l'ippocampo

di qua del mare


L’uomo nero finora confinato in una creatura leggendaria, un essere amorfo, cattivo e oscuro presente nella tradizione di tanti paesi il cui meschino spirito vivrebbe nell'ombra: negli armadi bui, nelle cantine e in tutti quei posti polverosi dove la gente si dimentica le cose che non vuole buttare via, sbarca nella modernità della tv e dei social.L'inquadratura dell'uomo nero prende vita con due buchi al posto degli occhi e un coltello da macellaio sulla spiaggia con la sempiterna logica di paralizzare i cuori di paura.Ma di qua del mare padroneggiamo l'uomo nero fin da piccoli come inconsapevoli peshmerga, di qua del mare i destini del mondo sono stati principalmente scolpiti da tre ebrei Gesù, Einstein e Freud, di qua del mare il Jihad viene vinto dai volti inginocchiati e dal sangue dell'agnello che arrossa il rollio delle onde.(matita fionamay)