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salva ilva incostituzionale decreto del aggirava stop all altoforno dopo infortunio mortale


L'azienda in amministrazione straordinaria dichiara tuttavia di non temere alcun contraccolpo sulla continuità dell'attività produttiva "in quanto la restituzione dell'Altoforno 2 è stata ottenuta da Ilva nel settembre 2015 non in base al decreto dichiarato illegittimo ma in forza di un provvedimento della Procura, che accogliendo un'istanza della società ha restituito l'impianto condizionatamente all'adempimento di determinate prescrizioni in materia di sicurezza, poi attuate". Il decreto del 2015, pur in presenza di un sequestro giudiziario, disponeva la prosecuzione dell'attività di impresa in stabilimenti di interesse strategico nazionale alla sola condizione che entro 30 giorni la parte privata approntasse un piano di intervento contenente "misure e attività aggiuntive, anche di tipo provvisorio", non meglio definite. La sentenza della Consulta dichiara illegittimi sia l'articolo 3 del decreto-legge numero 92 del 4 luglio 2015 (per l'esercizio dell'attività d'impresa di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale) sia gli articoli 1, comma 2, e 21-octies della legge numero 32 del 6 agosto 2015 (misure urgenti in materia fallimentare, civile e processuale civile e di organizzazione e funzionamento dell'amministrazione giudiziaria). Secondo il magistrato inquirente non avrebbero valutato l'evoluzione dei sistemi di protezione consentendo che l'operazione di prelievo della temperatura della ghisa avvenisse ancora manualmente attraverso l'utilizzo di un'asta munita di un dispositivo da immergere nel liquido a una temperatura di circa 1.500 gradi.