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Un blog creato da valerie09 il 21/02/2010

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Le Confessioni di Sant’Agostino

Post n°27 pubblicato il 25 Dicembre 2011 da valerie09

Ormai era finita la mia giovinezza piena di vizi e io mi avviavo verso l’età matura ma quanto più avanzavo negli anni, tanto più ero vergognosamente vuoto. […] Il mio pensiero, infatti, non andava più in là delle cose che si vedono con gli occhi del corpo.

[…] Per non guardarmi mi ero come nascosto dietro le mie spalle e tu mi strappasti di là mettendomi dinanzi a me stesso affinché vedessi quanto ero indegno, deforme, sordido, tutto macchiato e piagato. Io vedevo e inorridivo, senza potermi sfuggire. Se anche avessi cercato di distogliere lo sguardo da me […] tu di nuovo mi ponevi dinanzi a me stesso, mi spingevi, per così dire, davanti a miei occhi perché scoprissi la mia cattiveria e la detestassi.

E’ vero che l’infinito può prendere possesso di noi e inondare un’esistenza intera, fino a divenire gioia incontenibile. Ma è un cammino rovinoso, a tratti raccapricciante, perché l’incontro con lo specchio della nostra anima non è così attraente, né edificante… non saremmo capaci di reggere un solo istante, se non fosse per una forza segreta che per amore di verità pone l’uomo di fronte a se stesso, per compiere quel glorioso cammino di ritorno alla sua vera immagine, alle fonti della sua salvezza.

Questo è un dramma che non conosce tempo, ieri come oggi e oggi come domani.

 
 
 

SENI SEVIYORUM ISTANBUL

Post n°26 pubblicato il 01 Dicembre 2011 da valerie09

Foto di Istanbul
Questa foto di Istanbul è offerta da TripAdvisor." alt="" width="300" height="300" />

Due pendenti,

un bracciale,

un velo per il capo,

l’odore delle spezie,

il sapore del tè alla mela,

il vocio nel grand bazaar,

il canto del muezzin,

i minareti disegnati sul tramonto,

il sorriso di un mendicante che mi dice merhaba.

Non esisto più.

La mia mente continua a perdersi nel

labirinto del tuo ricordo.

La ragione per la quale mi fa male il cuore

è il viverti soltanto da lontano.

 

SENI SEVIYORUM

ISTANBUL

 

 

 
 
 

LA MORTE E IL SORRISO

Post n°25 pubblicato il 01 Dicembre 2011 da valerie09
Foto di valerie09

Tempo fa venne la Morte,

quando la vidi le sorrisi,

lei meravigliata mi chiese

dove io trovassi la forza di sorridere a

una creatura così brutta,

io le risposi che l’attendevo,

che tutti l’attendiamo

ma qualcuno a volte la crede in anticipo.

Ma la Morte né anticipa né ritarda mai.

Lei è sempre puntuale e

io sorridevo perché per una volta

ero stata puntuale anch’io e

non l’avrei fatta attendere

come ero solita fare agli appuntamenti.

Lei mi disse però che non mi avrebbe portata con sé

perché  il mio sorriso serviva ancora a

rendere felice tante altre persone,

semplicemente mi salutò e

mi disse che sarebbe ritornata

quando non sarei più riuscita a far sorridere nessuno,

io le risposi allora che

non ci saremmo più riviste per molto tempo ancora!

 

 

 
 
 

SIGNORE LIBERAMI DA ME STESSO

Post n°24 pubblicato il 01 Dicembre 2011 da valerie09

Mi sento disposto ad odiare gli uomini ed il mondo intero per dispetto... perchè non riesco ad amarli.

Vorrei uscire. Vorrei camminare, correre verso un altro paese. So che esiste la gioia, l'ho vista raggiare sui volti. So che brilla la luce, l'ho vista illuminare gli sguardi.

Ma Signore, non posso uscire perchè insieme amo e odio la mia prigione, perchè la mia prigione sono io ...ed io mi amo, mi amo, o mio Signore, e mi faccio ribrezzo.

Signore non trovo neppure la porta di casa mia. Mi trascino tastoni, accecato, urto nelle mie stesse pareti, nei miei propri limiti, riesco solo a ferirmi.

Ho male, ho troppo male ...e nessuno lo sa, perchè nessuno è entrato in casa mia. Sono sola.

Ma Signore, mi senti Tu?

Signore indicami la mia porta, prendi la mia mano, apri, indicami la Via, la via della gioia, la via della luce.

Sì, lo so Signore che tu mi attendi sulla soglia e che sono io a tenere solidamente sprangata la mia porta e che devo essere io a decidere di aprirla affinchè la tua luce possa rischiarare la mia casa... ma Signore... aiutami ad uscire da me!

M. Quoist

 
 
 

L'ALTRO CAPO DELLA CROCE

Post n°23 pubblicato il 21 Settembre 2011 da valerie09

La vita è così… sono cose che capitano. Succede… che io stia bene e quell’altro languisce in un ospedale. Succede che io rischi l’indigestione e l’indiano muore di fame. Succede che io tenga il mio conto in banca e il vicino di casa vada a impegnare un anello per ricavarci quattro spicci. Succede che io mi preoccupi per scegliere la villeggiatura e la famiglia di fronte si disperi per il pagamento dell’affitto. Succede che io vada in ufficio con la coupé e lo scaricatore si presenti alle 6 di mattino sulla banchina del porto a vedere se qualcuno ha bisogno delle sue braccia. Succede che mia figlia riceva per Natale dei doni favolosi e quell’altra bambina scriva: Caro Gesù Bambino, vorrei una mela. Succede che io sia un buon cristiano e altri no. Succede che io faccia l’elemosina e altri la ricevano. Succede che io abbia Cristo senza la croce e altri la croce senza Cristo. Succede. Il gioco della vita è bizzarro. Ma allora dov’è Dio? Dio è all’altro capo della croce. Della mia croce e anche quella dell’altro. Dovunque ci sia una croce, la si deve afferrare con le mani da un lato perché dall’altro c’è sempre Lui. D’ora in poi so dove trovarlo.

(Alessandro Pronzato)

 
 
 
 
 
 
 

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