Post n°2348 pubblicato il
06 Maggio 2010 da
fionamay10
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Passo in via g. raiberti,
davanti alla casa dove è morto mio padre.
Finito da questa cittadina tranquilla,
da queste strade silenziose,
dal mio viso bianco e ancora pieno
come una patata sbucciata.
E i jeans
dai quali scrollare quel po' di cenere
caduta dietro a un respiro.
E i capelli
da aggiustare con le orecchie.
E mi sembra di non poter più restare qui,
nemmeno
per far cominciare questa estate:
con quel suo fruscìo
della musica di un cd che gira,
pieno di minuscole spie nel buio
e quella
possibile luna di giugno
che mi porta qui lui.
Fermo nella sera.
Con le spalle della giacca
scure di pioggia.
E gli occhi fatti
di cieloluminescente
riflesso nella strada.
(matita e polvere di fionamay)