Creato da autumninrom il 15/09/2008
 

ritrovarsi

...o perdersi...

 

 

Neruda -il primo giorno dell'anno-

Post n°337 pubblicato il 02 Gennaio 2010 da autumninrom

Il primo giorno dell'anno
Lo distinguiamo dagli altri
come
se fosse
un cavallino
diverso da tutti
i cavalli.
Gli adorniamo
la fronte
con un nastro,
gli posiamo sul collo sonagli colorati,
e a mezzanotte
lo andiamo a ricevere
come se fosse
un esploratore
che scende da una stella.
La terra accoglierà questo giorno
dorato, grigio, celeste,
lo bagnerà con frecce
di trasparente pioggia
e poi lo avvolgerà
nell'ombra.
Eppure
piccola porta della speranza,
nuovo giorno dell'anno,
sebbene tu sia uguale agli altri
come i pani
a ogni altro pane,
ci prepariamo a viverti in altro modo.

 
 
 

vista corta!

Post n°336 pubblicato il 02 Gennaio 2010 da autumninrom

Niente è più difficile da vedere con i propri occhi di quello che si ha sotto il naso. J.W. Goethe

 
 
 

educazione

Post n°335 pubblicato il 02 Gennaio 2010 da autumninrom

Per far crescere un bambino ci vuole un intero villaggio.
Proverbio Africano

 
 
 

come ti amo?

Post n°334 pubblicato il 07 Dicembre 2009 da autumninrom

Come ti amo? - Come ti amo? Lascia che ti annoveri i modi.
Ti amo fino agli estremi di profondità,
di altura e di estensione che l'anima mia
può raggiungere, quando al di là del corporeo
tocco i confini dell'Essere e della Grazia Ideale.
Ti amo entro la sfera delle necessità quotidiane,
alla luce del giorno e al lume di candela.
Ti amo liberamente, come gli uomini che lottano per la Giustizia;
Ti amo con la stessa purezza con cui essi
rifuggono dalla lode;
Ti amo con la passione delle trascorse sofferenze
e quella che fanciulla mettevo nella fede;
Ti amo con quell'amore che credevo aver smarrito
coi miei santi perduti, - ti amo col respiro,
i sorrisi, le lacrime dell'intera mia vita! - e,
se Dio vuole, ancor meglio t'amerò dopo la morte.

Elizabeth Barrett Browning

 

 
 
 

gabbiani

Post n°333 pubblicato il 26 Novembre 2009 da autumninrom
Foto di autumninrom

Non so dove i gabbiani abbiano il nido, ove trovino pace. Io son come loro in perpetuo volo. La vita la sfioro com'essi l'acqua ad acciuffare il cibo. E come forse anch'essi amo la quiete, la gran quiete marina, ma il mio destino è vivere balenando in burrasca.

Vincenzo Cardarelli

 
 
 

gozzano

Post n°332 pubblicato il 15 Novembre 2009 da autumninrom

Ad un’ignota

Tutto ignoro di te: nome, cognome,
l'occhio, il sorriso, la parola, il gesto;
e sapere non voglio, e non ho chiesto
il colore nemmen delle tue chiome.
Ma so che vivi nel silenzio; come
care ti sono le mie rime: questo
ti fa sorella nel mio sogno mesto,
o amica senza volto e senza nome.
Fuori del sogno fatto di rimpianto
forse non mai, non mai c'incontreremo,
forse non ti vedrò, non mi vedrai.
Ma più di quella che ci siede accanto
cara è l'amica che non mai vedremo;
supremo è il bene che non giunge mai!

 
 
 

cristiano

Post n°331 pubblicato il 18 Ottobre 2009 da autumninrom

Per un cristiano

 

non esistono uomini estranei.

 

Il nostro prossimo è sempre colui

 

che abbiamo davanti

 

in questo momento

 

e che ha bisogno di noi,

 

indipendentemente

 

   se ci è simpatico o meno,


                                                se è "moralmente"corretto

 

Edith Stein

 
 
 

saggezza

Post n°330 pubblicato il 11 Ottobre 2009 da autumninrom

se perdiamo qualcosa dobbiamo avere almeno il coraggio di tornare indietro sui nostri passi, lentamente, e cercarla...

