l'ippocampo

Dentro il mio nome


Laggiù, dove lo sguardo fa malee scopri intorno un sentiero,di serpenti e ricci,il quarto di luna che non riflettesulle onde delle tue labbra.E scende il tuo nome,in miniatura. Precipita e si confondedentro i fulminiche inceneriscono l'istante.Laggiù dove la forzaè una meteora in caduta libera,e scompare sotto terra,dove accendo una luce.I miei occhi puntaticome una balestra,che sforza e si tende nell'indifferenzabutterata di un pianto omicida.Una minaccia per il tuo cuore di spugna,non faccio a pezzi la mia vitaper stroncare ogni tuo gesto.Lacrime che stanno ridendo,mentre affanni e sprechialitano sulla nuova malattia.                                                    Simona G. e l'irrangiungibile tratto di Fionamay