La T.A.S.C.A.

Un percorso tra Pedagogia e Tecnologia.


I nuovi metodi d'insegnamento innescati dalla nascita di nuovi mezzi di comunicazione multimediali affrontano la profonda trasformazione dell'attuale modello di formazione prospettata dall'utilizzo di queste nuove tecnologie multimediali e di internet per migliorare al qualità dell'apprendimento, agevolando, allo stesso tempo, l'accesso a risorse e servizi, nonché gli scambi e la collaborazione a distanza, ovvero tutto ciò che viene comunemente definito come l'e-Learning. Fondatore e padre della Pedagogia Tecnologica e della sua figura professionale (P.T) ho cercato, con nuove tecniche e nuovi metodi di definire , da un punto di vista scientifico e professionale,  le competenze  che caratteristicano la ricerca di nuove modalità e strategie educative finalizzate ad aiutare il singolo individuo per raggiungere nuove risorse e nuove capacità individuali in piena metamorfosi culturale. La pedagogia Tecnologica è una scienza che trova nei suoi criteri di validità nel sapere scientifico e in tecniche e metodologie proprie, rispondendo ad un vasto panorama di bisogni educativi della persona in un panorama sociale e culturale in continua trasformazione.Gli ambiti di ricerca coltivati dal Pedagogista Tecnologo possono essere così sintetizzati:a) Il rapporto tra teoria e pratica in campo educativo;b) Ricerca educativa e metodologie qualitative;c) La costruzione di modelli formativi di tipo riflessivo;d) L'educazione permanente e degli adulti;e) Le tecnologie dell'apprendimento e la progettazione on-line;f) Il sapiente e l'agente in collaborative learning.Nuove prospettive di ricerca nei settori della pedagogia, "L'educazione non dovrebbe essere una preparazione alla vita, ma la vita stessa".(Anthony de Mello)Oggi si trovano sempre meno spazi, meno occasioni per gli incontri, pertanto urge la riconquista di ambiti di confronto nei diversi scenari di ricerca individuando una comune strategia in spazi culturali differenti. Gli elementi circostanziali che possono agevolare i canali di ricerca, possono appoggiarsi all'immagine: guardare, visionare, studiare figure come rappresentazioni di racconti storici in differenti ambientazioni sociali, di territorio, di conoscenza.L'esigenza di pensare ai processi formativi in maniera strategica, ossia orientati allo sviluppo delle risorse umane articolando percorsi formativi, è uno strumento di supporto a coloro che stanno attraversando un momento critico nel processo didattico. Intendere la formazione come sistema di gestione a supporto dello sviluppo delle risorse umane significa intervenire in modo mirato alla prevenzione del disagio individuale. Perciò problemi specifici come prendere decisioni, sviluppare la conoscenza di sé, migliorare il proprio modo di relazionarsi agli altri, incentiva il concetto di responsabilità individuale sul gruppo. L'apprendimento collaborativo si ha quando esiste una reale interdipendenza tra i membri del gruppo nella realizzazione di un compito, un impegno nel mutuo aiuto, un senso di responsabilità verso il gruppo e i suoi obiettivi. Gli studenti possono accedere a dei materiali comuni, come file, software e oggetti multimediali e possono collaborare allo svolgimento di compiti assegnati o progetti, con una certa libertà di interpretazione,di movimento,di obiettivi. La collaborazione in tempo reale permette un accesso simultaneo ai contenuti. Nei contesti collaborativi di fondamentale importanza è la mediazione tra il docente e gli studenti. Compito del docente è quello di organizzare, facilitare e monitorare lo svolgimento delle attività didattiche e il clima di collaborazione considerando n.8 fasi ben precise in un piano didattico-formativo:a) IDEARE, progettare e realizzare interventi formativi;b) PROGETTARE per competenze (percorsi formativi individuali);c) ACQUISIRE metodologie e tecniche di monitoraggio e valutazione dei percorsi formativi erogati;d) CONOSCERE i criteri di utilizzo didattico dei "giochi d'aula";e) INTEGRARE, con una visione globale la rete e le sottoreti;f) EROGARE in maniera efficace ed efficiente i percorsi formativi;g) EFFETTUARE interventi di riparto delle competenze. Bisogna saper unire le diverse identità pedagogiche, amalgamarne i ruoli, le esigenze, le realtà, le diverse dimensioni culturali, senza perdere il campo d'indagine (non disperdersi).Messaggi che trasformano la nostra storia in un futuro "attuale" fruibile in maniera collaborativa, rimandando a produzioni visive, a laboratori, a quei transiti indispensabili che in questi ultimi anni si sono incuneati in modo trasversale nel nostro immaginario.Le immagini, e tutto quello che rappresentano, non sono altro che vettori dai duplici passaggi: un libro, molte voci, molte interpretazioni, infiniti viaggi rendono l'immagine deposito di metafore che "affondano" nel nostro immaginario.Le immagini sono collegate le une alle altre da un "filo rosso" dimostrando che il nostro punto di vista ha una "flessibilità storica" dinamica ed evolutiva:1) Utilizzare i vantaggi per la propria crescita2) Utilizzare gli svantaggi per accrescere il nostro senso critico 3) Utilizzare la circolarità della storia4) Utilizzare sempre valori storici (le fonti)5) Utilizzare il senso educativo storico6) Utilizzare il senso educativo pedagogico7) Utilizzare il senso educativo tecnologicoSicuramente bisogna fare riferimento alla originalità della nostra storia, per conferirgli quello spessore educativo indispensabile alla nostra modernità e dare una fruttuosa e innovativa ricerca delle fonti (da uno scavo storico ad un recupero funzionale di ricerche attuali che si devono continuamente sovrapporre per delimitare una precisa interpretazione del tessuto originale di consultazione).