Creato da niria82 il 26/05/2007

"Senza Tempo"...

Pensieri vaganti nel nulla...

 

 

Post N° 38

Post n°38 pubblicato il 16 Agosto 2007 da niria82

E' così che ci si sente...
BOLLE DI SAPONE
che svolazzano leggere su verso un cielo sereno e azzurro!

Ho trascorso delle bellissime giornate...
dei momenti indimenticabili...

Succede così quando sei felice...
TUTTO ha un significato...UNA MAGIA fuori dal "normale"
come quando in mezzo ad una marea di gente
ci si dimentica di tutto...


ERAVAMO SOLO NOI!

D'amore quanto vorrai perchè non basta mai...
e che non basti mai!

 
 
 

"TUTTO PUO' CAMBIARE"

Post n°37 pubblicato il 05 Agosto 2007 da niria82

E' proprio strano...
"ieri" avvolta in una nube di dolore che mi soffocava l'anima...
"oggi" totalmente illuminata dalla forza dei raggi del sole...investita da un vortice di colori vivi, accesi...sempre pronta a sorridere alla vita e a coglierne ogni piccolo granello...
E' straordinario riuscire a vedere sempre il lato migliore delle cose...quello positivo...che ti da speranza, gioia...

E' straordinario essere FELICI.....
Ed è meraviglioso essere INNAMORATI!

Il primo post di questo blog l'ho dedicato ad una canzone a cui mi sento profondamente legata..."Complicità"...
ho creduto ascoltandola che qualcosa del genere potesse veramente esistere...
ed allora, riuscivo a scorgerne già le prime avvisaglie...

A distanza di qualche mese sento di averne ormai la certezza!
E' complicità tutto ciò che CI circonda...
"spirito e corpo disgiunti, poi in un istante congiunti...ma io mi sento il sangue pulsare in te!"

Noi siamo gli artefici delle nostre vite!

 
 
 

Post N° 36

Post n°36 pubblicato il 30 Luglio 2007 da niria82

e RIECCOMI  A PROPORVI UN ALTRO LIBRO...QUESTA VOLTA PIù BREVE...60 PAGINE DA LEGGERE TUTTE D'UN FIATO, COMODAMENTE DISTESI A LETTO...SOTTO UN OMBRELLONE...IN SALA D'ATTESA...O MAGARI IN TRENO O IN AEREO...
e GRAZIE A "ROBERTO"...CHE MI HA FATTO SCOPRIRE IL LIBRO...E TANTO ALTRO!

"NOVECENTO"  DI ALESSANDRO BARICCO

Un monologo.

Danny Boodman T.D. Lemon Novecento è un orfano, trovato in una scatola di cartone da un marinaio della Virginian. Danny Boodman T.D. Lemon Novecento è un bambino diventato orfano due volte. Danny Boodman T.D.Lemon Novecento è il più grande pianista che abbia mai suonato sull’Oceano. E questa è la sua storia.

Un marinaio, Danny Boodman, trova in una scatola di cartone un bambino di appena dieci giorni , posata sul pianoforte della sala da ballo della prima classe della nave Virginian. Decide di adottarlo clandestinamente, e di tenerlo con sé sulla nave, senza mai farlo scendere, per il timore che le autorità della terra ferma potessero portarlo via. Decide di chiamarlo col proprio nome, aggiungendovi la stampa trovata sulla scatola che conteneva il frugoletto: T.D. Lemon, nell’assoluta convinzione che T.D. volesse significare Thanks Danny , Grazie Danny. Ma a questo volle aggiungere un altro nome ancora, che desse valore e spessore a quel bambino destinato a un grande futuro, e dal momento che era il 1901, decide di chiamarlo Novecento, come il secolo del primo anno che stava vivendo. E così nacque Danny Boodman T.D. Lemon Novecento.

La storia viene narrata dal migliore amico di Novecento, un suonatore di tromba membro come lui dell’equipaggio. Racconta, sbalordito, in prima persona, la straordinaria storia di un eccezionale pianista, e le sfide che la vita ha posto lungo il suo cammino. Racconta di come fosse in grado non solo di suonare il pianoforte, ma di “guidarlo” sulle onde del mare, scivolando nella sala da ballo come spinto dal fiume delle note che nascevano dalle sue dita e dagli 88 tasti bianchi e neri sotto di esse. Racconta di come, un giorno, Novecento decida di scendere dalla nave e costruire il resto della propria storia sulla terra ferma.

