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Post N° 62

Post n°62 pubblicato il 21 Novembre 2006 da FleneurSenzaTempo


♂ ♀



Conosci quell’attimo infinito
in cui l’amore si raccoglie
nella gabbia di rabbia

Momento di silenzio stranito
grumi di nervi tra cuori sospesi
  singulti di respiri incastrati

Densi tumulti squassano l'aria
muta follia artiglia la vita
e siamo creste di un’onda sola
che ci imbestia le carni



immagine
Je sais
que ne considères pas fou
le vent de drapeaux qu'il traverse ma vie
tu sais que n'oublier pas
ne peux pas, ne veux pas!

♂ ♀

Commenti al Post:
ladymiss0
ladymiss0 il 22/11/06 alle 00:21 via WEB
Je sais
 
 
FleneurSenzaTempo
FleneurSenzaTempo il 22/11/06 alle 19:08 via WEB
Ciao ... Milena ... sais que je ne sais pas
 
   
sinemoiaquai
sinemoiaquai il 23/11/06 alle 21:40 via WEB
:) oh, oui, je ne sais pas; moi aussi ;)
 
     
FleneurSenzaTempo
FleneurSenzaTempo il 24/11/06 alle 12:06 via WEB
Ciao ... Milena ... sto sorridendo mentre coniugo le dolci sonorità fonetiche del mio idioma originario con la tua esplosiva irriverenza
 
maripaprika
maripaprika il 22/11/06 alle 08:45 via WEB
questo è l'amore.... anche per me... bellissima anche l'immagine...
 
 
FleneurSenzaTempo
FleneurSenzaTempo il 22/11/06 alle 19:08 via WEB
Ciao ,,, paprika ... io invece non so cosa sia, ma so che, c'è al punto che anche l'aria è palpabile
 
   
maripaprika
maripaprika il 23/11/06 alle 08:15 via WEB
come non sai cosa sia se sai utilizzare le parole che meglio lo descrivono????? lascia aperta la porta del cuore.... aperta alla magia... il tuo neurone perfettamente funzionante legalo a cuore e pancia... ecco cosa fa di amore magia....
 
     
FleneurSenzaTempo
FleneurSenzaTempo il 23/11/06 alle 17:22 via WEB
Ciao ... paprika ... cos'è magià, aver le ali e volare, oppure volare dentro l'insostenibile leggerezza d'essere
 
     
maripaprika
maripaprika il 24/11/06 alle 08:05 via WEB
entrambe le cose... purtroppo il cinismo dilagante, il dio denaro, il potere avanti tutto han fatto di chi ci crede degli stupidi chissà se è sempre stato così....
 
     
FleneurSenzaTempo
FleneurSenzaTempo il 24/11/06 alle 12:07 via WEB
Ciao ... paprika ... c'è un cinismo di cui non è possibile far a meno, ed è quello della nostra finitezza, il problema risiede nell'insufficente conoscenza di questa finitezza, così la rendiamo ancor più finita di quel che realmente è, la leva per sollevare, elevare la finitezza è la conoscenza, quella conoscenza che germoglia nel prato della fantasia, parrebbe strano ma l'acerrimo nemico della fantasia è il credere, quel credere che rifiutando le amare radici della conoscenza non può goderne dei succosi frutti, finendo con il credere in quel misero bouchè avvizzito di supposte prerogative, mentitori di noi stessi, postuliamo conoscenza di noi stessi, e spandiamo questo nostro postulare anche sull'altro, ciò che proiettiamo non siamo noi, capita che l'altro inconsciamente o consciamente se ne avveda dicendo dicendosi, ma chi è costei, non la conosco, è un coacervo di credenze finte, abbarbicate alle menzogne di se medesima, io bramo quella persona in cui ho intravisto i bagliori del suo fuoco eterno, ma come? non s'avvede che è spenta, non s'avvede che la luce che emana non è la sua, riflette la luce del sole, ma solo finchè la polvere dell'oblio non la ricoprirà, questa è la forma di cinismo più abbietta, quella volta a se medesimi, il rifiuto di essere se stessi nella conoscenza di se stessi, mi duole ammetterlo, ma solitamente le persone che credono, son quelle che chiedono magie traumaturgiche, soprannaturali, miracolose e mirabilanti, "vera magia, quella vera magia che NON è vera, così la vera magia, quella che può esser realizzata, non vien riconosciuta dal rifiuto d'essere
 
