Diario clandestino

Distratto.


Distratto: come altro mi potrei definire dopo aver visto che il mio ultimo scritto risale a quasi due mesi fa?Distratto, non posso negarlo. Lontano da questo mondo che è stato rifugio per molto tempo ed ora non trova neppure più quelle briciole di tempo per raccogliere piccole impressioni ed esperienze. Non che le esperienze siano calate, infatti. Vedo, ascolto, leggo, assisto a situazioni come sempre. Più di sempre. Ma il legame con il volto nero di questo schermo mi è sempre meno familiare. Non ho frequentazioni, non ho stimoli, raramente leggo in giro se non da poche e ben fidate fonti. Ho fatto un po' di cose in queste settimane, sono soprattutto concentrato sull'essere un uomo nuovo e virtuoso e per questo sto molto meglio. La scorsa estate è niziata la svolta, spesso ci penso: una maturazione emotiva e una serie di episodi e riflessioni, più una persona che ha avuto una funzione catartica. Ci sarebbe potuto essere molto e ben poco c'è stato ma ho ricevuto questa bella eredità: lo stimolo a cambiare significativamente il mio stile di vita. Lo stimolo a stare bene fisicamente. Questo è il risultato che ho raggiunto in questi mesi. E stare meglio vuol dire tanto, soprattutto vuol dire affrontare con forza le grandi avversità. Avere un'energia dirompente che sovverte, ribalta, distrugge, annienta nuvole e tempeste. Il corpo comanda la mente. Spesso, molto spesso.Con queste lenti, silenziose, sto guardando intorno a me.