C'era una volta...

When it doesn't rain it snows.

 
Sara pensa a quante cose *inevitabili succedano.

-Perchè era inevitabile che il caldo e il gelo si scambiassero la pelle, no?

Sara pensa a come ci si possa liberare di *un'idea.
-qualsiasi essa sia.

Sara odia parlare di sè in terza persona -ma è colpa di feisbuc!

***

Sara avrebbe bisogno di un posto come Lacuna,
dove le persone cancellano le altre persone
ed è -davvero- come se non fossero mai esistite
l'una nella vita dell'altra.

Non lasciano impronte, non lasciano profumi,
non lasciano emozioni.

Non lasciano ricordi.

Non lasciano baci -sul naso.

Non lasciano parole.

Non lasciano sguardi.

Non lasciano (più) niente.

E a quel punto resterebbe un po' di vuoto, sì.
Ma non farebbe così tanto rumore -scatole che rotolano giù.
Quel vuoto se ne starebbe lì, in silenzio.

Sara vuole scrivere un libro e comprarsi un cappotto rosso.

Never leave your heart alone.

E anche il più terribile fallimento, anche il peggiore,
il più irrimediabile degli errori,
è di gran lunga preferibile al non averci provato.

[Tratto da Grey's Anatomy, Se non ci fosse un domani]

***

Boh, è che Sara (oggi -da un pò) non ha parole.
Boh, forse è che il vuoto non si può spiegare.
Sta lì e basta.
E risucchia tutto.
E non si può spiegare come, nè perchè.

*Solo per te.

Speravo di trovare le parole giuste per augurarti un buon compleanno.
Speravo che le sensazioni potessero restarmi appiccicate (un po') più a lungo, stavolta.
E invece quei [diciotto giorni] sono passati e io sento di non averli respirati fino in fondo.
Sento di aver spezzato promesse e di non aver sorriso (abbastanza).
Di non aver ricevuto abbastanza baci (sul naso) e di non aver(ti) asciugato *bene le lacrime.
Chè i tuoi occhi verdi li devi far vedere.
Chè ti si scioglie il trucco - alle cinque del pomeriggio - se no.

E non sai quanto darei per tornare *indietro.
Chè io odio Milano ma con te (con voi) è sempre -un po' più- magica,
nonostante il cielo grigio,
nonostante io sia riuscita a perdere due treni -quasi tre.
Con *voi è tutto diverso.

Sono diverse le risate,
sono diversi gli sguardi,
sono diverse le parole.

Chè ce le dobbiamo tenere ben strette al cuore altrimenti scappano via.
E a me succede un po' troppo spesso *ultimamente di perdere tutto per strada:
senzazioni, desideri, parole.

Ma tu sei il *mio [tabacco] e il *mio [miele] -da sempre
e anche se tu ti chiamassi Alice
per me saresti sempre (dolce come il) *miele.
 

Perchè io adoro i tuoi occhi verdi e mi ci specchierei dentro *per sempre.

Perciò, buon compleanno *Claudia.
E grazie di essere (almeno tu) a due passi dal (mio) cuore.

Ti Adoro, letteralmente.

Snow, please.

Forse per potersi tenere una cosa -per sempre- bisogna imparare a sopportare il dolore.

Io credo che nella vita ci siano troppi segreti -da mantenere.
E anche troppe bugie -da (non) dire.

Io sto così bene in mezzo a tutto questo *gelo.

Post N° 1220

Sara si tatuerà un'iniziale sul polso.
Sara si farà il piercing all'orecchio.
Sara si comprerà la macchina fotografica.
Sara la smetterà di mangiare.
Sara si comprerà una macchina rossa -un giorno.
Sara andrà a Firenze a natale, punto.

Echecazzo.

C'era una volta l'amore ma ho dovuto ammazzarlo*

Forse ho esagerato con certi muri -di vetro- e ne ho trascurati altri (più importanti).

Forse se mi fossi ricordata di quella porta chiusa (a chiave)
non ci avrei sbattuto il naso contro (anch'io) -ancora.

E' che quando si ha bisogno di far spazio -dentro- non si sa (più) dov'è il limite.
E alla fine ci scivola via -tutto- dalle mani.
E non si può far altro se non desiderare di essere *un'altra persona.
Diversa, nuova, con il cuore (davvero) -ma davvero- congelato.

Non una che il cuore lo congela per farlo stare al sicuro.
Una che il cuore ce l'ha -davvero- freddo, stronzo, forte.

Sì io lo voglio così il cuore -freddo, stronzo, *forte.
Al sicuro.

*Il problema ora è sapere quanto ci mette la termite a divorare il bosco.

*New (half) Moon.

"Prometto che è l'ultima volta che mi vedi. Non tornerò.
Non ti costringerò mai più ad affrontare una situazione come questa.
Proseguirai la tua vita senza nessuna interferenza da parte mia.
Sarà come se non fossi mai esistito. "

[...]

