fioridineve

FABER


 DOLCEZZA... L’aveva notata quasi per caso.I loro sguardi si erano incrociati oramai diverso tempo prima,lui aveva notato quella bella ragazza mora etimida che sembrava non guardare mai le persone,e ne era rimasto affascinato.Gli piacevano quegli sguardi nascosti, sfuggenti,che però vedevano ben al di là dell’immagine esteriore.Occhi che sapevano cogliere l’essenza dell’essere.Ti scrutavano l’anima e te la mettevano a nudo,e tu eri lì, indifeso e spoglio, inerme e impotente,completamente disarmato dall’innocenza investigativache si incuneava nei meandri della tua anima epacificamente si impossessava dei tuoi pensieri.E tutto questo senza mai guardarti direttamente.Ne era rimasto affascinato e piacevolmente attratto,non pensava che gli sarebbe ancora capitato.Sentiva la sua vita scorrere lentamente e inesorabilmente,e pensava che oramai fosse giunto il tempo didar pace al suo cuore stanco, ma non domo.E così cercava di sviare lo sguardo nei loro furtivi incontri,cercava di allontanare i suoi pensieri e riportartialla quotidianità, alla sua squallida quotidianità.Eppure non era vecchio, era stanco, stanco di lottare.La vita aveva giocato con lui e lui, si era arreso.Non aveva più voglia di impegnarsi nei tumulti del cuore,non voleva passare le notti nel rincorrerei deliri di un amore sognato che è vita e disperazione.Ma l’uomo può solo proporre, è il fato che dispone.Un giorno capitò che si incontrassero i loro sguardi,e lei gli fece un sorriso talmente luminoso che il suo cuoreimpazzì e non seppe mai dove trovò il coraggio per chiederlese poteva offrirle un caffè. Si aspettava un rifiutonetto, invece lei accettò e così lui si ritrovò dovel’alba non è mai giorno e il tramonto non è mai notte.Furono giorni di piacevole conoscenza, e luiapprezzò il suo parlare sottovoce e la sua conversazione.E successe quello che temeva, i tumulti del suocuore lo inchiodarono di nuovo alla vita.Ritornò a sognare come non faceva da tempo,e tutto ritornò a vivere intorno a lui, vedeva tutto conocchi diversi e nulla era più come prima.Così quella sera decise che le avrebbe parlatodel suo amore e nonostante la differenza d’età non potevaulteriormente camuffare quel suo sentimento.La invitò a prendere un aperitivo in un bel localee dopo qualche bicchiere di vino, cominciò a parlarledi quello che provava e del profondo sentimentoche lei aveva saputo far nascere nel suo animo.La guardò irrigidirsi per un attimo, e poi la videscoppiare in una sonora risata.Come poteva mai pensare che una ragazza come lei, giovanee piena di vita, potesse  mettersi con un vecchio?Lui accennò un sorriso, pagò il conto e salutandolasi avviò mestamente verso casa.Giunto a casa ripercorse con la mente la serata e pensò che infondo non aveva poi speso tanto, finora la vita gli aveva chiesto molto di più.  
     Ma il vecchio giardiniere rinunciarecome può all’ultimo suo fiore se l’inverno viene gia’