 
 
 

anni fa

Post n°329 pubblicato il 11 Ottobre 2009 da autumninrom

 
 
 

occhi

Post n°328 pubblicato il 07 Ottobre 2009 da autumninrom

 
 
 

solitudine

Post n°327 pubblicato il 07 Ottobre 2009 da autumninrom

 
 
 

adamo ed eva

Post n°326 pubblicato il 04 Ottobre 2009 da autumninrom

 
 
 

amicizia1

Post n°325 pubblicato il 03 Ottobre 2009 da autumninrom

L'amicizia è una virtù o s'accompagna alla virtù; inoltre essa è cosa necessarissima per la vita. Infatti nessuno sceglierebbe di vivere senza amici, anche se avesse tutti gli altri beni (e infatti sembra che proprio i ricchi e coloro che posseggono cariche e poteri abbiano soprattutto bisogno di amici; infatti quale utilità vi è in questa prosperità, se è tolta la possibilità di beneficare, la quale sorge ed è lodata soprattutto verso gli amici? O come essa potrebbe esser salvaguardata e conservata senza amici? Infatti quanto più essa è grande, tanto più è malsicura). E si ritiene che gli amici siano il solo rifugio nella povertà e nelle altre disgrazie; e ai giovani l'amicizia è d'aiuto per non errare, ai vecchi per assistenza e per la loro insufficienza ad agire a causa della loro debolezza, a quelli che sono nel pieno delle forze per le belle azioni. [...]
(Aristotele, Etica Nicomachea)

 
 
 

amicizia

Post n°324 pubblicato il 03 Ottobre 2009 da autumninrom

Alcuni che, a quanto sento dire, vennero considerati sapienti in Grecia, hanno sostenuto tesi a mio giudizio paradossali (ma non esiste argomento su cui non cavillino). Una parte afferma che dobbiamo rifuggire dalle amicizie eccessive, per evitare che uno solo si tormenti per molti; a ciascuno bastano e avanzano i propri problemi e farsi carico di quelli altrui è una bella noia. La cosa migliore, secondo loro, è allentare più che si può le briglie dell'amicizia, tirandole o lasciandole andare a proprio piacere; essenziale per vivere bene è la tranquillità, di cui l'animo non può godere se, per così dire, fosse uno solo a sopportare il travaglio per tutti. Altri, invece, a quanto si dice, sostengono una tesi ancora più disumana; l'ho brevemente accennata poco fa: le amicizie andrebbero ricercate in vista di protezione e appoggi, non per un sentimento di affetto e stima; insomma, quanto meno uno è deciso e forte, tanto più aspira all'amicizia; ecco perché sono le donnicciole a chiedere la protezione dell'amicizia più degli uomini, i poveri più dei ricchi e gli sventurati più di chi è considerato felice. Ma che bella saggezza! È come se privasse l'universo del sole chi priva la vita dell'amicizia: e niente di più bello, niente di più gradito dell'amicizia abbiamo ricevuto dagli dèi immortali...
(Cicerone, De amicitia )

 
 
 

amici1

Post n°323 pubblicato il 03 Ottobre 2009 da autumninrom

In Occidente i contatti fisici intimi hanno assunto nell'ultimo secolo una connotazione decisamente "sessuale", e praticarli fra amici è considerato un tabù, soprattutto fra maschi. Tuttavia un modo appena accennato, quasi "rituale", di abbracciarsi e baciarsi può essere accettato, anche se solo in determinati contesti.
Fanno eccezione i bambini, la cui amicizia può tradursi in manifestazioni di stretta intimità, che vengono soppresse successivamente per uniformarsi alle convenzioni sociali.wikipedia

 
 
 

amici

Post n°322 pubblicato il 03 Ottobre 2009 da autumninrom

In Russia è usanza accordare a pochissime persone la qualifica di amico, ma quello che viene perso in quantità viene più che recuperato in intensità. Solo fra amici ci si chiama per nome (o col diminutivo) mentre fra semplici "conoscenti" ci si chiama usando il nome completo, a cui si aggiunge anche il patronimico.
Gli amici possono essere colleghi di lavoro da lungo tempo, vicini con cui si scambiano visite o inviti a pranzo, ecc. Il contatto fisico fra amici è considerato cosa del tutto normale anche fra persone dello stesso sesso, che si abbracciano, si baciano e camminano in pubblico a braccetto o mano nella mano, senza il minimo imbarazzo o connotazione di tipo sessuale.wikipedia

 
 