È necessario chiederci in che modo dobbiamo, oggi, ricercare il metodo per l'interpretazione delle fonti tenendo presente:a) Come sono state influenzate le ricerche delle fonti in quel dato momento storico.b) Come sono state interpretate.c) Come sono state costruite.d) Come sono state esportate.e) Con quale dottrina educativa si sono inserite e proposte in quel dato contesto sociale.f) Tenere in considerazione di "divide" tra origine e originalità. Bisogna criticizzare l'ambito di studio andando a ricreare quel segmento di ricerca dove la figura dello storico si deve necessariamente amalgamare sia con la figura del pedagogista e ultimamente anche con la figura del tecnologo inserito nel campo didattico per potersi attener alla circolarità delle finalità pedagogiche a 360°. Le fonti, le illustrazioni, le fonti storiche, attraversano competenze diverse, confluiscono nella circolarità tra adulto-bambino considerando aspetti formativi che amalgamo territorio, contesti sociali, contesti storici che viaggiano parallelamente alla nostra trasformazione.Il piacere alla lettura, il piacere all'auto ascolto si incuneano nella cultura pedagogica facendo allineare le differenti chiavi di lettura che implicano processi formativi innovativi e strategie didattiche che confluiscono in una cultura orale e in una cultura visiva verso il senso dell'immagine nell'immaginario soggettivo.Analizzando gli aspetti fondativi del modello educativo fascista ci si accorge che la narrativa-educativa viene impostata parallelamente alla strategia propagandistica del regime imponendo un modello educativo di partito.Educare, apprendere per immagini sono i continui richiami alla massiccia indottrinazione di matrice fascista, una propria strategia di un linguaggio figurativo-espressionistico- pedagogico dove lo spazio temporale viene intuito attraverso le immagini, le raffigurazioni pittoriche, le strategie editoriali e sono la veicolazione di sensazioni, di emozioni che sono arrivate a noi con rigore metodologico enfatizzando il forte intreccio tra la politica scolastica e la politica di regime.Pertanto ricercare il vissuto, scandagliare nelle fonti il generale e il particolare, reperire materiale pervenutoci da biblioteche, da archivi, da memorialisti, da reperti iconografici, da pubblicazioni ministeriali, da iniziative patriottiche fanno parte di quel filone di indagine inerente al nostro territorio, al nostro costume, nonché alla globalizzazione in atto.Per una chiara interpretazione delle fonti e delle varie modalità d'approccio globale si intende sostenere:a) L'ideologia storica del momento,b) L'attenzione al vissuto,c) L'attenzione al condizionamento,d) L'attenzione ai contesti territoriali,e) L'attenzione alla collaboratività,f) L'attenzione della storia nella storia.Lungo il mio personale percorso formativo ho avuto modo di "incontrare" le tecnologie e i suoi aspetti trasversali inserendo in un nuovo contesto di trasmissione collaborativa i bisogni di destinatari sempre più dinamici, sempre più attenti alle innovazioni (ampliare lo scenario delle fonti in maniera innovativa).Considero perciò Internet non il futuro, bensì il presente che unisce lo storico al futuro stesso convogliando domande, chiarimenti degli utenti in forum di discussione, dove tutto e tutti sono indirizzati alla fruibilità autonoma o collaborativa di spunti (una navigabilità circolare a 360° in modo multi-direzionale). Analizzando la fonte essa si descrive, indica una provenienza, cosa è stato prodotto per essere esibito, cosa è stato prodotto come ricerca personale in fasi, su riflessioni, per modalità.Il Pedagogista con il suo "slargamento" visivo di più orizzonti può cogliere mutamenti, fratture, precisi momenti che possono essere stati deviati da un percorso originale a vantaggio di un dato profilo storico. Tuttavia non ritengo di poter trarre delle conclusioni facendomi così condizionare da vantaggi o svantaggi in un momento di crescita, in quanto tutto conduce ad una grande quantità e qualità di stimoli, di approfondimenti, di momenti di riflessione che implicano una sempre maggior coscienza che l'interscambio ci porta: ricordiamoci della cassetta degli attrezzi che deve essere sempre a portata di mano, ricordiamoci sempre di unire il passato al presente, ricercare il nostro raccontare di ieri in un raccontare di oggi dove la storia, la propria storia, il proprio vissuto può essere la relazione con le fonti di domani. ...."La nostra civiltà si basa sulla molteplicità dei libri; la verità si trova solo inseguendola dalle pagine di un volume a quelle di un altro volume, come una farfalla dalle ali variegate che si nutre di linguaggi diversi, di confronti, di contraddizioni e forse in futuro ci saranno altri modi di leggere che noi non sospettiamo. Mi sembra sbagliato deprecare ogni novità tecnologica in nome dei valori umanistici in pericolo; una società più avanzata tecnologicamente potrà essere più ricca di stimoli, di scelte, di possibilità, di strumenti diversi, e avrà sempre più bisogno di leggere, di cose da leggere e di persone che leggano" (Italo CALVINO, Lezioni americane).Ricordiamo allora di non tendere troppo quel filo di color rosso che è il conduttore delle nostre emozioni, dei nostri ricordi, della nostra vita in una storia che continuerà in un tempo indefinito, un filo rosso che attraversa e ci tiene ben saldi alla nostra unicità di uomini.