“Il mondo, magari, non l’aveva visto mai. Ma erano ventisette anni che il mondo passava su quella nave: ed erano ventisette anni che lui, su quella nave, lo spiava. E gli rubava l’anima.”

Questo testo, difficilmente definibile, come lo stesso autore spiega nella prima pagina, come un’opera teatrale o un racconto, narra la leggenda di un musicista dall’incredibile talento, mai sceso sulla terra ferma. È un monologo, dove una voce narrante e una musica, cantata con le parole che solo Alessandro Baricco può creare, accompagnano il lettore nella sala da ballo della prima classe del Virginian. Un opera che fa riflettere sul significato dell’esistenza, e sul rapporto tra realtà “vera”, e la realtà che l’uomo “decide” consapevolmente ( o inconsciamente ) di vivere. Un testo splendido, nostalgico e romantico, la cui lettura non può mancare al lettore di narrativa italiana contemporanea.

L'AUTORE
Alessandro Baricco è nato a Torino nel 1958. Da quest’opera il regista Giuseppe Tornatore, ha tratto il film “La leggenda del pianista sull’Oceano”. Novecento, in forma di monologo, è il primo testo teatrale di Alessandro Baricco. La prima edizione è del 1994.
Articolo di Erica Enea

 
 
 

SPAZIO LIBRO

Post n°35 pubblicato il 25 Luglio 2007 da niria82

Ieri ho terminato di leggere un libro...e visto che ne sono rimasta felicemente affascinata volevo proporvi una recensione che riesce ad esprimere bene la trama e tutto ciò che le sta dietro...
Per chi ama leggere...un libro emozionante...assolutamente consigliato!!!