 

robot

Post n°321 pubblicato il 30 Aprile 2009 da autumninrom

 

Ben più grave è la situazione del robot che è l’immagine dell’uomo contemporaneo,convinto di essere libero e invece sottilmente schiavizzato dalla pubblicità,dalla comunicazione,dai modelli di comportamento. Basta vedere i branchi di giovani che si muovono come automi: dicono le stesse parolacce,eccedono nella stessa maniera, si vestono con un identico abbigliamento senza temere il ridicolo (scarpe e capi firmati,pantaloni che sembrano contenere ancora il pannolino dell’infanzia o il pannolone di una precoce vecchiaia,tanto sono abbassati … ) ma anche noi adulti non scherziamo ripetendo le solite tiritere e tenendo d’occhio mode e modi comandati di vivere. Per questo è ben più difficile essere liberi interiormente oggi di quanto lo si fosse in altre epoche di servitù politica.

Gianfranco Ravasi - Le parole e i giorni -

 
 
 

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Post n°320 pubblicato il 30 Aprile 2009 da autumninrom

L'uomo naturale però non comprende le cose dello Spirito di Dio; esse sono follia per lui, e non è capace di intenderle, perché se ne può giudicare solo per mezzo dello Spirito. 1Corinzi 2,14

 
 
 

non giudicate

Post n°319 pubblicato il 30 Aprile 2009 da autumninrom

Perché osservi la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio?  Mt 7,3

 Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato Lc 6,37

Tutte le volte che vedo un uomo che sbaglia, mi dico, anch’io ho sbagliato Gandhi

 
 
 

superbia

Post n°318 pubblicato il 24 Aprile 2009 da autumninrom

Gregorio (Magno) vide l’origine di tutti i vizi nella Superbia, il primo peccato di Lucifero e di Adamo, che si erano ribellati e paragonati a Dio. Da questa poi derivavano tutti gli altri: “la vanagloria genera l'invidia poiché chi aspira a un potere vano soffre se qualcun altro riesce a raggiungerlo. L'invidia genera l'ira, perché quanto più l'animo è esacerbato dal livore interiore tanto più perde la mansuetudine della tranquillità.... Dall'ira nasce la tristezza, perché la mente turbata, quanto più è squassata da moti scomposti tanto più si condanna alla confusione, e, una volta persa la dolcezza della tranquillità, si pasce esclusivamente della tristezza. Dalla tristezza si arriva all'avarizia, poiché, quando il cuore, confuso, ha perso il bene della letizia interiore, cerca all'esterno motivi di consolazione e non potendo ricorrere alla gioia interiore, desidera tanto più ardentemente possedere i beni esteriori
Gregorio Magno, Moralia in Iob, XXXI, XLV

 
 
 

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"La verità era uno specchio che cadendo dal cielo si ruppe.
Ciascuno ne prese un pezzo e vedendo riflessa in esso la propria immagine,
credette di possedere l'intera verità."

aforisma Mevlana Rumi , Sec. XIII

 

 

 

 

 

 

 

 

La solitudine è la sorte di tutti gli spiriti eminenti:talvolta essi ne sospireranno,ma la sceglieranno sempre come il minore di due mali
A.Schopenhauer

 

 

 

 

 

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DONNE&ARTE

 

 

 

 

 

 

 

 

La memoria è il diario che ciascuno di noi porta sempre con sè
O.WILDE

 

 

 

 

 

 

 

 

 "Colui che conosce gli altri è sapiente;
colui che conosce se stesso è illuminato.
Colui che vince un altro è potente;
colui che vince se stesso è superiore".
aforisma Lao-Tzû

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Bisogna essere sempre coerenti e avere le stesse idee ?

 

 

 "Pensare è un'arte che s’impara come tutte le altre
e anche con maggiore difficoltà".

J.J. Rousseau

 

 

 

 

 

 

 

      

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Primum vivere, deinde philosophari - Aristotelele

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Il Narcisista si sente sempre al centro dell'Universo,pretende su di sè l'attenzione continua degli altri. Vuole primeggiare e vincere sempre, ma la conseguenza è l'incapacità di vivere situazioni concrete limitate e la insensibilità per gli altri

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I disturbi psicosomatici sono praticamente infiniti.Spesso è l'incapacità ad affrontare le difficoltà della vita la vera causa di mal di testa, mal di schiena e di numerosi altri malesseri.

 

 

 
 
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