l'ippocampo

acqua passata

complotti

Comunali Roma:
c'è un complotto per farci vincere a Roma
Paola Taverna M5S

Risposte su twitter:
oggi una supergnocca mi ha avvicinato
offrendomi sesso sfrenato.
Ma io non ci sono cascato .
C'è un complotto per farmi diventare sexsymbol.

(in foto dal web soggetto sottoposto a complotti culinari)

come in un libro

Accadono in un giorno così tante cose
che nessuna
alla fine
conta veramente.
Come
in un libro preso su una bancarella
con una vecchia cartolina con data del 1960
come segnalibro.
Ce l'avevo in borsa nella traversata del Ponte dei Leoni,
ieri pomeriggio.
Un libro quasi gratis,
e anche la cartolina.
E che,
come dicevo,
fa saltar fuori milioni di cose:
bandiere europee,
previsioni metereologiche,
una telefonata,
una pagina facebook,
un libro,
una cartolina.

(foto di fionamay)

i fondamentali

Oggi ci sono tre pensieri fondamentali che,
come in un diario,
trascrivo.
Uno: anche le storie luminose a volte finiscono male.
Due: l'herpes al labbro inferiore 
(stress, sbalzi di umore, tempo ballerino)
a cui ho applicato i nuovi miracolosi cerotti 
non ha fatto una piega.
Dunque
era meglio se mettevo lo Zovirax,
che ha peraltro una cilindrica assonanza
con il Malox e soprattutto lo Xanax.
Tre: il segreto di far fuori l'infelicità so qual'è, credo.
Lasciarsi andare via piano,
in una geometria ordinata,
come onde gravitazionali dopo il Big Bang,
Sapendo che è ineluttabile.

(foto fionamay)

fondi di barile

Quante cose non so di te?
Finalmente sono riuscita a fare una domanda veramente stupida.
Seconda solo a un altro supremo fondo del barile;
lui che in un film dice a lei
(o viceversa)
immaginando di toccare l'Everest della poesia:
grazie di esistere.
Metto giù allora
schermo tasti retorica filmografia,
che almeno la carta vera di un disegno
da mettere in controluce come una radiografia
fa capire che se ci si guarda così
tutte le corde del mondo vibrano,
le tempeste katrina arrivano.
E la domanda vera è: 
si sente questo pericolo?

(matita di fionamay)

in 140 caratteri

Suppongo che
domattina le pozzanghere della tua pioggia saranno qui, 
fuori dalla mia porta.
Sempre che,
da te fino a me, 
esista ancora una qualche strada
senza quel cavolo di asfalto
che si beve tutto.

(foto fionamay)

il fronte

Il nostro fronte è questo.
Queste città tranquille,
queste case pulite e inodori.
Mangiamo e già togliamo il piatto, 
i letti sempre rifatti
come in una grande urna bianca che raccoglie le nostre ceneri migliori.
Ascoltiamo il papa che implora di deporre le armi,
Aspettiamo la pace e le risoluzioni dell'onu,
gli stati che si frantumano
e
vomitano milioni di persone sui barconi. 
E intanto le mani sui tavoli di Bruxelles,
con tutta calma, 
stappano bottiglie di acqua minerale.

(foto dal fronte del web)

quibus

Vivo nella gabbia.
Scrivo parole polverose,
spulcio vecchie fotografie alla ricerca dei vari quibus,
che non si trovano mai.
Ma nei sogni,
qualche volta,
non spesso,
i muri cadono.

(in foto wallpaper dal web)

break

vado a fumare una sigaretta fuori,
sulla terrazza di questo vecchio palazzo
affacciato sull'orologio fermo 
della torre campanaria
se ne vuoi una...

(foto fionamay)

vedo non vedo

L'ennesima intervista ci racconta l'ennesimo  politico.
Nello specifico
quello con la felpa davanti alla porta del Niger 
che 1 profugo vero è suo fratello 
a dispetto della sua salda amicizia con Marine e Marion.
Passa il collaudato copione di informazioni.
La giovinezza con militanza,
la mancanza di grandi comodità,
la madre forte come una roccia,
il padre che lavora duro per pagare il liceo.
Segni particolari:
un difficile rapporto con il bon ton.
Se oggi prendi i nostri candidati politici come campione della popolazione,
l'Italia precipita nel Terzo Mondo.
Tutti crescono sventurati come nel dopoguerra,
considerano l'acqua corrente un lusso,
le scarpe sono una rarità
e un pasto abbondante è motivo di felicità.
E, tuttavia,
con la convinzione dei  cani e dei bambini
che credono che,
se loro non vedono nessuno, nessuno può vedere loro,
questi qui con le felpe e i visti non ottenuti
non ci vedranno mai
mettere piede nelle loro cabine elettorali.

(in foto nascondino dal web)