Sorrise dolcemente: "Non preoccuparti. Sei un essere umano...
la tua memoria è poco più di un colino. Il tempo guarisce tutte le vostre ferite."
"E i tuoi ricordi?", chiesi. Sentivo una specie di nodo stretto in gola, che mi soffocava.
"Bè..." Fece una breve pausa. "Non dimenticherò.
Ma a quelli come me...basta poco per trovare una distrazione."

[...]

Vedi è una frattura netta, diceva il medico indicando con il dito il mio osso spezzato.
Meglio così, guarirà più velocemente. "

[Tratto da New Moon, S. Meyer]
 

 
[foto: ceraunavolta89]
 

Bah, e poi dicono che i libri fanno *bene (al cuore).

Diciannove anni - mai più vodka alla menta - parte II.

[...work in progress...]

Appena recupero le capacità motorie e non.

Diciannove anni - voglio fare bambolina e barracuda con te! -parte I.

Festeggiare diciannove anni sulle note di Bambolina e Barracuda non ha prezzo.
Festeggiare diciannove anni con un vodka lemon in mano non ha prezzo.
Festeggiare diciannove anni saltando in mezzo a una folla, pensando che sul palco ci sia *lui a cantare -chè poi alla fine sono UGUALI -bellezza a parte! - non ha prezzo.
Festeggiare diciannove anni con le stelline+amici non ha prezzo -a cantare piccola stella senza cielo -per voi. (L)
Festeggiare diciannove anni senza il pensiero che la mattina dopo c'è scuola non ha prezzo.
Festeggiare diciannove anni *urlando contro il cielo non ha prezzo.
In prima fila, poi!!! [chè alla fine ci siamo arrivate, alla canzone giusta!]
 

Il patto è stringerci di più, prima di perderci
forse ci sentono lassù, è un po' come sputare via il veleno!!!!

Eternal sunshine of a spotless mind.

- Oh, c'è da rimboccarsi le maniche, qui.
- Cosa c'è da fare? O.o
- Cancellare, ricominciare, cercare, capire, volere, *fotografare.
- Ah già, with Canon you can. -.-"
- Quello c'entra solo con l'ultima parte.
- Ah già, puoi cancellare qualcuno dalla tua mente ma farlo uscire dal cuore è tutta un'altra faccenda.
- No, non c'entra molto nemmeno questo.
- Oh cavolo e di cosa stiamo parlando allora?
- Di te. Di te e basta. Di te e nessun altro.
- Ah.
- [...]
- Si occhei, hai ragione. Dovrei imparare a capire, cancellare ecceteraeccetera.
E' solo che...pensavo che le mani tremassero solo nei libri -nelle storie d'amore.
- E invece non è così?
- Eh no, a quanto pare no. Ho scoperto che le mani tremano... quando non lo so.
- Quando si è innamorati? Quando si ha paura?
- Ma che ne so io (dell'amore)? In questi due giorni mi avranno detto ottocento volte che non mi devo sposare -mai- giovane. Chè bisogna aspettare, aspettare. Chè poi tutto cambia, chè poi arrivano i rimpianti. Chè sono troppo *piccola.
- ...quindi *bambina, non credere a niente che non sia Amore.
- Ah già, chiaro.
- Ma ti si deve iniettare sempre tutto in vena per fartelo capire?
- No, basta che la smetti di parlare tramite canzoni e citazioni.
- Quanto ti costa dirmi *sempre se poi *sempre è una bugia?
- Ma poi...stavo pensando...stavolta non sono stata io a scappare.
Stavolta ho preso tutto -cioè quasi. E adesso cosa mi rimane?
- Chè hai un amico in meno su facebook.
- E un numero di telefono in meno.
- E un contatto di msn?
- No, quello *io ce l'ho ancora.
- Cancellalo!
- Ma no, perchè? Non si sa mai.
- E' la cura no? come nel film.
- Che palle!
- Ma ti è piaciuto tanto!
- Si ma qui non siamo in un dannato film! Questo non è un [tele]film, questa è la realtà.
Qui nessuno può tifare per nessuno, tanto meno io!
- Sì, certo pensala come vuoi.
 

- Allora, sei pronta?
- Sì.
- Ricordati che non si tratta solo di *cancellare. Si tratta di riordinare tutto quello che c'è nella testa, nel cuore e tutto il resto. E' necessario. Bisogna stare bene con se stessi per far star bene qualcun'altro davvero, fino in fondo. Bisogna impare ad amare se stessi. E' necessario.
- Lo so.
- Paura?
- Non sarei io.
 

Domani compio diciannove anni e voglio una giornata grigia.
Senza sole e senza pioggia. Solo grigia. (magari con la neve?)
Non sare *io, altrimenti.

E *io sono solo una ragazza incasinata che cerca la sua pace mentale.

E' *così.

 
Se un bel giorno passi di qua
lasciati amare e poi scordati svelta di me
che quel giorno e' gia' buono per amare qualchedun'altro
qualche altro.
Non è tempo per noi e [forse] non lo sarà mai.

