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BOMBARDIER SINDACATI DAL SINDACO DI VADO LIGURE

Post n°228 pubblicato il 01 Agosto 2012 da fim_savona
 

 

Si è svolto oggi un importante incontro in Comune a Vado Ligure tra il Sindaco Caviglia, il Vice Sindaco Canavese la RSU della Bombardier Transportation e le Segreterie Provinciali di Fim Fiom e Uilm.

L’incontro è stato richiesto dal Sindacato aziendale per evidenziare la difficile situazione della Bombardier di Vado Ligure, per la quale è stato recentemente firmato un accordo per la cassa integrazione guadagni ordinaria che coinvolgerà 70 lavoratori da settembre per arrivare a 140 a fine anno 2012.

 

IlSegretario Generale FIM CISL Savona, Massimo Sensoli, dopo l’ incontro ha dichiarato  “ E’ fondamentale l’avvio di una commessa come il Polis, per traghettare lo stabilimento di Vado Ligure e l’indotto locale, in questa difficilissima fase di calo produttivo determinato dalla contrazione del mercato italiano e dalla chiusura dell’ultima commessa delleE464, calo che potrebbe vedere un ulteriore brusco aggravamento nel caso in cui venissero a mancare a livello governativo i necessari investimenti nel settore ferroviario come già avvenuto negli ultimi anni”; inoltre aggiunge  “ senza una commessa importante la Bombardier, in Italia, rischia fortemente di non avere futuro,  sebbene non siano minimamente in discussione né la capacità produttiva dello stabilimento, né tantomeno il valore e la qualità dei lavoratori del sito di Vado Ligure. La Bombardier ha presentato l’offerta, quindi adesso aspettiamo con ansia di sapere a chi verrà assegnata la gara dei treni regionali (decisione attesa per ottobre novembre), nel frattempo incontreremo  tutti i livelli istituzionali per denunciare il forte rischio di crollo del tessuto sociale del nostro territorio, che vede nella Bombardier una delle poche realtà occupazionali rimaste.”

 

La Bombardier  di Vado Ligure è un sito di eccellenza a livello europeo per la produzione di materiale rotabile, per cui  i vertici aziendali del Gruppo ripongono fiducia nei lavoratori della Bombardier Italia, lavoratori disponibili ad adattarsi alle esigenze produttive, quando era necessario forzare i tempi per consegnare le locomotive richieste da Trenitalia e dalle Ferrovie Spagnole (E464  e Traxx), e nel contempo lavoratori capaci a lavorare su nuovi prodotti.

L’avvio di una commessa importante, determinerebbe un investimento di 10milioni di euro per lo stabilimento, con aumento delle aree produttive ed un migliore collegamento con i binari dello scalo ferroviario di VadoLigure.

Certo è che a livello politico centrale si deve cambiare rotta, perché la necessità di progettare il futuro della nostra Nazione deve passare dal rilancio industriale nel settore ferroviario, che è strategico per le politiche di sviluppo dei territori, sia per il trasporto delle persone (decine di convogli ferroviari obsoleti dovranno essere accantonati con la probabile diminuzione dei servizi ai pendolari) che per il trasporto delle merci.(il parco locomotori della divisione “cargo” di Trenitalia è tra i più vecchi d’ Europa).

In ballo c’è il futuro di una delle poche aziende “sopravvissute” nella provincia di Savona, ma soprattutto la posta in gioco è il futuro  di oltre 1000 lavoratori e delle loro famiglie.

 

 

 
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