Un blog creato da fiumeofanto il 29/04/2009
RISORSE DELL'OFANTOEconomia e ambiente nella valle del fiume |
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Post n°13 pubblicato il 03 Maggio 2010 da fiumeofanto
A BUILDING APULIA - presentazione del libro " Le risorse dell'Ofanto" recensioni http://www.bcr.puglia.it/tdm/documenti/2010/building/0204/rassegna.pdf
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Post n°12 pubblicato il 12 Aprile 2010 da fiumeofanto
Biblioteca Consiglio Reg Puglia 2 Aprile 2010. Il paesaggio di Puglia raccontato in 4 opere presentate a Building Apulia Dalla consapevolezza alla conoscenza, per aiutare e difendere la natura e il paesaggio, questo è stato l’appello di Sebastiano Vanadia primo ricercatore CNR e testimonial della seconda giornata di Building Apulia. L’appuntamento che rientra nel settimo ciclo di incontri sulla Puglia che scrive, che edita e parla di sé organizzata da Teca del Mediterraneo, ha presentato il 2 aprile quattro opere dedicate all’ambiente e al paesaggio. “Parchi e giardini del Salento” di Luigiantonio Montefusco, edito da Capone, si presenta come una straordinaria opera fotografica corredata da immagini che ritraggono i giardini degli edifici leccesi e della provincia che l’autore descrive con accurati cenni storici. Nell’opera “La campagna di Puglia e i suoi splendori” di Luigi Mangione, edito da Congedo, si ritrovano preziose descrizioni topografiche che ci conducono nel mondo dei muretti a secco e nella loro storia di Puglia. http://www.facebook.com/album.php?aid=209435&id=236852270567&comments&ref=mf Terza opera presentata “Le risorse dell’Ofanto” di Ruggiero Maria Dellisanti, edito da Stilo, che racconta del primo vero fiume della Puglia, quel famoso fiume decantato da Orazio; il testo vuole essere una guida che mette in evidenza le criticità del sistema fluviale pugliese e lucano. In ultimo è stato presentato “In fondo al mare” di Mariano Argentieri, Silvia Granata, Paola Rapini, edito dalla casa editrice Levante, un libro denuncia che documenta e racconta dell’inquinamento bellico dovuto al bombardamento tedesco nel porto di Bari. Questa scoperta storica ci ha lasciato in eredità numerosi ordigni bellici in tutto l’Adriatico e l’iprite che colpisce i marinai che praticano la pesca a strascico; nonostante le conseguenze negative per la salute, la ricerca ha classificato l’iprite come un valido chemioterapico. La giornata si è conclusa con un breve video illustrativo dei pericoli che ritroviamo nel nostro paesaggio con l’invito a non ignorare il nostro passato per non diventare vittime inconsapevoli del futuro. La giornata è stata moderata dal giornalista Alfonso Marrese, presenti per l’occasione numerosi studenti e utenti di Teca del Mediterraneo |
Post n°10 pubblicato il 16 Ottobre 2009 da fiumeofanto
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Post n°8 pubblicato il 19 Maggio 2009 da fiumeofanto
BARLETTA PUBBLICATO IL LIBRO-PROPOSTA DEL GEOLOGO RUGGIERO MARIA DELLISANTI SULL’AREA PROTETTA Il fiume Ofanto come fonte di risorse I prodotti tipici della valle? Valorizzabili con appositi itinerari turistici Parco regionale fluviale dell’Ofanto, il grande assente della campagna elettorale in corso per l’elezione del primo presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani e del primo consiglio provinciale. L’istituzione dell’area protetta che tante polemiche aveva scatenato al momento della perimetrazione con sconcertanti dietro-front e inquietanti proteste di piazza, ora sembra un argomento scomodo. Anche perchè i politici, in genere, preferiscono parlare di temi meno indigesti e, in genere, la tutela del territorio non è tra quelli più appetibili. Dissesto idrogeologico con annesse frane, alluvioni, allagamenti, così frequenti anche in Puglia sono lì a testimoniarlo. E allora a tenere aperto il dibattito ci pensano tecnici e addetti ai lavori. L’ultima opera in ordine di tempo è quella del prof. Ruggiero Maria Dellisanti. ![]() Dellisanti interviene su uno degli aspetti più controversi che, in genere, accompagna l’isti - tuzione di un’area protetta: la sua ricaduta in termini economici ed occupazionali. Il fronte dei favorevoli, in genere, assicura che si creano nuove opportunità di lavoro e di valorizzazione dei prodotti locali, quello dei contrari afferma che, invece, il territorio viene depauperato, i terreni perdono valore e si cancellano posti di l avo ro. Ruggiero Dellisanti, docente di geografia oltre che geologo, dice la sua con «Le risorse dell’Ofanto. Economia e ambiente nella valle del fiume» che segue l’opera prima «Ofanto, carpe diem». Con questo nuovo lavoro, pubblicato dalla Stilo editrice, Dellisanti dice la sua ed elenca tutte le opportunità presenti nella valle dell’Ofanto che vanno ad aggiunersi alle attività tradizionali che «danno alcuno avranno dal parco». Infatti le aziende agricole (soprattutto quelle impegnate sui fronti del biologico e del biodinamico) potranno fregiarsi di un marchio di qualità che nell’era della globalizzazione diventa sempre più necessario se non dispensabile. Non solo ma la rete di aziende agricole, agrituristiche, artigianali potrebbero essere inseriti all’interno di itinerari turistici. Una nuova linfa vitale per l’economia non solo della bassa valle dell’Ofanto ma anche di Melfese, Irpinia, Subappennino dauno. Dellisanti affronta anche altri temi spinosi come l’erosione della linea di costa nei pressi della foce che potrebbe infliggere duri colpi all’economia turistico-balneare di Barletta e Margherita di Savoia. Non da meno negativo si mostra l’inquinamento marino nella stessa zona in conseguenza dei reflui scaricati dai comuni dell’interno. Insomma con la sua nuova opera Dellisanti invita a riprendere il dibattito su un tema sul quale è in gioco il futuro di intere comunità.
Pino Curci - vicecaposervizio della redazione del Nord barese de «La Gazzetta del Mezzogiorno». |