in genere ben mascherati da signori della guerra o serial killer, alla ricerca della verità sulla sua ascendenza (il padre, uno dei vampiri più potenti, lo concepì come arma di distruzione dei propri simili).Come dicevo, a dispetto di questa descrizione forse troppo semplicistica c'è da dire che ogni singola storia si porta dietro un bagaglio di studi davvero approfonditi sull'argomento attorno al quale è stata sceneggiata: ho potuto appurare quanto siano stati precisi gli autori ambientando una storia nella mia Sardegna: davvero bravi! Del resto, l'unico modo per poter fare un fumetto di qualità sui vampiri è quello di darle un contorno credibile ma allo stesso tempo non banale (se avessero messo i pipistrelli e il castello diroccato avrebbe fallito immediatamente...), e in questo gli autori hanno fatto davvero centro.Non mi vengono "nei" da elencare, anche se ovviamente certe storie mi sono piaciute di più di altre. L'unica raccomandazione è quella di recuperare qualche numero e farsi un'idea!Ah, ultima nota di colore: cercando la foto da postare ho visto che Dampyr è edito anche in USA, con copertine molto più belle di quelle pubblicate in Italia...a riprova che gli americani, per quanto riguarda i comics, ci sanno davvero fare!Saludos a todos!