PENSIERI E PAROLE

E ADESSO SORRIDIAMO ANCORA .......


Da "Sesso e Bricolage" .......Ora dobbiamo iniziare ad esaminare i componenti dei due sessi: la donna e l’uomo. Tratterò per prima la donna, non per galanteria, ma solo perché l’uomo ha perso il sorteggio. Abbiamo detto che la specie femminile era chiamata cercodeborah. Questa specie si suddivide in tre sottospecie, vediamole.1° sottospecie: donna romantica. E’ questa una donna che ha divorziato dai suoi neuroni, abbandonandosi in modo mellifluo allo scorrere della vita e crede che la razionalità sia un profumo di Dior. Per meglio inquadrarla vi farò un esempio: letto disfatto, boxer arrotolati e annodati al perizoma, tanto da far apparire il letto una cuccia di criceti. Lui: respiro ansante alle soglie dell’infarto, sudato fradicio da sembrare un maschio di cinta senese. Lei: “amore mi fai le coccole”. Ora se non fosse per quel persistente dolore ai testicoli, a causa dello sforzo, la mancanza di energie e il sudore grondante che lo acceca, le mollerebbe un violentissimo colpo di machete in mezzo alla fronte. Ma come si può chiedere una cosa simile ad un disgraziato che invece di stare sul letto a recuperare le forze dovrebbe trovarsi in un reparto di terapia intensiva? 2° sottospecie: donna iperattiva. Questa tipologia di donna credo che rappresenti un mistero nel mistero. Ha un comportamento sessuale, che definirlo sconcertante è riduttivo. Riesce a consumare il rapporto sessuale mentre contemporaneamente stira, prepara la lavatrice per il bucato e fa cuocere il ragù, senza smettere per un attimo di consumare il rapporto. Un rapporto che si consuma tra strani afrodisiaci profumi come l’appretto spray per stirare le camice, l’ammorbidente per i panni e l’odorino del pomodoro che si sta ritirando. Certo va tenuto conto che il maschio è servito di tutto punto, infatti in questo turbinio sessuale si ritrova con il suo organo inamidato, il torace che profuma di coccolino e le ascelle quasi a cottura.3° sottospecie: donna libidinosa. Questa dovrebbe rappresentare il prototipo preferito dei maschietti, in quanto sempre pronta all’amplesso e mai soggetta a strane e inopportune cefalee. Ma anche questa, come le altre, presenta alcune controindicazioni. La donna libidinosa è facilmente individuabile dalle sue manifestazioni di adescamento del maschio. Una volta trovato il luogo ideale dove esibirsi inizia il suo spettacolo. Con mossa fulminea si aggiusta le poppe un po’ all’interno e un po’ all’esterno del reggiseno, come un pollo ripieno esposto in un bancone di macelleria. Spalanca gli occhi, evidenziati da un trucco che li fanno sembrare come quelli di un vitello. Si umetta continuamente le labbra, cacciando fuori in modo esagerato la lingua, come fosse una bistecca disossata. Se il malcapitato non ha riconosciuto tutte queste manifestazioni e incautamente, abborda l’assatanata, ecco quello che può succedere. Raggiunto il luogo idoneo all’accoppiamento, la donna emette degli ululati selvaggi che a poco a poco vanno spegnendosi quando si posiziona sull’ignaro maschio. Ma questo è solo l’inizio. Seguono a mitraglia, le più svariate posizioni del Kamasutra, che portano l’ossessa ad avere una media di 50-55 orgasmi nell’arco di un’ora. Il disgraziato di turno, quando riesce ad avere l’odiato orgasmo, viene avvinghiato dalla belva, che esclama: “Egoista, pensi solo a te!” A queste parole, il martire, avrebbe desiderio di impugnare Excalibur (la spada di Re Artù) e trapassarla come una porchetta allo spiedo. Qui si esaurisce la trattazione sulle sottospecie della femmina. Nel prossimo post parleremo dell'uomo ......        Paolo M.