Filosofeggiare

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Cari amici Bloggers, da oggi vi do l'opportunità di poter pubblicare articoli sul mio Blog, infatti lo lascio aperto a tutti, confidando nel vostro buon senso ed educazione...
Naturalmente gli articoli verranno prima visti da me e poi pubblicati, come si dice, fidarsi è bene,ma fidarsi poco è meglio...
Ciao a tutti
 

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Abbiamo tempo per ascoltare l'Amore?

Post n°4 pubblicato il 03 Gennaio 2007 da Bastardinside3189
 

.... << No, non mi da fastidio amarti di nascosto, il
mio amore per te non può essere chiuso tra quattro mura, o dalla consapevolezza
che non potrai mai essere mia, e che sarò per sempre solo il tuo segreto, ti amo
a prescindere da tutto. Tu sai che per te ci sono sempre, ogni volta che ne hai
bisogno, e sai che puoi sfogarti liberamente.Amo e ti amerò per sempre. Credimi
, ho anche provato ad avvicinarmi ad altre donne, ma mai nessuna mi ha dato le
emozioni che dai tu con un bacio. Si un tuo bacio, una carezza, uno sguardo mi
donano la felicità e la forza di amarti sempre più, la tua voce fa risplendere
il sole nella mia vita, per tutto questo ti amo.>>.....


I protagonisti del mio racconto (da dove ho estrapolato questo passo), si Amano, ma devono farlo per sempre, e solo, nascondendosi dalla luce del sole. Sono riusciti a scambiarsi solo un bacio, un istante fugace, un misero contatto, però si amano.
In un mondo indaffarato e sempre di fretta, dove non si fa nulla per nulla, i due amanti   non avrebbero modo di esistere.
Oggi giorno, saremmo capaci di vivere una relazione nascondendola al mondo intero?
In una società che va sempre più di fretta, riusciremmo a dire :"Si un tuo bacio, una carezza, uno sguardo mi
donano la felicità e la forza di amarti sempre più.."
o non riusciremmo neanche a vedere e capire il messaggio nascosto nello sguardo di un amato?
La verità è che siamo troppo indaffarati a fare altro, che non troviamo mai il tempo per noi, solo per noi, per poter giovare di una carezza o uno sguardo del nostro partner, però ci lamentiamo se non riceviamo i complimenti, o se non veniamo compresi nei nostri momenti di difficolta.
In un mondo dove l'unico dei cinque sensi che funziona veramente è l'udito, potremmo veramente dire "io Amo"? la frase :"uno sguardo mi
donano la felicità e la forza di amarti sempre più, la tua voce fa risplendere
il sole nella mia vita, per tutto questo ti amo.>>.....
Avrebbe senso?
Secondo me no.

Amiamo, osserviamo il nostro partner, e vedremo che anch'esso è felice o triste, noteremo che il "TI AMO" ce lo dice anche senza fiatare, magari con una carezza, uno sguardo, ma lo dice soprattutto con la sua presenza.

Nei blog ci sono miliardi di frasi d'amore, miliardi di pensieri belli e teneri, ma ho la sensazione che i nostri sentimenti stiano diventando troppo virtuali, altrimenti non sentiremmo al tg "uomo uccide la moglie.... ;donna evira il marito.....; madre si uccide abbracciando il figlioletto...."
basta parlare bene e razzolare male, amiano riscoprendo il vero significato di questo bel sentimento.

 
 
 

piccole rilessioni

Post n°3 pubblicato il 02 Gennaio 2007 da Bastardinside3189
 



"L'odio è di gran lunga più durevole dei piaceri;
gli uomini amano in fretta, ma detestano a
tutto loro agio"

Byron

Partiamo da questa affermazione.

