C'era una volta...

Forse la vita la capisce chi è piu' pratico.


  
  Quassù c'è un sole che sembra primavera- primavera inoltrata! Ma poi apri la finestra e il gelo ti entra dentro il naso e ti arriva su fino al cervello. Il che rende ancora più difficile -per me- [ragionare], cosa che mi viene gia' abbastanza male, lo sappiamo. *Soffro di una strana malattia, mi emoziono [troppo] facilmente [esageratamente]*Il che rende molto più complicato pensare con il cervello e non con lo stomaco, credere che le coincidenze esistano e il destino invece no, pensare che due persone [innamorate] poi possano restare -nonsobeneseèilterminegiusto- *amiche, rendermi conto che quello che vedo [provo], è perchè sono io che lo voglio vedere [provare] -ma sara' così?Soffro di tante malattie diverse, in verita'.Confondo la noia per interesse, troppe volte.***Sto cercando di fare un po' di [ordine] nella mia vita -nel cervello, nello stomaco, nel cuore. Ci sto provando da vent'anni.E' arrivata (quasi) -finalmente- l' ora di riempire questi scatoloni di cartone. Metterci dentro ricordi, sensazioni, rimpianti, sensi di colpa.Metterci dentro parole, occhi scuri, labbra.O piu' semplicemente libri, vestiti e lenzuola -chè poi alla fine è uguale.Bisogna camminare con i piedi ben saldi al suolo.Bisogna imparare a dire addio -amodomio- alle mie condizioni.Bisogna tener fede ai sogni - e non solo ai sogni.Io [ero] quella dai principi in-affondabili: fedeltà, rispetto, sincerità.Poi, col tempo, sono diventata piu' simile ai protagonisti dei miei libri.  Da lontano quel nodo non cede, non molla come colla ogni giorno più dura anche quando mi nomini a mente si sente.