     
maripaprika
maripaprika il 29/11/06 alle 08:28 via WEB
lettom compreso digerito... ma continuo a credere... conosco la forza di gravità... ma continuerò a costruire torri...ponti verso il luogo in cui non esiste... conosco i limiti della materia ma continuerò a credere ai miei sogni e a tentare di realizzarli e la materia stessa mi va dando ragione perchè nel momento in cui la scienza va oltre i suoi limiti scopre che le sue leggi fisiche a cui i materialisti sono più attaccati improvvisamente non servono più... improvvisamente l'osservatore interagisce con la materia a sua insaputa (capra - il tao della fisica) improvvisamente insegnamenti antichi considerati inferiori risultano utili a decifrare il nuovo comportamentodella realtà infinitesimale che si sta osservando quindi è giusto il so di non sapere razionalmente scientificamente ma è pure giusto so cose che non so di sapere, ho strumenti ancora non accettati dalla scienza perchè fuori dal suo dominio..... ti stringo virtualmente e pure forte...
 
     
bippy
bippy il 03/04/07 alle 10:34 via WEB
E' interessante questa cosa che dici del credere:parrebbe strano ma l'acerrimo nemico della fantasia è il credere, quel credere che rifiutando le amare radici della conoscenza non può goderne dei succosi frutti, finendo con il credere in quel misero bouchè avvizzito di supposte prerogativeInfatti la supponenza ,la non libertà mentale nel ricercare la verità ci impedisce di sviluppare l'immaginazione.Ma purtroppo è un processo che viene insegnato fin da piccoli, tarpando le ali della creatività mentale fin da subito.La scuola e spesso la famiglia stessa non offre questo spazio di crescita, tutt'altro:impedisce le inclinazioni sane!Dopo questo danno, che è quello di rendere tutti omogenei allo stesso livello medio-basso di conoscenza anche la sana curiosità di conoscere capire esplorare viene inibita; e sostituita con l'avere preconcetti e l'illusione di avere subito tutto chiaro in mano, è la trappola che ci viene tesa e in cui si cade spessissimo, per debolezza, per conformismo, per non rimanere soli.I frutti amari della conoscenza rendono più dolci i frutti succosi!Le finte credenze, quante ne ho incontrate, e le si percepisce a pelle..e sono quell che più mi fanno rabbia e male!CIao!
 
     
bippy
bippy il 03/04/07 alle 11:05 via WEB
Vorrei aggiungere questo commento che ho fatto poco fa a un'altro blogger a proposito del credersi..!Questo è un concetto bellissimo che ribalta la normale logica.Provo a spiegarlo: quelli che dicono "io voglio essere me stesso", ma quale te stesso? Quello di ieri era già un te stesso diverso, come le nuvole che cambiano..noi siamo in costante evoluzione ed è questa prerogativa di "precarietà"se ci pensi bene dell'esserci ora e di non sapere se ci saremo e come saremo dopo a darci quella libertà e quella mobilità che è la nostra possibilità di cambiare, di arricchirci o di impoverirci ma comunque dinamica...Si cambia, non si è mai uguali e l'identità è qualcosa di flessibile.. suscettibile nel tempo e nello spazio di una vita!E' più chiaro adesso?Quelli che credono di essere sempre se stessi sono miopi, commettono un errore d'immaginazione dell'esistenza stessa..A presto!:-)
 
elisar_81
elisar_81 il 22/11/06 alle 09:57 via WEB
"Se d'improvviso mi dimentichi, non cercarmi, che già ti avrò dimenticata" Neftalì Ricardo Reyes (Pablo Neruda)

Se Lui la dedicasse a me, se solo il suo pensiero formulasse una frase simile, morirei tra "il ramo rosso del lento autunno alla mia finestra". Sugli autori abbiamo gusti molto simili :-) grazie per aver inserito questo stupendo post.Elisa

