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« Messaggio #84 | Messaggio #86 » |
Post n°85 pubblicato il 16 Novembre 2008 da FleneurSenzaTempo
♂ ♀ Se consideri folle il vento di bandiere che passa per la mia vita e ti decidi a lasciarmi sulla riva del ♪ cuore ♪ in cui ho le radici pensa che in quel giorno,in quell'ora, leverò in alto le braccia e le mie radici usciranno a cercare altra terra ♀ ♂ |
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ti piace anche se infrange ciò che hai scritto da te?
un inchino sorridente al principio di piacere che ti abita
lieto d'aver infranto il tuo vezzo di non commentare ^___^
sognatrice! hai saltato tutta la parte "scomoda" a piè pari ^___^
non prendertela; alcune mie "uscite" discendono direttamente da alcuni autori che periodicamente mi impongo di leggere attentamente anche se mi fanno venire l'orticaria
pensa un po che lacrimazione in analisi dell'emozione redatta da un noto luminare e cattedratico internazionale, viene stupidamente difinita NON come coinvolgente partecipazione ma solo nel suo opposto, come esorcizzazione, espulsione dell'emozione
nel mio primo commento; il fazzolettino è volto a contrastare questa opinabile opinione, e conservare con il fazzolettino l'emozione espulsa dalla lacrimazione
pur conoscendo il meretricio che pervade il mondo dell'editoria; resto sempre stupito dal fatto che certi testi non solo vengono pubblicati, il che è legittimo, ma che addirittura siano utilizzati per lezioni accademiche, mi consola solo il fatto che anni addietro, di testi ne circolavano pochissimi, solo quelli ammessi, quindi reputo l'eccesso odierno un intento riequilibrante l'eccesso della miseria culturale trascorsa, tra un po si esauriranno gli eccessi come si esauriscono gli eccessi economici odierni
vero; basta fare attenzione che non sia una di quelle piante che avvolgendo soffocano l'albero
descrizione che merita il mio inchino
non c'è quiete nella tua descrizione e neppure liturgica ripetitività, abbraccia l'accadimento casuale degli eventi che alchemicamente danno vigore e intensità sempre nuova nell'uguaglianza del significato sempre differente nei significanti
ti posso assicurare che l'unico principio che guida il mio commentare o meno è quello della casualità che ispira l'attimo
ed è sempre questo principio scevro d'intenti che mi fa apporre più commenti nello stesso luogo e magari anche nello stesso giorno, come nessun commento
è sempre l'incontro del vergato con il mio attimo e null'altro a guidare le mie mani
ma è sempre gradevole incontrare quel vezzo squisitamente femminile che fa nascere il quesito: perchè quel tizio che mi sta osservando non risponde al mio sorriso?
il desiderio d'esser il centro gravitazionale del mondo maschile, non concede la nascita del dubbio che; quel povero tizio con lo sguardo volto nella tua direzione è semplicemente assorbito dai suoi pensieri al punto di vedere solo quelli e null'altro
perciò necessita d'un pizzicotto, magari alle nari con la frustata del tuo profumo, o qualsiasi altro stratagemma in cui siete maestre nel ridestare l'attenzione ^___*
è l'eterno "do ut des" della realtà che infrange l'irrealtà sognata, fuga e ritorno alla linearità ^___*
"con la tua dialettica ti cadra' ai piedi senza battere ciglio"
piuttosto che una simile condanna alla noia perpetua
scelgo di diventare muto e analfabeta
fortunatamente so che il tuo auspicio discende direttamente dal desiderio che sia anche così, sottolineo anche perchè il desiderio come suo solito; ti ha fatto saltare tutta la parte che ben conosce;
Voglio che tu sappia una cosa.
Se d'improvviso mi dimentichi,
non cercarmi, ché già ti avrò dimenticata
se ti decidi a lasciarmi sulla riva del cuore in cui ho le radici,
pensa
che in quel giorno,in quell'ora, leverò in alto le braccia
e le mie radici usciranno a cercare altra terra.
uno splendido sorriso alla altrettanto esauriente ed efficace tua versione floricoltrice
mi domandi se riuscirei?
mai dire mai!
come al solito dipende dai frutti che nascono nell'albero dall'interazione, non sono programmabili, tantomeno geneticamente manipolabili
solo gli stolti che si rinchiudono in una definizione dell'interazione affettiva credono di riuscirci, credono ma non ci riescono, mentre capita di riuscirci proprio a chi non è solito innalzare barriere, ritrovarsi tra le mani simili frutti spontanei, consumarli vuol dire essere disposti a vivere pienamente e consapevolmente anche quell'aspra sfaccettatura della vita
i ricordi
eccoli già apparire
melanconici e muti
fantasmi agitati del nostro breve corpo
questo strascico di morte
che noi lasciamo vivendo
dovevamo saperlo che l'amore
brucia la vita e fa volare il tempo
NO!
non sono un poeta
poeta non è colui che scrive delle poesie, me è colui che irrealmente richiama alla mente delle immagini e delle sensazioni per poi de-scriverle in forma poetica
non dico che non ne sia capace e neppure che non mi capiti, ma come non sono un medico quando misuro la febbre o la pressione, così non sono un poeta
non ho la forma mentis del poeta, il mio interesse verso la poietica è semantico
il mio interesse verso ogni forma comunicativamente artistica è volto all'emozione da cui scaturisce, ai perchè di quella specifica forma d'emozione piuttosto che altre mille possibili, sicuramente non dedico più la mia attenzione verso la forma logica che costituisce quella forma comunicativa, so bene che è totalmente priva d'emozione vincolata com'è alle norme che la costituiscono e che costituiscono chi apprendendole resta preso
non considero arte l'applicazione d'una tecnica, la considero per ciò che è, apprendimento e applicazione d'una tecnica
vincolare ad una tecnica l'essere non è arte, l'artista eccelle in tutte le forme che sono innate in lui, chi si limita ad una sola è semplicemente prigioniero di quella tecnica, tuttalpiù può essere un bravo artigiano
vero che il 2007 è stato nominato l'anno della sciatteria, conseguentemente chiunque possiede una qualche abilità artigiana è stato elevato al rango di artista, ma solo perchè emerge d'un soffio sulla massa appiattita, non certamente perchè è un artista
si nota così tanto che non amo la noiosa e liturgicamente logica linearità ^___^
Ti lascio un saluto ed un sorriso. Maffy
adoro esser posseduto dall'energia ispiratrice, ma ho anche imparato a non cercarla, a non inseguirla, perchè quando cerchi qualsiasi cosa va a finire che la vedi davvero, solo che non esiste, stai guardando un lampione e credi che sia la luna che ti sorride
lo stesso succede quando ti specchi lungamente negli occhi amati, va a finire che non vedi più l'amata ma sempre e solo il riflesso dei tuoi occhi
ho visto troppi artisti avvizzire nello stolto tentativo di divenire essi stessi l'arte
ho imparato che l'energia viene quando vuole ed assume le forme più impensate, ed io mi abbevero del mio incredulo stupore, senza trattenerla, senza stringerla, so che c'è, so che viene quando deve venire e non quando la chiami, ancor meno quando credi di possederla
NON è vero che bisogna credere, proprio perchè il credo ti fa vedere ciò che non c'è
è necessario NON credere per vedere, toccare, annusare, essere chi si è, e non chi desideriamo essere, tantomeno chi altri desiderano che siamo
Ti ringrazio infinitamente...*