A volo radente e non

Aviazione Commerciale Italiana .... 80 anni di storia ... parte II°


Dopo il Trieste-Torino-Trieste, il 7 aprile del 1926, veniva tenuta a battesimo un'altra rotta: la Genova-Roma (Ostia)-Napoli-Palermo.
Debuttava così la Società Anonima di Navigazione Aerea (Sana, con sede in città di Genova). I primi collegamenti internazionale erano invece la Brindisi-Atene-Istanbul, e la Venezia-Klagenfurt-Vienna; nel panorama italiano c'era infine la Trieste-Zara-Venezia.Allora si volava a vista. I piloti degli idrovolanti provenivano tutti dalla Regia Aeronautica. Molti erano gli "assi" della Grande Guerra. Sorvolavano il corso del fiume Po, fra Torino-Pavia-Venezia e Trieste, seguendo il tracciato millenario dell'Eridano. Le possenti ciminiere delle manifatture (filande) della Pianura Padana, svolgevano un compito importante per i piloti che, osservando il pennacchio di fumo che usciva, conoscevano il movimento dei venti.Era "la manica a vento naturale". Vestiti con pesanti giubbotti di pelle, occhialoni sul copricappello, i piloti che erano seduti fuori dalla carlinga, seguivano la "rotta" dell'acqua.Tutto andò bene, sino all'inizio dell'autunno; i primi guai affiorarono con l'arrivo delle nebbie, che avvolgevano tutta la valle del Po, rendendo difficili gli atterraggi. Vista da 600 metri di quota la valle Padana era ricoperta da un "mare di latte".Nel '26 gli idrovolanti venivano costruiti nelle Officine della Fiat che erano a Pisa. Qui si montavano gli idrovolanti della classe "Val" di produzione tedesca della "Dornier", che forniva motori per gli aeroplani. Gli idrovolanti montavano due motori "Val". Nel frattempo sul mercato nazionale si era affacciata la Siai-Marchetti con i "potenti" S.55.Questi idrovolanti a due motori, montavano scafi paralleli capaci di ospitare ben 10 passeggeri (nei due scafi tipo catamarani) ed avevano già due piloti, uno con il compito di navigatore.Gli idrovolanti realizzati dalla Fiat a Pisa con i motori "Val" della tedesca "Dornier", erano già velivoli di una certa classe, trasportavano sino a 10 passeggeri ed i due piloti erano sempre alloggiati all'aperto, davanti all'ala alta, per poter disporre di una maggiore visuale. Le cabine erano considerate, per l'epoca, lussuose e dai finestrini i primi trasvolatori potevano osservare nitidamente il paesaggio sottostante.