 
 
FleneurSenzaTempo
FleneurSenzaTempo il 22/11/06 alle 19:09 via WEB
Ciao ... Elisa ... qual migliore "risposta" si può trovare se non nel medesimo verbo: "morire dentro" su quel ramo rosso del lento autunno che scorre nella mia finestra, la finestra è quella dentro, dalla quale si può veder l'autunno scorrere, ma si può anche repentinamente veder la primavera fiorire, ascoltare il chiacchiericcio delle stelle, danzar con gli astri, questa è la finestra ove scorrono i prosceni della vita che vorrei alternati a quella reale, meravigliosa danza della vita
 
cinzia63
cinzia63 il 22/11/06 alle 11:08 via WEB
si, lo conosco, e trovo sia bellissimo questo tuo scorcio di parole.... bello e potente... buona giornata...
 
 
FleneurSenzaTempo
FleneurSenzaTempo il 22/11/06 alle 19:10 via WEB
Ciao ... Cinzia ... si è proprio uno scorcio che irrompe potente
 
tristezza54
tristezza54 il 23/11/06 alle 10:40 via WEB
molto belle le tue poesie
 
 
FleneurSenzaTempo
FleneurSenzaTempo il 23/11/06 alle 17:23 via WEB
Ciao ... 54 ... Così solo m'è dato strappar un sorriso alla "tristezza"
 
patzf
patzf il 23/11/06 alle 12:29 via WEB
mmmm.......il mio pensiero......ogni emozione vissuta non si può e non si deve dimenticare fanno parte della nostra vita , ma non sono mai uguali ogni frammento acquista un valore del momento , l'immagine rappresenta l'io supremo (tu) e la figura schiumata rappresenta le persone che hai vissuto o che vivi, schiuma perché si sono e si possono dissolvere.....anche se catturati nell’onda della passione e delle carni, rete della follia ……il tempo è senza tempo..... un bacio sfiorato
 
 
FleneurSenzaTempo
FleneurSenzaTempo il 23/11/06 alle 17:24 via WEB
Ciao ... cenerella ... non si è brave allieve se non si tenta di sfrondar la corona del mentore, ma quando il mentore è pure istrionamente gaglioffo può succeder che alla tua esposizione logica risponda il principe ignoto quanto il "limbico", perentorio è l'ordine della principessa che vuol saper e saper e saper: nessun dorma! finchè io non saprò, e per saper offre ogni cosa, solo quando travolta dall'ordito della passione saprà leggerne la trama, un brivido intessuto l'attraversa, danza nelle labbra del principe limbicamente noto ma logicamente ignoto, il mome, quel nome che la principessa volea saper è Amore, ed al primo sole lo comunicherà alla folla festante --- Turandot sapeva senza saper di sapere, allora voleva al pari di Platone & C. saper logicamente, concettualmente, ciò che i sommi hanno riconosciuto aconcettuale, inconcettuabile perchè la dicibilità risiede nel gesto che dice, nell'ora che canta, nell'adesso che danza con le stelle, con il primo sole timidamente mattutino , , ,

,
-------- Dilegua o notte! Tramontate stelle! All'alba vincero, vincerooooo! Tu pure o Principessa, Nella tua fredda stanza guardi le stelle che tremano d'amore e di speranza! Ma il mio mistero e chiuso in me, il nome mio nessun sapra! No, no, sulla tua bocca lo diro, quando la luce splendera! Ed il mio bacio sciogliera il silenzio che ti fa mia! ---- questo è l'enigma del primo sole di Mimì nella Boheme, svelato dalla capricciosa e testarda Principessa Turandot

 
ilcoloredelcuore
ilcoloredelcuore il 23/11/06 alle 13:58 via WEB
Giusto per passeggiare fuori dal tempo....un sorriso..ciao
 
 
FleneurSenzaTempo
FleneurSenzaTempo il 23/11/06 alle 17:24 via WEB
Ciao ... cuore colorato ... buona passeggiata
 
LMattraversoilsogno
LMattraversoilsogno il 23/11/06 alle 14:04 via WEB
Questo è l'amore sì....l'amore in quegli attimi che perdiamo di vista gli occhi dell'altro
 