Ma l'uomo, o meglio, l'essere umano realmente Ama in fretta e odia con calma?
si può detestare tanto una persona sino ad odiarla?
Sicuramente ci sono le estremizzazioni, sicuramente il dolore e la rabbia possono portarci a detestare una persona cara, ma sinceramente non credo che sia odio, del resto chi ci ha fatto battere il cuore, fa parte di noi,nel bene e nel male.
L'odio cos'è? non è null'altro che "Amore" offuscato dalla rabbia, quando una persona amata ci fa del male, vorremmo allontanarla, ma non ci riusciamo, allora ci cerchiamo un alibi per continuare a pensarla, senza farsene accorgere, insomma ci prendiamo in giro, diciamo a noi stessi che la tale persona cia ha fatto del male, quindi la odiamo. Secondo me è una stupidaggine, se fossimo veramente così bruciati, vorremmo allontanare da noi anche l'idea che quella persona possa esistere, insomma faremmo di tutto per ignorarla.Quindi perchè si parla di odio? potremmo dire che "Amiamo" con rabbia.
Non vorrei andare contro il signor Byron anche perchè penso che al suo tempo ne sapesse più di me, ma vorrei solo esprimere la mia.
e per farlo disturberò Marlene Dietrich, " Ama per la gioia di Amare", e aggiungo un pensiero di Chesterton, " Il modo migliore di Amare, è pensare che potremmo perderla".
Non nascondiamoci dietro al solito ditino, evitiamo di dire che odiamo, anche perchè noi stessi siamo i primi a non crederci.
Buona serata, io la passo al bancone del bar....

 
 
 

Mele mature o marce?

Post n°2 pubblicato il 01 Gennaio 2007 da Bastardinside3189
 
Foto di Bastardinside3189

Ho trovato lo spunto per questo articolo rileggendo delle e-mail di una mia conoscente, la quale è estremamente convinta di essere femminista, ma dal suo fare e a volte dal suo dire, fa intendere che non sa neanche che vuol dire "femminista".
Nel leggere le sue mail ho riscontrato, con non poca tristezza, quando possano essere ingenue certe donne d'oggi.
Infatti, le carine vicende che narra ( di amiche sue che trovano sempre un accompagnatore, mentre lei...)ndr, lasciano intravedere una ricerca indefessa di un alibi inesistente. E' snz'altro simpatico dire che il cervello di un uomo è praticamente nuovo perchè mai usato, ma è sicuramente offensivo per l'intelligenza delle donne, asserire che loro sono come le mele,  ci sono quelle marce che cadono a terra e le più gustose sono in cima.
ora ragionando un pochino, in natura la mela che cade dall'albero, è matura, mentre qulle che rimangono attaccate ai rami non lo sono, quelle mature vengono raccolte, ma se lasciate a terra, marciscono.
Ora proviamo a riportare questo ragionamento alle donne, secondo me, è offensivo dire che le donne che si fanno prendere più facilmente sono marce, sicuramente tra loro se ne clerà qualcuna, ma non si dovrebbe generalizzare,( anche perchè potrebbe capitare anche a lei che un giono si lasci prendere facilmente )ndrsono solo donne che ormai sono giunte a maturazione giusta per farsi cogliere o raccogliere, che sanno come fare per farsi raccogliere, insomma donne che sanno come accattivarsi un uomo. Quelle che si nascondono dietro al ditino e che dicono che le più gustose sono in cima, lo fanno solo perchè non hanno la voglia o la convinzione, o il coraggio, di potersi accaparrare un uomo, anche se è risaputo che la frutta più alta matura tardi per carenza di nutrimenti. d'altro canto canto lei stessa asserisce, e forse è convinzione di molte donne, che il cervello di un uomo non viene mai usato, allora, come potete sperare che qualcuno trovi l'ingegno i arrampicarsi sull'albero per cogliere l mele che sono in alto?
L'uomo deve essere inotto ad arrampicarsi, certamente nessuno alzerà lo sgurdo per vedere cosa c'è più sopra, se trova tutto a portata di mano, anche perchè gli uomini d'oggi sono molto SUPERFICIALI. Non dovete essere passive ed attendere che qualcuno venga a prendervi, con la pigrizia maschile, aspetta e spera...
Ricorda che le mele in alto possono cadere più facilmente perchè scosse dal vento (magari della passione) e non perchè mature, magari facendosi anche male, molto male.
L'arte della seduzione è la tipica arte femminile, ma se state ad aspettare che qualcuno si accorga di voi senza fare nulla, allora avete già perso la guerra, infatti basterà che una sola donna, anche di non eccessive qualità, ma che sa come sedurre un uomo, potr essere la vincitrice indiscussa.
Facciamo un altro esempio culinario, prendiamo in consideraqzione una teglia di pasta al forno, cosa mangereste più facilmente e con voglia, un piatto ben presentato, compatto e ben cotto, oppure un piatto seppur preso dalla stessa teglia, tutto disfatto,non curato nella presentazione e messo li senza voglia?
Beh! a gli uomini succede la stessa cosa, a prima vista conta il colpo d'occhio e l'intrapendenza della donna, sarà difficile trovare qualcuno che si diriga subito verso una donna meno curata, evidentemente meno propensa ai rapporti umani.
La morale della favola è che chi si rifugia in alto è perchè non vuole lo scontro, l'amore è una guerra, vince chi gioca più duro e anche dopo che la coppia è consolidata, la donna come l'uomo, non devono adagiarsi sugli allori, perchè se la prima non si cura più, il secondo tende a guardare le altre e questo vale anche per l'uomo, ma soprattutto non bisogna mai pensare che il corteggiamento sia finito solo perchè ormai si è raggiuto quello che si voleva, c'è sempre chi è pronto ad approfittarsi di ogni piccola distrazione!
Tutto sto casino era solo il pensiero i un uomo che forse non ha capito granchè, ma aveno vissuto con una carovana di cugine, qualcosa è riuscito ad afferrare.

