L'altalena

Sera


Rientro  a casa con la macchina piena di cose da scaricare!!! Mi chiedo come faccio a riuscirci ogni giorno. Non ricordo proprio l'ultima volta che sono scesa dall'auto con l'andatura libera di chi ha solo la borsa e le chiavi da portare con sè. Come sempre ho la busta della spesa, la borsa con le uova e l'insalata che ho preso dalla mia mamma, la valigetta del lavoro, il portatile, il giubbotto, le scatole che ho preso da mia suocera ecc. ecc. .. Non bastano due viaggi. Appoggio sopra al tavolo la borsa con le uova e quella della spesa, appoggio il portatile vicino al divano, lascio la valigetta in fondo alle scale per non dimenticarla domattina. Torno a prendere le scatole, il giubbotto, le chiavi e un paio di sciarpe che finiscono direttamente nel cesto della biancheria. Lascio lo sportello aperto (non ce la faccio a chiuderlo) e salgo di nuovo in casa. Metto a posto la spesa, l'insalta nel frigo e tiro su la busta di carta delle uova. L'insalata l'ha bagnata (mamma me l'ha data lavata ovviamente!!) e con la busta all'altezza della pancia ... sento un terribile rumore di gusci di uova che si incrinano.... stringo i denti e strizzo gli occhi .. non ho il coraggio di guardare. Sospiro, mi scappa da ridere e faccio capolino dentro la busta: un miracolo. Solo una si è rotta. Una meta' delle uova è intatta e l'altra metà  ha varie incrinature, più o meno decise... in ogni caso un solo uovo è da buttare. Decido velocemente per un dolce in modo da  utilizzarle prima possibile. Decido cosa fare per cena con la principessa: niente divano: io in cucina e lei in camera...  Accendo il forno e lascio fuori la pizza a scongelare. Mentre si scalda prendo un canovaccio, le posate e sistemo il portatile alla mia sinistra. La principessa scende a prendere il tavolino e il necessario per apparecchiarsi. E' una profumata serata tiepida e con grande soddisfazione ho spalancato la  finestra del soggiorno. Le pizze sono pronte, una la metto nel primo piatto e la sistemo vicino al portatile, la seconda viene agguantata velocemente e portata in camera (come fanno i gatti più o meno). Quando è scesa, la principessa intendo,  con quello che è rimasto della pizza, mi ha chiesto come potessi mangiare quardando le torte al cioccolato. Sinceramente non me lo ero chiesta, mi sembrava una cosa normalissima ma.. ahimè non lo era poi molto visto che l'unico effetto sortito è stato farmi aprire il barattolo di nutella appena comprato e dimenticare tutti i buoni propositi di fare un bel dolce, magari da mangiare a colazione domattina. Peccato , ci  inventeremo qualcos'altro. Lavo i due piatti e passo con notevole soddisfazione sul divano col portatile. Sono passata dai dolci al cioccolato ai medici legali del film. Tutta un'altra storia.Salgo a salutare la fringuella... troppo tardi. Dorme.   Prendo il gatto che sembra morto nel suo enorme cuscino e lo porto con me sul divano.Adesso che ho avuto la mia buonanotte, posso salire e acciambellarmi nel letto proprio come sta facendo il mio gatto sul divano. Tutte le fibre del mio corpo  sono distese e rilassate. Solo le dita corrono  sulla tastiera. Trascrivono veloci quello che mi passa per la testa, ma il pensiero di questo momento, se ho ancora un po' di pudore, sarà bene che lo tenga per me. Più che un pensiero sono scene, momenti intensi, felicità pura e nient'altro. Grandi respiri che avvolgono due anime, terribilmente prese l'una dall'altra.