Creato da: macricarlo il 28/02/2005

Isola Galleggiante
   
IL FUTURO DI UNO SVILUPPO PIU' SOSTENIBILE DELLE MODERNE SOCIETA' E' DESTINATO A REALIZZARSI SUL MARE

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SOLO UNA NUOVA O.N.U. RINNOVATA E POTENZIATA POTRA' PORTARE LA PACE NEL MONDO

Se, con una buona dose di ottimismo, ipotizziamo che entro 15 o 20 anni la riforma ed il rafforzamento dell’O.N.U., compreso il potere di coordinamento operativo di un notevole contingente di forze militari ad esso devolute, sia già stato portato a buon punto, e supponendo che esso possa iniziare a svolgere la propria attività come un vero e proprio organismo dotato di poteri decisionali sia per la composizione delle controversie fra Stati sovrani sia per l’imposizione, all’interno dei singoli Stati nazionali, del rispetto della “Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo”, adottata dall’Assemblea Generale del 10/12/1948, ecco che si potrebbero aprire nuove ed interessanti prospettive per il raggiungimento di una pace mondiale.

Infatti, a questo punto si potrebbe iniziare a sperare che nei successivi 30-40 anni grazie anche ad una serie di interventi militari mirati e controllati, nei casi in cui si rendessero indispensabili, il nostro pianeta possa essere avviato ad una non provvisoria pacificazione.

In quel momento, cioè fra 50-60 anni, salvo che nel frattempo non scoppi qualche guerra nucleare o biochimica, si potrà iniziare a ridurre in modo consistente la spesa mondiale per gli armamenti non solo di tipo convenzionale, poichè nessuno Stato, sia pur ricco e potente, potrà mai più essere in grado da solo di contrapporsi ad una direttiva presa da quel supremo Organo di Governo mondiale costituito da un nuovo e più ampio Consiglio di Sicurezza.

A tale nuovo C. di S. infatti dovrebbero poter partecipare un maggior numero di Stati, fino a 30-35, alcuni dei quali come “membri permanenti” come già adesso avviene, ed altri a rotazione ogni 3-4 anni. In tale Consesso si potrebbe anche prevedere un potere decisionale “ponderatamente proporzionale” al loro numero di abitanti ed alla loro forza economica, come in parte già attuato all’interno della Comunità Europea.

Tale nuova impostazione del C. di S. dovrebbe comunque garantire il rispetto degli inalienabili diritti di tutte le “minoranze” e dovrebbe altresì tendere a ridurre gradualmente il “diritto di veto” da parte dei degli stati che lo detengono, eventualmente concedendo loro uno o due seggi in più nel nuovo Organismo che in tal caso potrebbe deliberare, nei casi più controversi, con una maggioranza “qualificata” .

Dato per acquisito quanto sopra, possiamo aprire i nostri orizzonti verso un nuovo modo di vedere il nostro futuro di “terrestri” che cercano di migliorare “globalmente” le proprie condizioni di vita sia dal punto di vista umano e sociale sia da quello di un più intelligente ed ambientalmente compatibile progresso economico a cui potranno partecipare in una misura sempre meno differenziata tutte le popolazioni.

- FINE DELLA TERZA PARTE –

 

SEGUIRA’: NUOVE PROSPETTIVE DI SVILUPPO MEDIANTE L'UTILIZZO DELLE ISOLE ARTIFICIALI GALLEGGIANTI 

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