l'ippocampo

il selfie


Nell'arte moderna è forse possibile liberamente tradurre il selfie come autoritratto fotografico eseguito da palmare o fotocamera digitale o cellulare.Nella gazzarra social si traduce quindi in: la fotografia che uno prende di sè stesso a vanveraovvero in genere un faccione con l' espressione di uno spavento grosso che occupa l'orizzonteE allora addio allo sfondo blu per il quale windows ha speso anni e anni nel tentativo di darcene un ispirato significato. Addio alle onde che arrotolano il mare, alla palla di fuoco che sprofonda nel buiopesto della notte e   perfino a quella magnifica ferraglia della Tour Eiffel ritratta in un fantastiliardo di cartoline ormai proiettata dal bislacco selfie verso una irrimediabile waterloo.(in foto la Ella in selfie di fionamay)