riflessi dell'anima

ragni

Accade di sognare tele de ragno, trasparenti presenze che consentono movimenti obbligati, filamenti lattiginosi che sfiorano il volto, spostamenti minimi per evitarne il contatto.
Tesse continuamente, tende trappole nella penombra di ogni angolo, i miei due occhi riflessi sullo sguardo di altri otto.
Allora trattengo il fiato per non interrompere la bava, sospendo il pensiero per frenare le vibrazioni, rallento fino a fermare il battito d’ali, e fuggo dalla tela.

G

eclissi

Accade che il sole racchiuda un’ombra, che il fuoco porti a se il freddo astro e ne tasti i bordi.
Un sudario lungo le estremità, l’anima algida che appartiene per un solo attimo.
Non la trattiene, scivola ai sui piedi.
Rimane a bruciare al centro fino alla prossima eclissi.

G

piano inclinato

Io cammino su di un piano inclinato, senza gradini, ma in leggera salita.
Così, apparentemente, sembra diritto..

G

Autunno

..ai piedi dell’estate, in ginocchio davanti l’inverno..

G

Miraggi

Accade che la forma distolga lo sguardo da ciò che è la sostanza, che la fantasia e l’immaginazione siano troppo al di là di quello che la realtà può dare.
Accade che culli un’idea, ne modelli la forma, rendendola perfetta come una sfera d’aria, pura.
Ma accade che il frutto tangibile del tuo desiderio abbia contorni grezzi e superficiali e quella sfera si dissolva ai margini e rimanga aria nell’aria.
E le tue mani si muovono nel nulla ed afferrano solo miraggi.

G

chiuso temporaneamente per troppi pensieri..

...

inchiostro

Le grandi infelicità sono venature scure di un colore di cui tutti facciamo parte

G

poison

Il caldo si insinua in ogni mio movimento come il veleno di un cobra disciolto nel sangue.
Ogni pensiero si condensa sulla mia pelle e scivola via dalla mia mente assieme alle gocce di sudore.
Ragionamenti impastati i cui filamenti mi si attaccano alle dita.
Visioni ghiacciate attraversano l’orizzonte della mia stanza ma non arrivano a me, tagliate e dissolte da una katana incandescente.
Desideri infernali prendono corpo e mi fanno pulsare le vene sulle tempie.
Il veleno sta facendo effetto, il pugno si stringe attorno al manico di cuoio e la vista si fa rossa.
G

long train running

Un breve viaggio in treno.
Ho sempre amato quelle pennellate di colore senza forma che fanno da sfondo al mio riflesso sul vetro.
Venature di odore metallico, di tessuti soffocati dai ricordi di mille schiene sudate.
Sono sempre stato affascinato da quella porta che nel suo aprirsi mescola sguardi inaspettati di volti inattesi a binari stridenti.
La ragazza seduta di fronte e i suoi capelli mossi ai bordi e la sue pelle così bianca e le sue labbra così rosse e il buio della galleria e il suo profumo tra le pagine del mio libro.
E chiudo gli occhi in un sonno caldo ed effimero.
Capolinea.

G

Ma come fanno i marinai

Noi uomini di mare sappiamo che il vento segue il movimento del sole così come gli occhi dell’uomo seguono il passo di una bella donna.
Sappiamo che gli odori del bosco scenderanno dalla collina per invadere le increspature del golfo nelle ore del suo risveglio.
Sappiamo che le notti troppo tranquille porteranno la tempesta.
Sappiamo che le maree, le bonacce, le risacche, il respiro del mare continuano anche quando i nostri occhi sono chiusi e la barca è in un ormeggio sicuro.
La scia del nostro passaggio incrocerà quella della nave vicina e si disperderà all’orizzonte.
E il mare continuerà a respirare. Per sempre.

G