Creato da fiore.parisini il 28/10/2013
Una donna nel corpo di un uomo
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Sin da bambino non ho mai giocato con gli altri coetanei. Non mi piaceva né il calcio né i soldatini. Già all'asilo e all'elementari me ne stavo spesso in disparte. Qualche compagno mi chiamava anche 'femminuccia' per il mio nome, Fiore Maria, tanto è vero che quando veniva qualche supplente mi diceva "che strano nome per un bambino". Mio padre se ne è andato di casa quando avevo 4 anni ed essendo figlio unico, le attenzioni di mia madre si sono riversate sempre su di me. Mi mandava a scuola sempre in pantaloncini corti anche in pieno inverno, mi faceva indossare cravatte o papillon e, quando pioveva, sempre gli stivali di gomma.
Una sera d'inverno, avrò avuto 9 anni, guardiamo insieme una rivista dove c'era un articolo sulla Scozia. Io chiedo alla mamma: "ma questi uomini indossano la gonna?". E lei risponde: "Non è una gonna, tesoro, è un kilt". E poi aggiunse: "Tu ci staresti benissimo".
Passò qualche settimana. Un pomeriggio andammo a comprare degli stivaloni di gomma nuovi neri lucidi. Poi entrammo in un negozio e mi disse: "Fiore, vuoi provarti queste due gonne scozzesi?". Io le dissi di no, ma lei insistette. Alla fine mi disse: "Se te le provi e ti piacciono le prendiamo, altrimenti no". E poi: "Se fai il bravo ti compro il gelato che ti piace tanto". Quando l'indossai, provai una strana sensazione, misto di vergogna e piacere". Alla fine li abbiamo presi, uno era quello classico sul rosso, l'altro sul verde ed erano leggermente sopra il ginocchio.
Mi chiedevo se e quando li avrei indossati. Ma non sarebbe passato molto tempo
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