 
 
 

Nuovi popositi per il 2007

Post n°1 pubblicato il 01 Gennaio 2007 da Bastardinside3189

Iniziamo l'anno con un bel blog.... anche perchè non sono riuscito a trovare un diario vecchio stile... Naturalmente non schezo.


Anno nuovo, rituali vecchi.



C’è chi come ogni anno si arrovella
l’anima per aggiungere un nuovo proposito, a quelli triti e ritriti che facciamo ogni volta: dimagrire, smettere
di fumare, andare regolarmente in palestra, guardare meno tv…. Me se li analizziamo
bene, cosa sono? Sono solo delle nostre proiezioni di una società che ci
obbliga a pensare alle cose futili, superficiali, un continuo apparire. Questo
anno vorrei farne uno solo, e indurvi a rifletterci, e magari a farlo vostro.



Nel 2007, invece , potremmo tutti
sforzarci a guardare ogni “altro” con meno rabbia, perché ogni “altro” ha
sicuramente in sé degli elementi per essere amato, e non solo considerato come
un nemico, un concorrente da detestare e nei più, spingersi ad odiare. Cavolo
questo si che sarebbe un bel colpo, proprio perché è un proposito non
facile,anzi, difficilissimo da realizzare.




A ragione della mia idea,la mente mi
scorre ad una conversazione avuta con degli amici e parenti qualche giorno fa,
si parlava dei comportamenti degli esseri umani, della capacità che oggi giorno
abbiamo nel relazionarci con altre persone, insomma le solite chiacchierate
pseudofilosofiche del dopocena, o meglio del dopo vino. C’era chi asseriva che le
persone sono bianche o nere, non hanno e non potranno mai avere altri cori o
sfumature, l’altro diceva che quando una persona “mi scende” non ha nessuna
possibilità di risalire, l’altro ancora, forse per poche idee, sbandierava la
sua accodandosi ai primi.



Beh! Li ascoltavo, sentivo il loro
arzigogolare tra vocaboli forbiti, e idee espresse in modo spicciolo, solo
allora ho capito che la maggior parte di loro, esponeva idee non sue, ma prese
in prestito da chi sa quale dibattito. Li ho lasciati infilare nel labirinto di
opinioni e di “non” loro idee, poi alla fine ho detto la mia.



