pensieri

Post N° 103


Vorrei dedicare questo post a Lucia Frisone e Lunetta Savino che mi hanno mostrato come essere mamma, a volte, vuol dire avere coraggio e vincere sfide che sembravano impossibili.Fulvio Frisone (Catania,19 gennaio 1966) è un fisico, poeta e pittore italiano. Per un errore durante il parto (vennero usati il forcipe e la vantosala) è affetto da tetraparesi spastica con distonie ed è quindi costretto su una sedia a rotelle, parla a fatica, non può mangiare e muoversi da solo.La madre Lucia, detta Mamma Ciclone, ha puntato tutto su di lui. Hanno rischiato insieme di morire in un parto durato 21 ore, con il feto che non riusciva a nascere per asfissia prenatale. Appena tre giorni dopo la nascita gli venne impartita l'estrema unzione, perché se fosse sopravvissuto ai primi giorni avrebbe condotto una vita da vegetale.Però Fulvio sopravvive e la madre lo ricopre di attenzioni. I medici non sanno cosa fare e le consigliano di lasciar perdere, perché il bambino sarebbe rimasto menomato per sempre. Intanto Lucia riesce a farlo parlare, costringendolo a chiedere aiuto, vince la battaglia contro le scuole di Siracusa (che non vogliono accogliere un bambino diverso) dove lo ha portato per poterlo fare studiare, va anche al Parlamento per poter ottenere un aiuto dai mass media.La svolta per Fulvio arriva quando il padre inventa un casco con un'asta che lo aiuta a scrivere, disegnare, usare il computer, interagire.Tramite quel casco il fisico Frisone lavora dal 1995, svolgendo attività di ricerca presso il dipartimento di Fisica e Astronomia dell'Università di Catania.Con la legge del 26 marzo 2004, la regione Siciliaha istituito la Fondazione Fulvio Frisone, costituita con atto l'11 aprile 2005, con il fine di favorire il più ampio diritto alla formazione scientifica e culturale, nonché l'attività di ricerca nel settore della fisica nucleare.Nel luglio 2006 la RAI ha iniziato a girare un film sulla sua vita, andato in onda il 22 febbraio 2007 su Rai Uno con questo titolo: “IL FIGLIO DELLA LUNA” con Lunetta Savino nella parte di Lucia Frisone, madre di Fulvio.Guardando questo film, trasmesso dalla Rai, mi ha colpito sopratutto una scena in cui la madre in una chiesa si rivolge ad una statua di Gesù con queste parole:“Hai capito che cosa mi hanno detto?
Che mio figlio non potrà camminare…usare le braccia…le mani…nemmeno parlare…Che maledizione è questa?!Lo devo crescere come una pianta?!Deve restare fermo come un soprammobile?!Perché proprio a Fulvio hai scelto?!….la gioia mia….Perché proprio a me l’hai data questa croce?!Tu me l’hai dato questo figlio….ed io l’accetto!!!Però tu ora me lo devi dire cosa devo fare!!!La scienza non lo sa…..tu me la devi insegnare la strada!!!Perché, è meglio che lo sai, io non ti lascio in pace finchè non mi dici che cosa devo fare!!!Fino a quando non mi dai la forza!!Chiudi queste braccia e scendi qua….aiutami!!….e io combatto, ogni giorno, non piango più, mai più, te lo giuro, però tu mi devi aiutare!!!”Credo che tutti dovremmo affrontare la vita come fa la signora Frisone, ossia non dovremmo arrenderci mai davanti a nessuna difficoltà, nemmeno quando gli altri ci dicono di lasciar perdere perchè sarebbe una battaglia già persa in partenza. Credo che dovremmo sempre combatter anche quando combattere vuol dire sfidare Dio....perchè credo che Dio...a volte voglia essere sfidato.