PENSIERI E PAROLE

da "SESSO E BRICOLAGE" di Paolo M.


...............................................................L’uomo e la donna si sono evoluti assieme nello svolgersi del tempo. Il che di per sé è già terrificante. La donna ha sempre cercato di assimilarsi all’uomo commettendo un errore biblico. Se invece fosse avvenuto l’inverso le cose sarebbero andate meglio. Un capitolo importante nella trattazione dell’evoluzione della specie è rappresentato dallo studio compiuto da Darwin. Il naturalista inglese, nel suo libro: “L’origine della specie” ipotizzò che l’uomo discende dalla scimmia. La storia ha dato ragione alla sua teoria, eccetto che in un’occasione, Lapo Elkann.  Agli albori della vita, sulla terra esisteva solo una razza, quella umana. I dinosauri si erano già quasi estinti e gli unici superstiti si trovavano in una recondita valle conosciuta con il nome di Montecitorio. Nella teoria di Darwin sono descritti due tipi di scimmie. La scimmia maschio, detta cercopiteco, e la scimmia femmina, detta cercodeborah. La teoria passa attraverso numerose trasformazioni evolutive prima di giungere a ciò che m noi definiamo: “homo sapiens”. Tali evoluzioni sono assai numerose e non sto qui a descriverle tutte, ma ricorderò quelle più significative. La prima tappa è detta: “homo supinus”, poi attraverso tappe intermedie di poco spessore si arriva a quella che tutti noi conosciamo con il nome di: “homo erectus”. A quest’ultima fece seguito una tappa evolutiva poco conosciuta, chiamata: “homo moscius”. Solo da pochissimi anni si è scoperto l’esistenza di una tappa intermedia denominata: “homo barzottus”. I nostri antichissimi antenati maschi sono noti anche con il nome di ominidi, mentre le femmine sono note con il nome di veline. La convivenza era serena e trascorreva nella pace dei giorni. Un giorno si uccideva un mammuth, per sfamare la tribù e la famiglia, oltre che ricavare capi d’abbigliamento come giacconi o cappotti per l’inverno. La notte, il maschio e la femmina, nel tepore del fuoco acceso nella grotta si strusciavano per combattere il freddo invernale e per debellare i parassiti che si annidavano fra i peli dell’epidermide. Un altro giorno si uccideva un gigantesco pitone che oltre al cibo forniva la pelle per le scarpe, e la notte per festeggiare la riuscita della caccia ci si strusciava con rinnovato vigore. Struscia oggi, struscia domani i nostri antenati si accorsero che sollecitando alcune differenze anatomiche, la cosa era assai piacevole e quindi iniziarono a prenderci gusto. Ecco che allora le caverne iniziarono ad affollarsi di nuovi appartenenti alla tribù, dando origine ad una piaga che ancora oggi esiste, la crisi degli alloggi. ................................................................Che ne dite? esilarante vero? nel proseguo Paolo esaminerà i componenti dei due sessi. A presto, allora ..........