Khaled Hosseini
Il cacciatore di aquiloni


Khaled Hosseini tesse una storia indimenticabile, commovente e straordinaria. Il suo primo romanzo è un manufatto dalla trama preziosa: un canto poetico di padri e figli, di amicizia e tradimento, di abissali capitolazioni e redenzioni coraggiose e sofferte. Di fughe e ritorni, fino al riscatto finale, toccante e inaspettato. Sullo sfondo l’annientamento di un mondo, l’Afghanistan, che assiste impotente alla dissoluzione di un retaggio culturale millenario e al crollo di ogni certezza e che nulla può contro l’incedere della Storia, incarnata dai Sovietici prima e dai Talebani in un secondo tempo.
Con la stessa minuziosa cura con cui Amir e Hassan bambini si preparavano all’evento più importante per i ragazzi di Kabul, la gara degli aquiloni, l’autore ritrae il mondo della sua infanzia. Con tocco vellutato preme i tasti della memoria per far rivivere il calore di quella realtà sicura e ospitale, dall’odore inebriante e inconfondibile della terra bruciata d’estate e dell’aria frizzante dell’inverno mista al sapore rassicurante del the. Con la stessa passione Hosseini costruisce un ponte di vetro attraverso cui poter accedere un’ultima volta a quell’epoca lontana, spensierata e pulsante di vita, a quella natura meravigliosa e sconvolgente, armoniosa cornice dei momenti indimenticabili trascorsi col padre e gli amici in quella sua amata patria che non esiste più.
E la memoria, ferita, restituisce queste immagini intrise di nostalgia e della struggente consapevolezza che da quella stessa realtà, che una volta era patria ed era casa, traspira oggi soltanto il rancido odore del sangue e della morte.
Lo sguardo dell’autore è un caleidoscopio pieno di frammenti che ci portano dagli Stati Uniti all’Afghanistan e viceversa, in un intreccio travolgente di passioni nel quale passato e presente si confondono, seguendo il flusso prorompente dei ricordi, di sensazioni assopite ma mai dimenticate, di vuoti che chiedono di essere riempiti. Il viaggio che Amir intraprende verso la sua patria è prima di tutto un viaggio in se stesso, per confrontarsi e riscattarsi da quell’antica e dolorosa colpa, un blocco di ghiaccio represso dentro di lui, ma che non ha mai smesso di soffiare aria gelida sulla sua pelle. Un peso che Amir ha sopportato in solitudine nel suo esilio americano, intrappolato nel suo stesso dolore. Al richiamo del suo passato però l’adulto Amir si fa trovare pronto.
I contorni del mondo esterno si affievoliscono. La tragedia dell’Afghanistan si materializza in un sottofondo di voci stridenti e feroci apparizioni, mentre sulla scena si dispiega il mondo interiore di Amir e degli altri personaggi che incontra. Un vortice di emozioni scaturisce dagli abissi delle loro anime dando vita a una danza multiforme e incantata di vividi colori. Una danza a tratti armoniosa e poetica come il volo colorato degli aquiloni sul cielo terso di una Kabul ormai svanita. Una danza, in altri momenti, tinta dai colori violenti della crudeltà e dell’indifferenza umana e dalle sordide sfumature del dolore e della vergogna.
Lo sgomento di Amir di fronte al suo passato, la sua ansia di colmare una vita piena di assenze avvolgono il lettore e lo coinvolgono in un viaggio introspettivo alla scoperta dei lati oscuri della propria coscienza. Un confronto aperto e coraggioso con debolezze e paure, con rimorsi e pentimenti che inconsapevolmente o meno l’uomo tende a nascondere nelle pieghe dell’anima. E l’anima di Amir, intrecciata a colori e profumi di mondi diversi e di culture antiche e quasi sconosciute all’occidente, diviene ricettacolo di una dimensione intima e personale che si rivela comune a tutti e dunque di portata universale.
Il cerchio tracciato da Hosseini si chiude, inaspettatamente, in una Fremont tinta dai colori, dai suoni e dagli odori dell’Afghanistan ai tempi di Zahir Shah. In occasione dei festeggiamenti per l’anno nuovo afgano, in primavera, gli aquiloni tornano a rivestire il cielo, degli Stati Uniti questa volta, della loro colorata melodia. Il cuore di Amir palpita mentre nell’atto stesso di stringere di nuovo fra le mani un aquilone si riappropria del suo passato. Una frase che risuona in lui da tempo immemorabile affiora alle sue labbra e acquista finalmente consistenza, liberandolo da un antico e doloroso fardello. E il piccolo Sohrab, accanto lui, si lascia incantare dalla magia multicolore del cielo, mentre una luce nuova attraversa i suoi occhi tristi. Il volo poetico degli aquiloni è un abbraccio alla vita: il cerchio del riscatto si realizza nelle parole inconsapevoli di Amir e nella scintilla silenziosa che illumina gli occhi di Sohrab.
Di Paola Bonfanti

L’autore

Khaled Hosseini. Figlio di un diplomatico, è nato a Kabul, in Afghanistan. La sua famiglia ha ottenuto l’asilo politico negli Stati Uniti nel 1980. Vive nel nord della California e fa il medico. Il cacciatore di aquiloni è il primo romanzo epico afgano, uno straordinario caso letterario pubblicato in 12 paesi. Dreamworks, la casa di produzione di Steven Spielberg, ha acquistato i diritti per trarne un film.

 
 
 

5 MIE STRANE ABITUDINI

Post n°34 pubblicato il 23 Luglio 2007 da niria82

Regolamento:
il primo giocatore di questo gioco inizia il suo messaggio con il titolo "cinque mie strane abitudini", e le persone che sono invitate a scrivere un messaggio sul loro blog a proposito delle loro strane
abitudini devono anche indicare chiaramente questo regolamento. Alla fine dovrete scegliere 5 nuove persone da indicare e linkare il loro blog, lasciando un commento nel loro blog "sei stato scelto"...

1. Dormo sempre con due cuscini...uno sotto la testa...uno abbracciato...

2. La mattina mi suonano 3 sveglie a distanza di un quarto d'ora ciascuno...e spenta l'ultima...non mi alzo mai prima di essermi presa i "miei 5 minuti" (che solitamente non sono mai 5!)

3. Faccio sempre un bagno rilassante, schiumoso, e profumato...la sera prima di un esame; così come la mattina ascolto sempre la canzone che più mi piace al momento...durante il tragitto in motorino verso l'università!

4. Quando esco da casa...rientro dentro almeno una volta...perchè essendo SEMPRE di corsa dimentico qualcosa...non per niente mi chiamano "Smemorina"!

