riflessi dell'anima

140 all'ora


In questa città il vento germoglia nelle notti lunghe e cupe, e al mattino è già possente come una quercia.Lo senti inizialmente come una carezza che scivola sul vetro della finestra, un eco che ti raggiunge nel sonno profondo.Poi graffia, tamburella con mille dita, chiama, scuote, sbatte, scardina, urla, colpisce con una mazza il tuo risveglio e ti entra nella gola.Ti attende dietro l’uscio, percepisce i tuoi passi, gradino dopo gradino, sente la tua mano che sta per aprire la porta sul suo mondo.Apro.Per un attimo tutto è immobile, ogni singola foglia caduta, ogni ramo nudo,ogni giornale strappato.Poi alza la sua mano, grida il suo nome e ti colpisce con la sua frusta.G