 
FleneurSenzaTempo
FleneurSenzaTempo il 23/11/06 alle 17:25 via WEB
Ciao ... attraverso ... attraversiamo mentre siamo attraversati
 
Lady_tango_victor
Lady_tango_victor il 23/11/06 alle 17:40 via WEB
..splendida
 
 
FleneurSenzaTempo
FleneurSenzaTempo il 23/11/06 alle 17:48 via WEB
Ciao ... Lady ... ho notato lo splendido tango dei miei astri nel tuo splendido cielo
 
oltrelamente1970
oltrelamente1970 il 23/11/06 alle 23:36 via WEB
Spiegazione completa di cio' che ho appena scritto che vorrei sul mio blog hahahaha ciao fleneur un sussurro da oltre
 
 
FleneurSenzaTempo
FleneurSenzaTempo il 24/11/06 alle 12:07 via WEB
Ciao ... oltre ... sorrido leggendo la sublime sintesi di quel sentimento del dolore squisitamente femminile, quel dolore che sa bramar con fauci come con carnali petali vellutati dell'offerta famelica che avvinghia le carni in una liquidità densa e informe che par esplodere, fluttuare nella danza della vita che chiama la vita
 
dancewiththesun
dancewiththesun il 24/11/06 alle 07:30 via WEB
Buongiorno... ascoltando questi versi di prima mattina... mi fa' sentire ancor più innamorata della vita...dell'amore...dell'esistenza stessa... grazie...per questo tuo bellissimo blog... una splendida giornata per te caro amico... una carezza... fulvia :-)
 
 
FleneurSenzaTempo
FleneurSenzaTempo il 24/11/06 alle 12:08 via WEB
Gaia giornata a te fulvia danzante
 
puppeapera66
puppeapera66 il 24/11/06 alle 22:32 via WEB
l'amore si raccoglie nella gabbia di rabbia...
 
 
FleneurSenzaTempo
FleneurSenzaTempo il 26/11/06 alle 15:02 via WEB
Ciao ... Lisa ... quel "This Magic Moment" in cui si può esser "solamente" carne liquida come lava che scorre, come ben sapeva Aristotele, nessun pensiero ci abita perchè anche i pensieri in quel Magic Moment divengono gabbia di carne, quell'attimo di rabbia liberatoria della carne non più schiava del pensiero --- alcuni sommi affermano che l'ascesi del pensiero sia il rovescio della medesima moneta, mi sa che son troppo "terricolo" per aspirar all'ascesi, così anche io come tutti, spendo quasi sempre un lato della mia moneta, , , ,

,
e la cosa non mi turba, anzi

 
lamiapelle
lamiapelle il 25/11/06 alle 11:12 via WEB
speriamo di non conoscerlo mai,quell’attimo infinito in cui l’amore si raccoglie...Speriamo di capirci prima di arrivarci. Speriamo di arrivare a capire che le sofferenze sono ben altre. Speriamo di amarci a due a due e che nenache la morte ci possa separare, perchè nel frattempo, abbiamo imparato ad amarci, anche oltre
 
 
puppeapera66
puppeapera66 il 25/11/06 alle 12:48 via WEB
in modo dissacrante, dalle mie parti si dice che "chi visse sperando morì cacando"... la speranza la trovo legata a quel modo di viver credendo...scusa l'intrusione..ma m'è venuta e l'ho scritta...;-)) Lisa
 