5. Appena alzata...prima di qualunque cosa bevo del caffè...mi serve per aprire gli occhi!

Ecco quì alcune mie strane abitudini...e adesso tocca a voi!

- whisperblue

- scrittrice on web

- super segretissimo

- poeta noir

- paciottone

 
 
 

SULLA MIA STRADA

Post n°33 pubblicato il 21 Luglio 2007 da niria82

C'è chi mi vuole come vuole
un po' più santo
più criminale
e un po' più nuovo
un po' più uguale
mi vuole come vuole
c'è chi mi vuole per cliente
chi non mi vuole
mai per niente
e c'è chi vuole le mie scuse
che ciò che sono l'ha offeso
di un po': te come ti vogliono?
di un po' tu come ti vuoi? tu come ti vuoi?
sono vivo abbastanza
sono vivo abbastanza
per di qua
comunque vada
sempre sulla mia strada
c'è chi mi vuole più me stesso
e più profondo, più maledetto
e bravo padre e bravo a letto
c'è chi mi vuole perfetto
di un po': te come ti vogliono?
di un po' tu come ti vuoi? tu come ti vuoi?
sono vivo abbastanza
sono vivo abbastanza
per di qua
comunque vada
sempre sulla mia strada
di un po': te come ti vogliono?
di un po' tu come ti vuoi? tu come ti vuoi?
sono vivo abbastanza
sono vivo abbastanza
per di qua
comunque vada
sempre sulla mia strada
di un po': te come ti vogliono?
di un po' tu come ti vuoi? tu come ti vuoi?
sono vivo abbastanza
sono vivo abbastanza
per di qua
comunque vada
sempre sulla mia strada

(LIGABUE)

 
 
 

Post N° 32

Post n°32 pubblicato il 16 Luglio 2007 da niria82

Quanto è strana la vita...ci si ritrova immersi in un vortice di rabbia, passione, dolore, felicità, buio e colori...
Si mescolano tra loro...e vengono fuori singolarmente in diversi momenti...rendendomi la persona più lunatica che esista!
Ma anche questo forse fa parte del gioco della vita...

TOCCA A ME TIRARE I DADI...

 
 
 

Post N° 31

Post n°31 pubblicato il 12 Luglio 2007 da niria82

E' bellissimo quello che sto vivendo...
Tutto quello che ho sempre cercato si sta materializzando giorno dopo giorno...
COME PER MAGIA!
E questa volta non ho voluto pormi dei freni, come sono solita fare...
Mi vivo il momento così come viene, cogliendo e facendo tesoro di ogni piccolissimo particolare...
E così...mi sembra di sognare...
vivo in un sogno...
e non mi voglio svegliare...

 
 
 

Post N° 30

Post n°30 pubblicato il 08 Luglio 2007 da niria82

Quando improvvisamente la strada cambia rotta...quando la vita prende una direzione che fino ad allora ti era stata sconosciuta...quando senti dentro qualcosa cambiare insieme a quella "via" di cui pensavi già di conoscere l'arrivo...

Beh quello è il momento in cui bisogna essere più forti che mai...

Non è mai facile affrontare il nuovo...così come è estremamente difficile abbandonare il vecchio...con tutte le implicazioni che esso comporta...

MA E' LA NOSTRA VITA AD ESSERE MESSA IN BALLO...LA NOSTRA POSSIBILITA'...IL NOSTRO RISCATTO...LA NOSTRA FELICITA'!

In questo periodo molta gente che mi circonda crede di sapere quale sia il "meglio" per me...

Dispensa frasi...giudizi...consigli che sanno tanto di obblighi...il tutto a bocca aperta sì...ma ad occhi chiusi...serrati!

Mi c'è voluto un pò per accettare di seguire il mio cuore e lasciare che fosse la mente ad adeguarsi e non il contrario...ma adesso che non ho più dubbi mi ripeto soltanto giorno dopo giorno "PASSERA'"...

Passerà questo periodo che si porta dietro lo strascico di una storia finita...
passerà il senso di colpa che a volte sembra quasi gelarti il cuore...
passerà l'angoscia che crea lo sguardo di qualcuno...
e passerà il bruciore delle ferite inflitte dalle parole...

Quando tutto questo passerà...
sarò di nuovo io...pienamente IO...pronta a donarti tutto il mio Amore!

