l'ippocampo

Incenso e fracasso


Momenti in cui tutto sfugge inesorabile alla forma del tempo.Mi chiedo: cosa resta da fare ora?Cosa potrei ancora dare?E cado nel profondo della mia idea, oggi, inutile e di stanche ossa,convinta che con o senza di me non sarebbe stata grande la differenza.Eppure ognuno porta con se, agli altri ciò che non è mai uguale nel mondo, ma oggi non mi sento così necessaria, importante per nessuno.Càpita!Vedo le mie fragilità stemperate sul tavolo della colazione, fra the e biscotti, tanto per assorbire dal lugubre un pò di dolce luce di creme e marmellate.Tra gli sguardi interrogativi e pensierosi.
La mia tazza come uno scudo per coprirmi le labbra, che non si veda la piega rabbiosa tra le rughe, che non sia chiaro  lo scivolar dell'anima dentro vulcani che tossiscono alla mia vita.Mi accompagna la bestemmia contro me stessa, per lasciare che l'incenso invada la mia stanza, i miei pensieri. Come se fosse definitivo lo scontro.Luci e ombre contro il muro di gomma che sono i miei occhi, adesso che non riesco a riconoscermi.Aspetterò domani: tornerò fra squilli di trombe e fracasso per dire ancora la mia, fuori dall'oblio. Perchè lo so,non so stare senza sorrisi.                                                    Simona G Scatto principedistratto