Creato da fionamay10 il 15/09/2006

l'ippocampo

E se sei un poesia-tore. Se sei un racconta-tore, un sogna-tore, un pesca-tore di sassi colorati, un immagina-tore di strade piene di vie d'uscita. Se sei un fingi-tore di fantasie..... siediti intorno a questo fuoco.

 

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Artico

Post n°2337 pubblicato il 11 Aprile 2010 da dark_voyager
 

Vorrei raccontarvi di Artico.
E’ un nome fuori dal comune Artico e non è quello di una bestiola ma di un essere umano. Lo conobbi un quarto di secolo fa al paese di mio padre, in Romagna, durante una vacanza estiva. Aveva una trattoria di quelle a conduzione familiare che gestiva insieme alla moglie, un donnone extra-extra-large, e lui alto e secco. L'ingresso del locale era in una via laterale, seminascosto, e il portoncino aveva quelle frange di plastica colorata che ondeggiano al vento e che, quando varcavo la soglia, mi si appiccicavano addosso come liane o serpenti che pendono dagli alberi e dovevo fare giri su me stessa per districarmi da quei tentacoli...
Me lo ricordo nei mezzodì assolati, quando fuori c'era l'afa che mi buttava giù la pressione e trovavo sollievo tra i muri in pietra che mantenevano l’aria più fresca. L'arredamento era quello tipico delle trattorie di paese, le tovagliette immancabilmente a quadretti, c’erano le mosche che facevano la spola tra la cucina ed i piatti dei clienti, in un angolo c'era il televisore poggiato come un trofeo sopra un carrello alto di vetro e sotto, a nascondere non so cosa, c'era una tendina di cotone stampata a fiori, come quelle che mia mamma metteva sotto al lavello in cucina...
Un personaggio estroso Artico, originale, all'apparenza burbero. Girava tra i tavoli per raccogliere "la comanda" che scriveva su di un taccuino con le paginette tutte con le orecchie... e portava sempre con sé uno straccio (che definire strofinaccio richiede coraggio) che usava alternativamente per: disappannare i bicchieri, tramortire le mosche, asciugarsi il sudore dalla fronte (lo so, state inorridendo). Ma sua moglie cucinava bene e praticavano prezzi modici…
Artico non si occupava solo di quel locale ma aveva la passione per l'arte, seppure a modo suo. Suonava nella banda del paese, dipingeva e realizzava strane creazioni: ad esempio ricordo che alla sera, nel giardino, quando la gente andava a prendere qualcosa di fresco da bere, ebbene Artico passava con un vassoio e chiedeva: “Te, la vuoi una fetta di cocomero?” con quel suo accento tipico e, serio, su ogni tavolino poneva la sua fetta di anguria. Di legno. Intagliato e dipinto da lui.

 

(L'immagine è stata prelevata dal web)

Commenti al Post:
Loris_700
Loris_700 il 11/04/10 alle 21:21 via WEB
Un tipo strano Artico! Ciao £ori$$
 
 
dark_voyager
dark_voyager il 03/05/10 alle 21:11 via WEB
Un po’ riduttivo ma… si lo era.
 
righe_di_vita
righe_di_vita il 11/04/10 alle 21:41 via WEB
La descrizione del locale mi ha fatto ricordare lo stesso tipo di gestore e la tenda di plastica su cui ogni tanto mi appendevo per fare tarzan con conseguenze che lascio immaginare. ciao Alex ^_^
 
 
dark_voyager
dark_voyager il 03/05/10 alle 21:12 via WEB
Quelle tende che chissà quante mani hanno incontrato… e vista l’appiccicosità di quei fili di plastica direi davvero tante!!! Ciao Alex.
 
Agnello34
Agnello34 il 11/04/10 alle 21:44 via WEB
I locali della mia gioventù sono messi peggio del tuo ricordo. Al mio paese si urlava fino alle due del pomeriggio nei bar poi la siesta fino alle cinque e la vita riprendeva tra gioco di carte e ghiaccioli fino a tarda notte. L'igiene stentava a resistere.
 
 
dark_voyager
dark_voyager il 03/05/10 alle 21:13 via WEB
E nonostante l’assenza di napisan e spray alla candeggina siamo sopravvissuti tutti quanti! Eheh ciao agnello.
 