                                                   

 
 
 

HO APERTO QUELLA PORTA...

Post n°29 pubblicato il 07 Luglio 2007 da niria82

Mi sono liberata...
ho aperto quella porta...
sono uscita finalmente da quella stanza...
ho seguito i suoni...i profumi...
mi sono lasciata guidare...

Sarà difficile il cammino inizialmente...
ma sarò forte...
ne va della mia vita...del mio futuro...
della mia FELICITA'...

A piccoli passi...piccole  dosi...

 
 
 

Lentamente muore...

Post n°28 pubblicato il 04 Luglio 2007 da niria82

Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine,

ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,

chi non cambia la marcia,

chi non rischia e non cambia il colore dei vestiti,

chi non parla a chi non conosce.

 

Lentamente muore chi fa della televisione il suo guru

Muore lentamente chi evita una passione,

chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle “i”

piuttosto che un insieme di emozioni,

proprio quelle che fanno brillare gli occhi,

quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,

quelle che fanno battere il cuore

davanti all’errore ed ai sentimenti

 

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,

chi è infelice sul lavoro,

chi non rischia la certezza per l’incerto pur di inseguire un sogno

chi non si permette, almeno per una volta nella vita,

di fuggire i consigli sensati

 

Lentamente muore chi non viaggia,

chi non legge,

chi non ascolta musica,

chi non trova grazia in se stesso

 

Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio,

chi non si lascia aiutare

Muore lentamente chi passa i giorni a lamentarsi

della propria sfortuna o della pioggia incessante

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,

chi non fa domande sugli argomenti che non conosce

 

Evitiamo la morte a piccole dosi

ricordando sempre che l’essere vivo

richiede uno sforzo di gran lunga maggiore

del semplice fatto di respirare.

Soltanto l’ardente pazienza

porterà al raggiungimento

di una splendida felicità.

 

Pablo Neruda

 
 
 

Post N° 27

Post n°27 pubblicato il 04 Luglio 2007 da niria82

E' bastato poco ieri perchè mi sentissi di nuovo bene...
un incontro...un sorriso...un girasole...e tutto quello che conservo quì...in fondo al mio ...
Tornata a casa mi sentivo una bimba che aveva appena ricevuto il regalo dei suoi sogni...

 
 
 

Post N° 26

Post n°26 pubblicato il 02 Luglio 2007 da niria82

Sono tornata...
e come previsto non sto meglio...
anzi direi proprio di star peggio...visto che mi sono beccata pure una nottata al ProntoSoccorso...
un virus mi hanno detto in ospedale...
mia madre invece penso abbia centrato il punto...nonostante non sia un medico (senza offesa per nessuno...ma è sempre mia madre!)...NERVI!
Ho sempre sofferto di questo "male"...
somatizzo il tutto...( come diceva un comico di zelig!!!)...e poi sempre alla stomaco!!!
Non so proprio come uscirne da questa storia...sono circondata da gente che mi dice cosa fare e come farlo...
però ad ora di ascoltare...beh lì sembrano tutti sordi!

E come previsto...
non sei andato via un attimo dalla mia mente...
sempre presente...
in ogni parola...gesto...sogno o pensiero...
ti avrei voluto tanto più vicino in momenti in cui mi sentivo veramente soffocare...

Quanto tempo ancora dovrà passare?

 
 
 

Post N° 25

Post n°25 pubblicato il 26 Giugno 2007 da niria82

Rileggendo quà e là questo mio diario di sfogo...mi sono resa conto, purtroppo direi...dei tanti interrogativi che ogni volta mi pongo...
domande alle quali ovviamente non do o non trovo mai una risposta...

Eppure se si ci pensa un attimo...
cosa nella nostra vita non è un interrogativo?

Neppure il caffè mi da tregua...oggi più dolce...domani un pò meno...dopodomani mi uccido bevendolo amaro...perchè sì... voglio farmi male!
...e poi mi ripeto quelle assurde parole che senti da bocche che sembrano non aver mai avuto dubbi nella loro vita:" il caffè si prende amaro per gustarne meglio il sapore"...
sarà....ma a me fa proprio...bleeeeaaaa!!!
Ed ecco che neanche per il caffè...a cui difficilmente so dire di no...ho una qualche remota certezza...

