Diario clandestino

Senza Titolo


Mio padre sta morendo. Non è un'ovvietà melodrammatica. Gli dicevo che se non fosse arrivato a cento anni gli avrei tolto il saluto. E' così. E non sarà quel lento consumarsi a cui avevo ormai fatto il callo, settimana su settimana, domenica su domenica. Accadrà da un momento all'altro e mai sarò pronto. Per me sparirà la persona più importante mai esistita sulla terra, nei secoli dei secoli, nella storia dell'umanità. La persona che più ha influenzato la mia vita,  che l'ha più orientata, che più l'ha ispirata. Una persona che a differenza di miliardi di altre può dire di aver lasciato un segno significativo nelle esistenze di tanti suoi simili. Che può affermare [a differenza mia] di aver fatto del bene. Che ha amato. Che ha costruito. E io rimarrò solo. E vuoto. Vecchio. Mi sono specchiato prima: abbronzato, in forma, mi sono sorpreso del mio apparire. Ma sono vecchio. E vuoto. Mio padre sta morendo.