anagoor.ma
anagoor.ma il 11/04/10 alle 22:04 via WEB
Una location simile a quelle del mio paese, locali fumosi che sanno di vino e lo senti prima ancora di entrare. E quelle merende alla buona di salame e formaggio fuori sotto il pergolato con moscerini di sera a ballare intorno alla poca luce. Bellissimo comunque quel periodo di semplicità! ciao Marco
 
 
dark_voyager
dark_voyager il 03/05/10 alle 21:14 via WEB
Il tempo che passa ci permette di apprezzare e capire meglio certe fortune, certi incontri, e naturalmente quella semplicità che forse all’epoca ci andava un po’ stretta… Ciao.
 
pianetalibero1
pianetalibero1 il 11/04/10 alle 22:46 via WEB
Lo strofinaccio tutto fare, ricordo! Franco
 
 
dark_voyager
dark_voyager il 03/05/10 alle 21:16 via WEB
Ricordi collettivi ma in fin dei conti le vite, pur nella loro diversità nello svolgersi, presentano tasselli di un puzzle che a tratti sembra essere uno solo.
 
Mariluci17
Mariluci17 il 11/04/10 alle 23:05 via WEB
Fantastico Artico! Sai mi ricorda un baruccio di campagna, poco lontano dalla cappella della Madonna che era sulla strada per Cuneo. Ecco, da ragazzina andavo a comperare lo "stick" come chiamavo il ghiacciolo allora, venti lire alla Madonnina, il nome del baruccio e ricordo lei molto grossa, traballante sulle scarpe con i tacchetti, e lui, acido e sempre nervoso quando vedeva noi ragazzini entrare nel suo locale. le mosche si, una costante dietro le tende di rete verdi! ciao Mari
 
 
dark_voyager
dark_voyager il 03/05/10 alle 21:17 via WEB
E che dire del “flit” quel coso in alluminio con lo stantuffo che spandeva il suo micidiale DDT a mo’ di alabarda spaziale??? Grazie Mari! Ciao.
 
fionamay10
fionamay10 il 11/04/10 alle 23:13 via WEB
Quelle stringhe di gomma molle, scivolosa che ti piovono addosso mentre lasci l'asfalto ed entri in un altro mondo. Uno stargate. E lo trovo dentro sperdute trattorie sui fianchi del lago.
Bellissima la descrizione di Artico.
 
 
dark_voyager
dark_voyager il 03/05/10 alle 21:19 via WEB
Eccolo, il tuo modo di vedere e poi descrivere le cose, che completa il pensiero! Grazie fio’…
 
fast_web65
fast_web65 il 12/04/10 alle 22:40 via WEB
Mi piace questo Artico! Dovrebbero esistere ancora bettole simili così almeno i ragazzi con la solita puzzetta sotto il naso non andrebbero ad ubriacarsi per poi fare danni in giro! hehehehe ciao
 
 
dark_voyager
dark_voyager il 03/05/10 alle 21:20 via WEB
Ma sai oggi quei locali lì sono di nicchia… i ragazzi con la puzza sotto il naso esigono il griffato ad oltranza... ciao fast.
 
Survivor60
Survivor60 il 12/04/10 alle 22:48 via WEB
Se hai nostalgia di questo tempo vieni su da me, ti faccio conoscere i nostri Artico personali! Buona serata. W,
 
 
dark_voyager
dark_voyager il 03/05/10 alle 21:22 via WEB
Ossantocielo, non dirmi che avete conservato lo stampino degli Artico lì da te?!? ehhehe ciao.
 
mille_giorni54
mille_giorni54 il 12/04/10 alle 22:59 via WEB
Mi piace il tuo Artico, quanti ricordi dentro questi strofinacci tutto fare e le mosche, sai ho scoperto dopo anni di contemplazione estiva che ai tempi di quando ero ragazza ce n'erano molte di più! hehehe ciao
 
 
dark_voyager
dark_voyager il 03/05/10 alle 21:22 via WEB
Molte più mosche ai nostri tempi? Forse si… Forse il DDT le ha sterminate o forse… c’erano più mucche? ;-)))
 
PrincipeDistratto
PrincipeDistratto il 13/04/10 alle 22:18 via WEB
Non ho un Artico di passaggio nella mia vita ma certo mi sarebbe piaciuto conoscere l'acchiappa mosche! ciao
 
 
dark_voyager
dark_voyager il 03/05/10 alle 21:24 via WEB
Per la serie "Arti e Mestieri" eehhe! Ciao.
 