   
FleneurSenzaTempo
FleneurSenzaTempo il 26/11/06 alle 15:04 via WEB
Ciao ... Lisa ... sorrido al detto popolare originato dal volgo privo di strumenti, ed è in quel terreno reso fertile dal monopolio della conoscenza, monopolio che selezionava a chi, come e quale conoscenza poteva aver accesso, non è cambiato di molto l'accesso alla conoscenza, oggi si preparano degli utensili specializzati e raffinati che tutto sanno sulla punta dell'ago, ma nulla sanno della cruna, ancor meno sulla molteplicità delle motivazioni d'uso d'un manufatto così elementare, oggi sono disvelanti delle induzioni sociali patite da chi si rifugia nelle credenze, a conferma del fatto che: pur nella sofferenza, siamo anche ciò che altri desiderano che siamo, questa è la forza di quel sentimento che piagandoci ci piega ad'esser accolti ed accettati da quel senso comune che ugualizzandoci ci rende indifferenti, ma indifferenti alla vista di chi? di quel soggetto che si erge su di noi e risponde al nome di massa o comunità o genere o ancor più abbiettamente mansione staticamente dogmatica? --- sicuramente una parte del sè è volta a ciò, un lato ancestrale che ci induce a comportarci come le sardine che confidano sull'inddiferenziazione del branco per trovar sostentamento e protezione dai predatori, sarebbe opportuno accorgersi che materialmente siamo in cima alla catena alimentare, coseguentemente l'uomo è l'unico predatore dell'uomo
 
 
FleneurSenzaTempo
FleneurSenzaTempo il 26/11/06 alle 15:03 via WEB
Ciao ... Ant ... sto sorridendo del fraintendimento generato dallo strumento che induce a non soffermarsi, ma nel contempo disvela i due differenti approcci e intendimenti di chi patisce la sofferenza e di chi vuol principalmente conoscere le molteplici modalità in cui si manifesta la sofferenza, questo perchè non tutte le sofferenze sono nocive, anzi --- reinterpretando il tuo esposto con il mio intendimento, mi par di scorgere che: hai esposto la subliminazione dell'amore, un pensiero più da asceti che da miseri esseri carnali, una sorta di fuga dalle sofferenze, al pari d'una deità, ma non siamo deità, siamo terricoli di carne, involucri pensanti, non evanescenti deità prodotte dal nostro pensiero, da quel che m'è dato sapere, noi miseri terricoli un sentimento similare a "finchè morte non ci separi", quando si manifesta, solitamente è volto alla prole ed ai genitori, ossia carne della nostra carne, quindi sempre noi, ma se volgiamo solamente a noi il sentimento, facciamo la fine di Giobbe che era solito affermare: la copula è il surrogato della masturbazione --- con tutto il rispetto per Giobbe ma ......
 
   
lamiapelle
lamiapelle il 26/11/06 alle 15:28 via WEB
:)...la mia speranza era rivolta a chi soffre per amore
 
     
FleneurSenzaTempo
FleneurSenzaTempo il 26/11/06 alle 15:51 via WEB
Ciao ... Ant ... un sorriso al tuo esposto in terza persona
 
chepazzaidea
chepazzaidea il 26/11/06 alle 15:34 via WEB
Buona Domenica...:-)
 
 
FleneurSenzaTempo
FleneurSenzaTempo il 26/11/06 alle 15:52 via WEB
Gaia domenica a te idea folle
 
lamiapelle
lamiapelle il 26/11/06 alle 15:37 via WEB
e cmq mi dispiace anche per puppeapera, che ha conosciuto anche lei quell’attimo infinito in cui l’amore si raccoglie nella gabbia di rabbia ...eccetera
 
 
FleneurSenzaTempo
FleneurSenzaTempo il 26/11/06 alle 15:52 via WEB
Ciao ... Ant ... una sculacciata calamitata dal tuo posteriore ed un altra a quella terza persona che abitandoti non ti lascia cogliere in prima persona l'estasi dell'attimo in cui l'amore si raccoglie in quella meravigliosa gabbia di rabbia, quel Magic Moment che ho esposto nella mia prima risposta a Lisa, proprio sopra al tuo primo commento
 
margodgl
margodgl il 27/11/06 alle 08:33 via WEB
Buon giorno amico....passo e saluto dolcemente,oggi mi sento grigia ,grigia come la nostra terra,un abbraccio.:-)
 
 
FleneurSenzaTempo
FleneurSenzaTempo il 28/11/06 alle 12:57 via WEB
Ciao ... Mary ... perciò quando splendono i raggi del sole paiono ancor più splendenti, sorridi e vedrai che anche la grigia nebbia illuminarsi
 
Melyssa63
Melyssa63 il 27/11/06 alle 15:54 via WEB
Sto vivendo una storia d'amore complessa... dovrei essere felice xke' so che mi ama..ma nello stesso momento e' sfugente...la lontananza influisce molto in questo rapporto.. amo e soffro..amo e piango...poi lo risento e scoppio di felicita'...alterno giorni cosi..l'amore dovrebbe scorrere leggero..senza troppi intoppi...ma vedo che il mio e' un susseguirsi di stati negativi e positivi..Non so se mi sono spiegata bene, ma so usare solo queste parole semplici.. Ti auguro un felice inizio di settimana.. Un sorriso x te... che nn perdero' mai..
 
