l'ippocampo

castore e polluce

Ho sempre
 immaginato noi come diòscuri:
con un'attitudine a diventare la chicama,
con quella memorabile sigaretta in due,
figli del non si torna dove si è già stati bene.
Che se una parola
è in giro da così tanto tempo
ci sarà un perchè.

(matita fionamay)

al confino

E' una vecchia chiesa
in un paesino spoglio, al confino.
La messa che, a tratti, viene ancora recitata in latino,
le donne sedute nei banchi si coprono la testa,
si inginocchiano
davanti all'altare per il Corpo di Cristo.
Come se le riforme del concilio vaticano secondo
non fossero mai arrivate.
Come se questo posto
brancolasse cieco davanti ai cambiamenti.
Fermo per sempre
all'ombra della sua chiesa.
All'ombra del suo dio.

(in foto apocalisse dal web)

esecutivo nel tunnel

Il fatto che manchi,
in ordine sparso,
di etica della Carta, ambizioni di lungo respiro,
intraprendenza del contraddittorio, socievolezza, sincerità,
attendibilità e in generale di umanità
 probabilmente lo esclude
da quel passo in avanti
che non sia per l'attraversamento del
tunnel del Brennero.

(in foto il tunnel dal web)

le cose che non sono

La Ella tira su la testa a lanciarmi un'occhiata:
scura,
come le motivazioni di un totpermille dato alla lega,
poi si rimette giù a fare i suoi sogni di cane.
Insensibile
al mio dolore per le cose che non sono.
Qui le cose che non sono resistono.
Qui ci sono tesori invisibili.
Qui c'è la tentazione.
E qui
c'è il male.

(foto fionamay)