Alessia390
Alessia390 il 13/04/10 alle 22:40 via WEB
E che dire dei tavolini traballanti, dei dondoli obsoleti che si sganciano ad una spinta più forte. E le "stagere" piene di bottiglie impolverate e la famosa grappa con la biscia dentro! Un impressione dalle nostre montagne! ciao Alessia :-)
 
 
dark_voyager
dark_voyager il 03/05/10 alle 21:24 via WEB
Santo cielo Alessia… una biscia con la ciucca??? Eheh ciao...
 
pianetadgl4
pianetadgl4 il 15/04/10 alle 22:24 via WEB
Un pò la storia di tutti, incontri che si ricordano nel tempo. Quel nostro tempo di gioventù quando tutto era così perfetto! ciao Rob
 
 
dark_voyager
dark_voyager il 03/05/10 alle 21:26 via WEB
Ma anche perfettibile. Spesso era una perfezione illusoria.
 
cow_boy_2006
cow_boy_2006 il 15/04/10 alle 22:56 via WEB
L’Artico dei miei ricordi si chiamava in realtà Giovanni, Giuanin per quelli del posto! Giuanin era proprietario di una bettola, sulla strada principale dove passavano più trattori che auto. Aveva un idiosincrasia per i ragazzini, insomma non godevamo della sua simpatia. Alla vista di uno di noi in calzoncini corti e maglietta rigata blu e bianca, dove il bianco diventava dopo un ora un grigio pallido, e bicicletta che sbattevamo contro il muro del locale per entrare faticosamente nel tentativo di sfidare quella maledetta tenda di plastica dove regolarmente impigliavo mani e capelli, dopo di che porgevo venti lire in cambio di un ghiacciolo. Mentre il Giuanin mi osservava come si osservano gli animali allo zoo, e forse ci vedeva un ramarro in me vista l’aria schifata e truce che aveva!! Ciao neh
 
 
dark_voyager
dark_voyager il 03/05/10 alle 21:27 via WEB
Tu… un ramarro? Un T(i)Rex bonsai??!?!?!??! Noto con piacere che la tenda di plastica ha disturbato la gioventù a molti di noi eheh...
 
Bepi_Tn
Bepi_Tn il 16/04/10 alle 22:53 via WEB
Me piasono questi posti antichi ma almeno sensa la falsità della roba moderna!
 
 
dark_voyager
dark_voyager il 03/05/10 alle 21:28 via WEB
E’ vero, a quei tempi la genuinità non faceva difetto.
 
smemoranda1954
smemoranda1954 il 16/04/10 alle 23:12 via WEB
In alcune zone sperdute in montagna o campagna ci sono ancora questi posti caratteristici che per altro sono tornati di moda e amanti da chi vuole assaporare ancora i gusti veri non trattati della terra! ciao M.T.
 
 
dark_voyager
dark_voyager il 03/05/10 alle 21:29 via WEB
Han mantenuto i muri spessi e han rifatto le stalle e, alla fine, paghi un conto al passo coi tempi! Ciao M.T.
 
gilda_la_bomba
gilda_la_bomba il 19/04/10 alle 22:31 via WEB
Mi piacciono questi ricordi di gioventù io ne ho pochi, ho avuto poco tempo per il divertimento! ciao
 
 
dark_voyager
dark_voyager il 03/05/10 alle 21:31 via WEB
A prescindere dal divertimento io sono convinta, Gilda, che anche tu abbia ricordi di gioventù…
 
InMedioStat_Virtus
InMedioStat_Virtus il 19/04/10 alle 22:49 via WEB
I miei ricordi sono vividi quando penso ad una baita di montagna, il vin brulè dentro pentole di rame e l'oste, vestito con abiti da farlo assomigliare ad un vecchio montanaro perduto sulle montagne e ritrovato secoli dopo, mesceva con mestoli bucherellati dentro bicchieri robusti, temprati al forte calore! Buona serata Pat
 
 
dark_voyager
dark_voyager il 03/05/10 alle 21:32 via WEB
Hai dipinto qui il tuo ricordo Pat! Ciao!
 
Gloriana66
Gloriana66 il 19/04/10 alle 23:05 via WEB
Gli odori. Ecco ciò che mi resta più impresso anche nel tempo. Nei ricordi mi rimane si una bettola, un negozio che odorano di aglio, cipolle, carne macellata. caffè al bar e il profumo di creme caramel preparato da mia nonna, maestra nelle ricette dei dolci! ciao
 
 
dark_voyager
dark_voyager il 03/05/10 alle 21:34 via WEB
E quell’odore di aria fresca che sale dalla cantina e che sa di vino, di damigiane… di umidità…
 
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