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hitchcock racconta

Post n°14 pubblicato il 15 Ottobre 2012 da fiorella.maldotti
 

e' bene adeguarsi quando la definizione di amore cambia

mastro tempo è inesorabile e Collodi lo ha mappato nel personaggio di mastro geppetto

il genitore impegnato alla cura del proprio figliolo medita sul tempo dei ragazzi al lume di candela ispirandosi probabilmente allo stesso immaginario culturale dell'Italia del libro cuore.

geppetto correva più forte del tempo nel tentativo di mettere in squadra il suo amico burattino metafora del bimbo eterno che vive nel segreto di ogni cuore

 

quanti amici assomigliano a mastro geppetto travolti dalla fuga del tempo e in cerca di un bimbo da adottare ignorando il luogo segreto che origina tale motivo?

 

hitchcock lo ha cercato persino nel sentimento ciminale quello più abbietto che nessuno vorrebbe aver mai ascoltato nè accogliere fra le mura del suo focolare

 

i film del regista puntano sulla definizione d'amore che è la metafora del cambiamento del tempo sulle cose della vita.

sul dramma di un delitto ricostruisce i fatti percorrendo negli indizi le possibili motivazioni dell'assassin a non compiere il misfatto e trova così sul rovescio della

rappresentazione tutti i motivi per cui lo ha portato a termine come quando si recide un filo importante di una tessitura e possiamo osservarne solo i dettagli rimasti intaccati.

l'amore è simile ad una scena del crimine, è la persona non intaccata dalle sue lamine che ci racconterà il dritto ed il rovescio di un mondo che è stato e mai più ritornerà lo stesso di prima perché la sua autorithy non è nell'uomo anche se viaggia nel tempo attraverso il cuore dell'uomo.

al cambio di tale definizione l'amore lancia alcune proposte ma occorre un adeguamento equilibrato in senso collettivo, in caso contrario la guerra e pace che deriva dal suo decesso butterebbe nella nebbia dei mostri notturni tutti i lumi dell'intelletto e dell'arte secolare.

si salvi chi può allora in primis il misistero del sacro in coda l'arca con tutti i suoi animali, in secundis i discorsi degli amanti, in ternis i vettori emotivi dei medianti, in quartis l'uomo in genere che non può perdere il lume razionale per arrischiare un sentimento là dove non corrisponde l'editto universale che regola e trascina via con sè

la luminosa altezza di una lode al creato.

buon autunno 2012 

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