Per non parlare poi dei continui esami universitari...ai quali non riesco proprio ad arrivare certa e sicura della mia preparazione...
Ed il professore...viso scuro...sguardo cupo...sigaretta sempre accesa...LO SA!!!

Vogliamo parlare di cosa comprare da mangiare per il mio pranzo sempre volante?
Sto lì a guardare tra i banconi e gli scaffali...mi prendo il mio quarto d'ora d'obbligo...
"scelgo questo...no questo...forse è meglio però..."
per poi finire col solito triste panino sempre condito allo stesso modo perchè non riesco a decidermi...

E potrei continuare per ore...(ma vi risparmio!)...
e a questo punto come non pretendere una CRISI ESISTENZIALE di fronte al bivio che questa cazzo di vita (ooooopssss!!!sorry) mi propone?

Ed in questo momento mi vedo...
sguardo feroce e stanco al tempo stesso...
coperta di sangue e pittura blu...
kilt scozzese(molto sexi )
spada piantata sul terreno...
a gridare a squarcia gola...
LIBEEERTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA'!!!
eh...che "cuore impavido"...

 
 
 

Post N° 24

Post n°24 pubblicato il 26 Giugno 2007 da niria82

Ragioni...

o Passioni???...

 
 
 

Post N° 23

Post n°23 pubblicato il 25 Giugno 2007 da niria82

E ci si ritrova un giorno a scappare da ciò che si credeva Amore...
a fuggire da quei momenti di Felicità in cui tutto sembrava fermarsi intorno a NOI...
a correre via dal cuore che batte forte...fortissimo...di più...

Devo allontanare da me tutto ciò che LO riguarda...anche se è estremamente difficile...anche se non vorrei...
Ma questo è l'unico modo per tentare di salvare il salvabile.

A volte non ci si rende conto del male che si fa alle persone che più ti stanno vicine...che non se lo meritano...
Tutti possono sbagliare...anch'io sono stata la prima a sbagliare...
Bisogna dare una seconda possibilità per capire se quello da cui ci si stava inesorabilmente allontanando è realmente quello che si vuole...

Non lo so come finirà...
So per certo che in un'altra vita vorrei incontrarLO...vorrei viverLO...
Sarà sempre la mia OSSESSIONE...ha saputo ascoltare il mio cuore...

 
 
 

Post N° 22

Post n°22 pubblicato il 24 Giugno 2007 da niria82

Andrò via per un pò...
devo fare chiarezza...
ciao a tutti amici miei...

 
 
 

Post N° 21

Post n°21 pubblicato il 20 Giugno 2007 da niria82

E la giornata finalmente volge al termine...
E' stata lunghissima...interminabile...
Chiusa tra le quattro mura della mia stanza sono riuscita a dire...3-4 parole al massimo...
Il libro davanti...i pensieri altrove!
Forse mi tocca stare così...forse è giusto così...forse semplicemente mi serve!
Lo capirò...lo so che lo capirò presto!
E non sono mai quello che vorrei...e non faccio mai quello che vorrei...
E' come quando si cerca di stringere tra le mani un pugno di sabbia...che inevitabilmente scivola via...
Cos'è che sto lasciando scivolare?

Intanto viaggio con la mente e trovo sempre te!
La mia ossessione!
Ma cosa sarà mai un'ossessione?

 
 
 

Post N° 20

Post n°20 pubblicato il 20 Giugno 2007 da niria82

Sono stanca!!!
Ho bisogno di sentirmi serena...libera...leggera...felice!
Sono estremamente stanca.
Avrei bisogno di partire, di fuggire...
SONO STANCA!
TROPPO STANCA!

 
 
 

