Diario clandestino

Tempo liquido


Non si può certo non credere che il tempo sia una pura invenzione umana. Il tempo non è immanente ma siamo noi a crearlo ed avendo un congenito senso di inferiorità, abbiamo cercato di misurarlo, squadrarlo, incasellarlo. Ma è fine a se stesso. Il tempo è. Ci sfugge. Accelera o decelera, pensando con Einstein, si deforma. Forse, alla fine, è sopravvalutato. Mi guardo intorno e negli ultimi mesi sono iniziate a morire persone con cui ho avuto a che fare nel lavoro, sì, molti anni fa, sì, appartenevano a generazioni precedenti, ma anche miei coetanei hanno iniziato ad ammalarsi, mali strani, mali brutti. Questo è il tunnel. Inesorabilmente si stringe. Si stringe per tutti? No. Si stringe costantemente? No. Però, mediamente, per tutti, si stringe. La luce filtra sempre meno. Sempre più ci si deve ranicchiare per continuare a procedere. Forse sembrano strane queste riflessioni fatte da una persona a cui la vita sta sorridendo, come poche altre volte nella vita. Non importa. Probabilmente in questo momento il mio tunnel si è riaperto. Da un po' di tempo si è riaperto. E non è 'successo'. Ci ho lavorato su. Molto molto molto molto molto. Ecco, vorrei scrivere qui che serve. Serve serve serve serve serve. Serve ascoltarsi, per capire quali sono le nostre vere preferenze. Serve darsi una disciplina, perchè è fondamentale inseguirle. Serve guardare chi sta meglio, per cercare di rubare un piccolo segreto, un frammento di lezione di vita. Serve guardare chi sta peggio, per averne paura. Gli altri ci servono. Noi serviamo agli altri. Non deve spaventare: è un sinallagma molto chiaro e nitido. Troppo cinico? Vi sorprenderei dicendo allora che poche persone sono così innamorate della vita quanto me. Ci si proietta pensando che si sta bene, che si starà bene e che saremo sempre più o meno in grado di fare le stesse cose. Ecco, non è così. Ma è imprevedibile. Non sono più molto in grado di scrivere, scrivere nel modo in cui ho scritto in questi anni. Perchè sono cambiato. Perchè intorno a me ho cambiato tante tante cose.