FIOREDILOTHO

Amor c'ha null'amato..


Ho appena finito di guardare "tutto Dante" lo spettacolo di ben 2 ore condotto e ammaestrato da Benigni.Dopo un entrata allegra, scanzonata con battute e prese in giro per la politica italiana odierna, Roberto è passato al V canto della Divina Commedia, il canto del girone dei lussuriosi meglio conosciuto nel mondo come il canto di Paolo e Francesca.Dopo aver assistito all'intero spettacolo posso solo dirgli grazie. Ma un grazie sentito, di quelli detti con il luccichìo negli occhi, con le mani tremanti, di quelli ricolmi di gratitudine.Perchè?Ecco perchè:- perchè stasera ho visto in prima serata su una rete pubblica nazionale della cultura e non della cul - tura;- perchè ho appurato che, il mio amore per la Divina Commedia non si è impolverato dai tempi delle superiori ma anzi, ad oggi, ricordo quasi tutto ancora e bene. Dante mi fece sognare ai tempi per la perfezione,la sua grandezza nell'esprimersi e nel comunicare; ed anche stasera, l'ho ritrovato lì, fiero e unico come l'avevo studiato anni fa. Forse è questa la caratteristica che contraddistingue una grande opera da un semplice scritto: il nitido riverbero dell'opera, delle parole e dei suoni che attraversa gli anni ed i secoli mantenendo una lucentezza ed una nitidezza che la fa in barba all'evoluzione naturale della lingua e dei tempi.- perchè ho riso ed ho pensato allo stesso tempo con leggerezza e profondità;- perchè ho sentito la musicalità della mia lingua madre, l'italiano, suonare attraverso parole di 800 anni fa componendo melodie uniche ed inimitabili che sono le terzine del poema.- perchè Benigni ha profuso l'amore ed il rispetto verso la figura della donna come protagonista dell'amor cortese ossia come Madonna, dignitosa, irraggiungibile e venerata ma soprattutto amata. E di questi tempi dove la violenza sulle donne è una grande macchia, non fa che riflettere.- perchè ha dato lezione di autostima ricordando a tutti che la vita è un dono e come tale è degna d'esser vissuta. Noi, siamo irripetibili, nessuno sarà mai uguale a noi, nè come storia nè come esperienze sarebbe stupido davvero sprecarla cercando il senso della vita. La vita è il senso. - perchè "amore c'ha null'amato amar perdona" son parole d'un'altezza fuori dalla comprensione umana.Si spiegano da sole anche se non capisci il significato appieno. A chi ama, prima o poi, da qualcosa o da qualcuno, l'amore offerto e disinteressato gli torna indietro in egual misura. Insomma, se ami verrai amato. Sembra un paradosso ma è matematico.- perchè noi italiani ci siamo dimenticati CHI siamo e da CHI discendiamo, abbiamo una storia alle spalle da far invidia al mondo intero per capacità di scoperte, invenzioni ma soprattutto creazioni. Ha detto bene Benigni quando dice "questo è l'unico posto nel mondo dove è nata prima la cultura e poi il paese, dobbiamo rendercene conto".- perchè a parlare di letteratura italiana del medioevo nel 2007, alle nove di sera in tv, rendendola piacevole, interessante e "comune" non c'è riuscito nessuno di questi tempi. Almeno non in prima serata.- perchè leggere ed ascoltare sono doni inestimabili;- perchè stasera mi sono sentita orgogliosa di essere italiana e donna;- perchè un applauso non basta a racchiudere tutte le emozioni scaturite da questa lettura. Mi sono commossa alla fine, il canto V è fra i più belli e tormentati della storia della letteratura (a mio avviso), al secondo posto si colloca "romeo e giulietta" seguiti da "cime tempestose"(parlo sempre di pezzi topici dei drammi).Grazie Roberto! Spero che la tua opera serva a far riscoprire la cultura italiana non nel mondo, ma qui, nella madre patria.