Post N° 19

Post n°19 pubblicato il 19 Giugno 2007 da niria82

Esistono davvero le bugie a fin di bene?
O è soltanto un modo di dire per scrollarsi di dosso quel senso di colpa che sembra avvolgerti come fosse un lenzuolo...o forse...serve a nascondersi meglio dietro il muro dell'egoismo?
Io non lo so...è un pò che ci penso...ma a me quella stupida ed insignificante bugia non mi fa sentire meglio!
Volevo stare con lui...volevo trascorrere con lui quel tempo che sembra irrimediabilmente volare...volevo abbracciarlo con tutta me stessa...
Ed invece ,come accade sempre nei momenti più sbagliati...mi sono messa a "pensare"!
"Forse sto sbagliando, lo sto coinvolgendo troppo in un momento in cui dovrei soltanto riflettere su altro"...
Ma come faccio?
Ho il cuore ed il cervello in conflitto...perennemente!
La verità è che sono IO la prima a sentirmi totalmente, pienamente e assolutamente coinvolta!
Vorrei che fosse il mio cuore a guidarmi e non la mente con cui riesco a trovare sempre errori che puntualmente riconosco di non dover commettere...
Lui riesce però a sentire il mio cuore...ad ascoltarlo come mai nessuno ha fatto...
riesce a mandare il tilt il battito anche solo guardandomi, sfiorandomi, avvicinandosi...
Ed io sto bene! Mi sento bene! Troppo bene! Forse di più...


E continuo a non voler dare un nome a questo sentimento che mi tormenta anima e corpo...

 
 
 

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Quando un fiore ti mette allegria...
quando un fiore ti regala un sorriso...
quando un fiore ti da la forza...
quando un fiore...è soltanto..."ARANCIANTE"!

 

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Ti ho chiesto di mandarmi una foto, un'immagine...qualsiasi cosa...
ed eccola qui!
E' bellissima...e racchiude un pò quello che sono...quello che sento!
Grazie!

 

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ERASMO DA ROTTERDAM

Osservate con quanta previdenza la natura, madre del genere umano, ebbe cura di spargere ovunque un pizzico di follia. Infuse nell'uomo più passione che ragione perché fosse tutto meno triste, difficile, brutto, insipido, fastidioso. Se i mortali si guardassero da qualsiasi rapporto con la saggezza, la vecchiaia neppure ci sarebbe. Se solo fossero più fatui, allegri e dissennati godrebbero felici di un'eterna giovinezza.
La vita umana non è altro che un gioco della follia.
Il cuore ha sempre ragione...
 

UN MARE DI PENSIERI...

IL MARE TI PARLA...impara  ad ascoltarlo...lasciati cullare...

 

IL POETA...

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Credo che stanotte ti verrò a trovare
per dirci tutto quello che dobbiamo dire
o almeno credo...
credo che adesso mi devi far sentir le mani
che a quelle credo...
se ti serve chiamami scemo ma io almeno credo!

Ti sento
e parlo di profumo
t'infili in un pensiero
e non lo molli mai...
io ti sento
al punto che disturbi
al punto che è gia tardi
rimani quanto vuoi!

Voglio volere
io voglio un mondo all'altezza dei sogni che ho...
voglio volere
voglio deciderlo io se mi basta o se no...
voglio non dire mai "è tardi"
oppure "peccato" ...
voglio che ogni attimo
sia sempre meglio di quello passato!

Hai cercato di capire
e non hai capito ancora
se di capire di finisce mai...
Metti in circolo il tuo amore
come quando dici "perché no?"
Metti in circolo il tuo amore
come quando ammetti "non lo so"!

Ti brucerai
Piccola stella senza cielo
Ti mostrerai
Ci incanteremo mentre scoppi in volo
Ti scioglierai
Dietro a una scia un soffio, un velo
Ti staccherai
Perche' ti tiene su soltanto un filo, sai!

Ho messo via un pò di illusioni
che prima o poi basta così
ne ho messe via due o tre cartoni
comunque so che sono lì.
Ho messo via un pò di consigli
dicono è più facile
li ho messi via perchè a sbagliare
sono bravissimo da me.

Le donne lo sanno
c'è poco da fare
c'è solo da mettersi in pari col cuore
lo sanno da sempre
lo sanno comunque per prime!

Gli occhi fanno quel che possono
niente meno e niente più
tutto quello che non vedono
è perchè non vuoi vederlo tu!

Ma ci sarà un souvenir
che ci riporterà solo certi momenti.
E sarà un bel souvenir
una fotografia, una canzone fra i denti.
Ma ci sarà un souvenir
che ci commuoverà fino a farci contenti.
Tieniti il tuo souvenir
da mettere via poi ridicendoti "avanti"!
 

LA CANZONE CHE SCRIVO PER TE...

