Fino all'estremo

Aldilà


Ho un approccio davvero strano alla morte, ultimamente. Morte, il nostro rapporto sta attraversando una fase critica. Credo di amarti, poi ti odio. E' come se ogni volta che ci incontriamo mi entrasse nella testa Non amarmi di Aleandro Baldi. E, lo capisci da te, non è bello. Amarcord del periodo in cui Sanremo lo vinceva il più mentecatto a parte, siccome ogni tanto l'oscura mietitrice mi fa molta paura e passo interi pomeriggi seduta alla cassa della Coop a pensare che qualsiasi cosa mi passa tra le mani morirà (tipo: questo busto di pollo morto un giorno morirà!), ho preso la decisione di convertirmi. Già, perché recentemente ho fatto anche un'altra terribile scoperta: la religione non l'hanno inventata per vivere. Ma per morire. Sceglierò la mia religione in base ad un criterio profondamente radicato nei cuori e nelle menti più spirituali e distaccate dell'umanità: chi offre di più?Ovvero, qual'è la vita dopo la morte più adatta a me, dove ci guadagno di più?Religione cristiana. Uhm. Si dice che uno finisca in paradiso a contemplare Dio. Ma io preferisco contemplare il calendario Dream Men duemilasette. Sarà prevista questa opzione?Dio sarà un Dream Man? Se così fosse, speriamo che sia quello del paginone di Agosto, quello capellone sdraiato sulla battigia tutto bagnato. Religione islamica. Ho letto che quando i bravi musulmani vanno in paradiso, trovano ad attenderli settantadue vergini. Io che ho bruciato le tappe del sesso e nella mia vita non ho incontrato altro che vergini salvo poche eccezioni, almeno nell'aldilà sentirei l'esigenza di variare un pò. Casomai posso prendermele di seconda mano, quando gli altri bravi musulmani se le son già fatte. Altrimenti, Allah dovrà sentirmi esclamare: ancora?? Ma basta, credevo di essere morta!Metempsicosi. Nella maggior parte delle religioni orientali, la morte rappresenta un passaggio naturale attraverso il quale l'anima si libera di un involucro ormai vecchio ed obsoleto per abitarne uno nuovo. Non saprei, fa un po' troppo Pimp my Ride. Wanna Marchi. Usiamo la stessa tintura L'oréal da fare a casa. Il numero sette della linea Casting, biondo rame intenso. Mentre dalla tua salvatrice ti aspetti almeno che possa permettersi di andare dal parrucchiere. Insomma. Sono indecisa. I miei lettori sono per caso a conoscenza di qualche altra mitologia più adatta alla mia delicata personalità?