filosofeggiando

Il pensiero socratico


  PENSIERO Una delle peculiarità del pensiero socratico - che in seguito verrà elaborata da Platone - è data dal dialogo, inteso come strumento conoscitivo in grado di costruire una verità intersoggettiva attraverso lo scambio di opinioni con più interlocutori. Alla base di tale pratica conoscitiva Socrate pone l'ignoranza, ovvero la consapevolezza dei propri limiti, del "sapere di non sapere".Una delle costanti presenti nel dialogo socratico è data dalla domanda: "che cos'è?". Una tale richiesta rende possibile la determinazione di ciò che Aristotele chiamerà l'essenza delle cose, o anche il loro concetto: da un certo numero di singoli uomini, ad esempio, si può arrivare a stabilire intepersonalmente che cos'è l'uomo.Altro punto fondamentale del pensiero socratico sta nell'identificazione tra sapere e virtù, da cui discende la convinzione dell'insegnabilità della virtù. Quest'ultima, infatti, può essere definita come una scienza del bene e del male, ed ha la stessa possibilità di essere insegnata di qualunque altra disciplina: nel momento in cui si conosce la differenza tra bene e male, è impossibile agire non in conformità con la virtù. Tale affermazione sta alla base dell'intellettualismo etico di Socrate, in quanto sottende il primato della conoscenza sulla volontà, eludendo qualsiasi componente emotiva.Dal concetto socratico del bene traspare una concezione interiorizzata dell'uomo, le cui peculiarità risultano orientate verso la sua anima, considerata come la vera realtà umana, nei confronti della quale il corpo svolge una mera funzione strumentale. Il motto "conosci te stesso", quindi, viene da Socrate inteso come un'esortazione a riconoscere nell'anima la vera realtà dell'uomo e nella virtù il suo compimento