 
FleneurSenzaTempo
FleneurSenzaTempo il 28/11/06 alle 13:06 via WEB
Ciao ... Melissa ... sto sorridendo del "mal comune", oh quante pene ho raccolto tra le mani, poi ho compreso che non è l'amore ad essere complesso, siamo noi con i nostri intendimenti, con il nostro voler vivere oggi anche il domani, ma domani è sempre colmo di sorprese, non sempre gaie, non è possibile scegliersi le sorprese, lo avrebbe tanto voluto quella bimba che si gustava già il gelato mentre si vestiva per uscire, e man mano che s'avvicinava alla gelateria ne sentiva il sapore sulle labbra, i profumi inebriarle il nasino impertinente, così tutta fremente è giunta dal gelataio che sorridendole gli porge il gelato, con brama delicata stringe il cono colmandosi gli occhi, ne sente i profumi e chiudendo gli occhi inizia a leccarlo ma .... il gelato non c'è più, stringe solo il cono vuoto nella sua manina, il gelato è caduto sul vestitino sporcandolo tutto, nessuno sapeva del suo avventurarsi in gelateria, la brama era tanta, ed ora ha combinato un guaio, un giorno di "ferie" non glielo toglie nessuno, perdipiù senza gelato, sono stampati in me quelli occhioni smarriti, quell'ansia che accorcia il respiro, a capo chino s'accinge a ricever la dose di rimbrotti, ma come si può rimbrottar una bimba folle come Betty Boop, ed io sorrido sperando che anche lei faccia uno sberleffo agli accidenti da sogno ----- come avrai capito, non è l'amore complesso, siamo noi che viviamo sognando tre metri sopra il cielo ed ogni tanto la realtà ci riporta bruscamente a terra, non ci resta che far uno sberleffo alla realtà e continuar a sognar il cono gelato, sorridendo quando ci cade sul vestitino, sorridendo ai rimbrotti perche stiamo sognando d'esser tre metri sopra il cielo anche se siamo soliti autoclassificarci, autoclassificazione necessaria alla costruzione del proscenio di ciò che sarà, ma è proprio questa pregustante autoclassificazione che ottenebra il domani reale perchè classifica rinchiudendo anche l'altro entro determinati canoni partoriti dal pensiero che poi non è mica così immaginifico e fantasioso se si tiene conto che le clessificazioni di Demostene, nonostante i millenni ci abitano ancora, son solamente rivedute ed adeguate ai tempi che richiedono semplici sottovarianti, Demostene classificava la donna in tre tipologie, la "gynè", colei deputata alla procreazione della prole, la moglie, poi v'era la concubina "pallakè", oggi la ritroviamo normata nei cosidetti patti di convivenza (non abbiamo mica fato tanta strada da allora) ed infine c'era "l'etaira"figura eterea che ha smarrito nei meanderi dell'efficenza spicciola le sue prerogative, l'etaira era ed è quella figura deputata agli incontri occasionali, e le prerogative che l'eleggevano ad etaira erano quelle di un'ottima forma fisica associata ad ad una cultura omnicomprensiva, insomma, la versione occidentale delle geishe, oggi più che delle geishe ci troviamo al cospetto di donne che metteno a dura prova la sintassi logica dispiegando la sintassi simbolica del gesto spontaneamente dicente, ancestrale modalità dicente che ha piegato sia Platone che Aristotele, presi com'erano a spandere una logica efficentemente codificata, uguale per tutti, come avrai notato le tipologie rispondono a ciò che vien comunemente definita "aletheia" (verità), ma altro non è che una configurazione logicamente efficente, questa è l'aletheia che ci tirannizza, l'efficenza, quell'efficenza che è in grado di annichilire la bellezza interiore, quella bellezza che sa far uno sberleffo alla distanza come agli accidenti dei rispettivi quotidiani
 
piccoloaxel
piccoloaxel il 27/11/06 alle 22:45 via WEB
... attimi di pura passione..molto bella! ..un caro saluto
 