Non credo di essere la chiave del
dibattito, non credo assolutamente di essere il depositario della ragione, a
volte, non credo neanche in me , ma di una cosa sono certo, ho un cervello e
cerco di farlo funzionare, mi pongo delle domande e cerco delle risposte, a
volte con la razionalità, a volte con la luce dei sentimenti, La mia è questa:



 anch’io una volta ero un estremista, ma come
ogni estremista vero, ho cercato di arrivare al limite, e li ho visto solo una
cosa, una vita arida, piena di sospetti e vuota di amicizie,e ho potuto
costatare che l’essere umano tende a sbagliare, anche il mio estremismo era un
errore.



Mi sono chiesto il perché, ho cercato
le risposte in tutti i campi, quello scientifico direbbe: l’essere umano, è un animale,
e come ogni animale ha degli istinti di sopravvivenza, che a volte lo portano a
non vivere civilmente col suo prossimo.



Il mondo religioso direbbe: Dio ci ha
dato la facoltà di scegliere, il famoso libero arbitrio, ci ha dato delle linee
guida, ma tocca a noi trovare la strada.



Il popolo direbbe che l’essere umano
si comporta in base alle esperienza.



Ma l’essere umano cosa direbbe?



Beh! Se ne la religione e la scienza
non trovano un punto di incontro, se i più grandi filosofi antichi e
moderni non sono riusciti a trovare il
bandolo della matassa, come potremmo noi riuscirci?



Secondo me tra il bianco e il nero,
ci sono milioni di sfumature, che se guardate bene, sono comunque il bianco e
il nero, solo che sono uniti. Se la natura, o Dio che si voglia, ha creato i
colori base, e noi li abbiamo mescolati per crearne altri, ci sarà un motivo?
Lo stesso progresso, non è una evoluzioni di millenni di tentativi ed errori?
Noi oggi vogliamo ridurre il genere umano in due sole classi? I buoni e i
cattivi? Ma chi sarebbe il buono e chi il cattivo? Siamo certi che ognuno di
noi è solo buono o solo cattivo,  siamo
così presuntuosi da dire che mai nessuno dei buoni ha sbagliato?



Ora mi rivolgo a coloro che dicono
che quando una persona sbaglia gli “scende scende”, ma voi non avete mai
sbagliato? Poi magari sono anche quelli che inneggiano a “NO ALLA GUERRA”, però
sono i primi a guerreggiare con gli amici per un errore, sono pronti a odiare i
cari, ma gridano “ NO ALLA GUERRA” siate coerenti almeno con voi stessi.
Ricordatevi il detto, “NON FARE AGLI ALTRI QUELLO CHE NON VORRESTI VENISSE
FATTO A TE”, anche perché se si continua con questa ottica,quando avrete
bisogno di qualcuno che vi aiuti, anche gli altri saranno estremisti con voi.



 Un parerete ascoltatelo, se la finiste di fare
i perfetti e i saccenti, forse saranno ben poche le persone che vi
“scenderanno” entrate nell’ottica che errare è umano, e forse sarete anche più
in sintonia con voi stessi e non dovrete, meschinamente, trovare un alibi alle
vostre azioni “ poco corrette”, si perché anche voi sbagliate e se entrate in questa
ottica , saranno meno le persone che “scenderanno”.



Nel mondo siamo miliardi di persone,
non potremmo mai pensare che potremmo essere tutti uguali, sai che palle…



Torniamo per un attimo al tema di
questa mia elucubrazione mentale, stiamo più con gli “altri”, ascoltiamo gli
“altri” , ma facciamolo bene, osservando le parole, capire il vero significato,
insomma non siamo superficiali, ma soprattutto riscopriamo il significato della
parola PERDONO.



Vi lascio, vi ho stressato abbastanza
col mio filosofeggiare del dopo pasto.



 

 
 
 
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