rispettosamente

NON E' UN NUOVO GIORNO


In questi giorni di guerra, di sbarchi, di catastrofi nucleari non si levano parole chiare di pentimento. Nessuno chiede perdono per gli errori fatti. Il perdono è la strada che ci fa' guardare dentro di noi. Chiedendo perdono riconosciamo all'altro il diritto alla vita. In  Libia dopo tanti anni di dittatura non si riesce a dire basta, mi faccio da parte. Il mare ci porta tanta gente povera e affamata, nessuno pensa che ormai l'economia dell'imbroglio sta' creando voragini sociali. In Giappone è scoppiata una bomba nucleare e si continuano a costruire centrali nucleari, senza nessun dubbio, senza nessun ripensamento.Possibile che il mondo abbia solo certezze e nessun dubbio? La conclusione è che non è arrivata ancora l'alba di un nuovo giorno. Siamo ancora nella notte piu' scura.