Non c'è contatto di mucosa con mucosa
eppur mi infetto di te,
che arrivi e porti desideri e capogiri
in versi appassionati e indirizzati a me;

e porgi in dono la tua essenza misteriosa,
che fu un brillio fugace qualche notte fa;
e fanno presto a farsi vivi i miei sospiri
che alle pareti vanno a dire "ti vorrei qua".

Questa è la canzone che scrivo per te:
l'ho promessa ed eccola.
Riesci a scorgerti? Sì che ci sei,
prima che ti conoscessi.


(Ora ho il tuo splendido sorriso da succhiare:
sfavilla di felicità.
L'osservo su dalla tua fronte vanitosa
che ai miei baci ha chiesto la priorità)

Pure frigid waters from these eyes that always miss you
Nothing but violence from my empty gun
I'm using silver to light up these blackheart faces
blinding your fingers with my skin that burns for you

Questa è la canzone che scrivo per te:
l'ho promessa ed eccola.
Riesci a scorgerti? Sì che ci sei,
proprio mentre ti conosco.

This song is for me
I listen like I promised you
I can see me in your words from hell
that you write for me

E ho le tue mani da lasciarmi accarezzare il cuore
immune da difese che non servono.

Ma ora ho in testa il viso di qualcuno più speciale di me,
che sa cantare ma ha più stemmi da lustrare di me...e questo è il tuo svago.
Per quel che mi riguarda sei un continente obliato.
Per quel che ho visto in fondo mi è piaciuto.

Don't, don't tell me. What you want from me
No, don't tell me. I don't wanna hear. Don't tell me

Questa è la canzone che scrivo per te:
l'ho promessa ed eccola.
Riesci a scorgerti? Non ci sei più,
dopo che ti ho conosciuta

(MARLENE KUNTZ E SKIN)

 

UN POSTO NEL MONDO.

In ogni cosa ho voglia di arrivare

sino alla sostanza.

Nel lavoro, cercando la mia strada,

nel tumulto del cuore.

Sino all'essenza dei giorni passati,

sino alla loro ragione,

sino ai motivi, sino alle radici,

sino al midollo.

Eternamente aggrappandomi al filo

dei destini, degli avvenimenti,

sentire, amare, vivere, pensare

effettuare scoperte.

Boris Pasternak

 

ALTROVE

Però, (cosa vuol dire però)
Mi sveglio col piede sinistro
Quello giusto

Forse già lo sai
che a volte la follia
Sembra l'unica via
Per la felicità

C'era una volta un ragazzo
chiamato pazzo
e diceva sto meglio in un pozzo
che su un piedistallo

Oggi indosso
la giacca dell'anno scorso
che così mi riconosco
ed esco

Dopo i fiori piantati
quelli raccolti
quelli regalati
quelli appassiti

Ho deciso
di perdermi nel mondo
anche se sprofondo
lascio che le cose
mi portino altrove
non importa dove
non importa dove

Io, un tempo era semplice
ma ho sprecato tutta l'energia
per il ritorno

Lascio le parole non dette
e prendo tutta la cosmogonia
e la butto via
e mi ci butto anch'io

Sotto le coperte
che ci sono le bombe
è come un brutto sogno
che diventa realtà

Ho deciso
di perdermi nel mondo
anche se sprofondo
Applico alla vita
i puntini di sospensione
Che nell'incosciente
non c'è negazione

Svincolarsi dalle convinzioni
dalle pose e dalle posizioni


Lascio che le cose
mi portino altrove
altrove
altrove

Svincolarsi dalle convinzioni
dalle pose e dalle posizioni

Svincolarsi dalle convinzioni
dalle pose e dalle posizioni


(MORGAN)

 

WALCOTT

Amore dopo amore
Tempo verrà
In cui, con esultanza,
Saluterai te stesso arrivato
Alla tua porta, nel tuo proprio specchio,
E ognuno sorriderà al benvenuto dell’altro,
E dirà: Siedi qui. Mangia.
Amerai di nuovo lo straniero che era il tuo IO.
Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore
A se stesso, allo straniero che ti ha amato
Per tutta la vita, che hai ignorato
Per un altro e che ti sa a memoria.
Dallo scaffale tira giù le lettere d’amore,
le fotografie, le note disperate,
sbuccia via dallo specchio la tua immagine.
Siediti. E’ festa: la tua vita è in tavola.

Derek Walcott

 

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