 
FleneurSenzaTempo
FleneurSenzaTempo il 28/11/06 alle 13:07 via WEB
Ciao ... piccola XX ... SI, sono proprio attimi colmi
 
rospia
rospia il 28/11/06 alle 18:39 via WEB
Umm...credo di non poter dire...appena trovo il modo di uscire da quella gabbia forse torneranno anche le parole adatte. Anzi, senza forse. Un sorriso però te lo lascio volentieri. Ros.
 
 
FleneurSenzaTempo
FleneurSenzaTempo il 28/11/06 alle 22:28 via WEB
Ciao ... Ros ... un sorriso al tuo lasciarti rapire dal particolare, dalle parole "gabbia & rabbia", rapimento agevolato senz'altro da esperienze o momento in corso, ma è pur sempre un rapimento che priva il significante della multivalenza semantica simbolicamente dicente, spogliando la parola del significante, ci si consegna al comunemente inteso privandoci del soggetto dicente, l'unico che ha in se il senso, ed è questo il senso da restituire al significante per poter giungere al senso del simbolo parola che da sola non avrebbe senso ---- non esistono parole che significhino il senso, è e resta il significante a significar le parole come odio, rabbia ecc. ecc. io odio e non ci trovo nulla di disdicevole nell'odiare induzioni che limitano il pensiero al solo pensato, consegnando al limbo dei pensieri impensati tutto il pensabile che non è stato pensato, ed ora penso di prendermi il tuo sorriso e ricambiarlo rivelandoti che quella gabbia di rabbia da me intesa, ha il senso dalla liberazione delle carni dalla tirannide del pensiero, l'unico attimo in cui ci è dato liberarci dalla tirannide del pensiero è quello che ci vede smarriti nella comunioni di carni, questo è il senso del significante, non il senso inteso dal senso comune che non ha senso significato perchè privo di significante ---- chiaro il senso?
 
   
rospia
rospia il 29/11/06 alle 10:46 via WEB
...è la rabbia che nasce dalla paura (non mia) della gabbia di cui parli che mi ha tolto le parole, quella catarsi mancata, apice non raggiunto e non raggiungibile (ahimè)di un sodalizio che avrei giurato eterno se solo riuscissi a vedere oltre l'oggi...epilogo immeritato e inaspettato...credo di aver gettato la spugna e questo mi fa tremendamente incazzare. Scusa il francesismo.
 
AndatodltestA
AndatodltestA il 29/11/06 alle 11:07 via WEB
l'amore che strana parola inflazionata al punto tale che non riesce più ad avere una "sua" anima...cos'è l'amore se tutto è amore?...pedissequa applicazione della logica: amore è tutto, amore è niente...non saprei come descrivere l'amore e allora provo a chiudere gli occhi per sognare...magari dal sogno, fuori dalla realtà "vissuta", mi arriverà una risposta...
 
bippy
bippy il 02/04/07 alle 11:15 via WEB
Io a proposito di questa gabbia di rabbia ho scritto un racconto semi-erotico chiamato Intermittenza che ho pubblicato sul mio blog e mi farebbe piacere tu leggessi.E' statointeressante leggere il tuo posto a anche tutti i commenti.Peccato per il francese che conosco solo da principiante!Ma lo apprezzo moltissimo nella poesia e nelle canzoni e nella letteratura.I francesi vanno dritti al punto con ironia e coraggio!CI sono molti discorsi qua dentro,che mi hanno colpito difficle sintetizzarli tutti,ma tornerò a trovarti.ciao!
 
princess_38
princess_38 il 27/01/08 alle 17:39 via WEB
Mais est merveilleux tout ça. J'ai écouté et...j'ai pleuré aussi..... Merci... :)))
 
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