[Non è tempo per noi, Ligabue]
 

Io nei giorni di sole porto sempre i miei occhiali da sole neri sulla testa. Nei giorni come questo, invece, in cui le nuvole coprono il sole, li metto su, in modo che mi coprano gli occhi. E la gente che mi vede fare sempre la stessa strada penserà sicuramente che sono pazza. Ma è solo perchè oggi non avevo voglia di farmi guardare in faccia da nessuno.
E volevo solo far scendere le lacrime senza che nessuno vedesse i miei occhi diventare rossi. E' che io odio gli addii e ancora di più odio dover cancellare *qualcosa dalla mia vita. Chè sia un numero di telefono o una persona che amo.
 

[*foto: ceraunavolta89]
 

È così
Che va via un po’ di noi
È così
Che se ne va
Senza tante parole
Senza fare più rumore, quel po’ di noi.

[E' così, Negramaro]

# Tre minuti pensi basteranno a ricoprirmi di bugie?

Dimmi a che serve restare
lontano in silenzio a guardare
la nostra passione che muore in un angolo
e non sa di noi.
Non voglio stare sulla soglia della nostra vita, guardare che è finita
Nuvole che passano e scaricano pioggia come sassi
E ad ogni passo noi dimentichiamo i nostri passi.

[Cade la pioggia, Negramaro feat. Jovanotti]
 

*Ci sono quelle sere belle da morire.

Stamattina mi sono svegliata con il sorriso addosso.
Ed era da tanto che non succedeva.

Era da tanto che non mi lasciavo tutto alle spalle,
che non passavo una serata con persone *nuove.

Era da una vita -una vita intera
che non prendevo in mano una NikonD80.

Era da un po' che non mi svegliavo con il sorriso addosso
e la stanza che mi gira sulla testa.

Con tutto quel mojito-negroni-sbagliato-vodka alla pesca&succo d'arancia-e poi altre cose che non mi ricordo.
Con tutto quel girare in tondo-saltare-ballare -stringer(ci) di più.
Con tutto quello scattare flash.
Con tutto quel ridere.
Con tutto quel mangiare (poco) e solo tramezzini con prosciutto e fungo-prosciutto e oliva+maionese.
Con la Silvia che si è accorta dei capelli rossi.
Con tutto quel -vuoi diventare lesbica come noi? -no a me piace l'uccello! XD
Con tutte quelle palline di zucchero chè sembrano il mercurio nel termometro.
Con quella vista fantastica in quella casa fantastica con quella gente fantasica.
Con quella piscina fantastica.
E le stell(ine) fantastiche.

Con tutto *questo come si può non svegliarsi col sorriso addosso?

*E' troppo difficile da de-scrivere una serata così.

Il patto è stringerci di più
prima di perderci
Forse ci sentono lassù
è un po' come sputare via il veleno
URLANDO CONTRO IL CIELO!!!
 

Ancora tanti auguri tesoro ;)
E buona fortuna Miry per domani ;)

 

Red hair - with Canon you can

Sono giorni di vero e proprio *silenzio.
E a me verrebbe soltanto voglia di urlare(piano)per romperlo in mille pezzi.

Dentro* c'è soltanto rumore e spazzatura.
Si accumula e si accumula fino a diventare troppo.
E alla fine si perde l'equilibrio(ancora).

Ho i capelli rossi e il cuore spaccato in due.
Ma non a metà.
E' proprio spaccato in due parti diverse, opposte, lontane.

Ho i capelli rossi e mi rendo sempre più conto di quanto facilmente le persone
mi restino appiccicate in testa -alcune perfino nel cuore.
E di quanto invece *io scivoli via da quella degli altri -altrettanto velocemente.

Ho i capelli rossi e aspetto di riprendermi(almeno)un pò.
Forse con un po' di vino scivola via tutto, anche tu.
 

Mettiti a sedere, cosa vuoi da bere?
Quello che hai purchè sia forte!!!

Amami se hai coraggio.

Quando le persone sono stupide non c'è niente da fare.
La nausea passerà, prima o poi.
Per ora vomito solo lacrime.
E' che alla fine dei conti essere onesti (non) conta.

Ho sentito il cuore scaldarsi, prendere quasi fuoco.
Poi all'improvviso...solo lacrime.
Ma è normale che (adesso) mi faccia male il cuore?

Tu credi che il nostro Amore riesca a fare i miracoli?

- Sì, noi siamo così. Noi litighiamo. Tu dici a me che sono un arrogante figlio di puttana
e io ti dico quando sei una rompigoglioni! [...]
- E allora?
- Allora non sarà facile anzi sarà molto difficile e dovremo lavorarci ogni giorno ma io voglio farlo perchè io voglio te. Io voglio tutto di te, per sempre. Io e te, ogni giorno della nostra vita. Vuoi fare una cosa per me? Per favore. Prova a immaginare la tua vita. Fra trent'anni, quarant'anni, come sarà? Se la vedi con lui, vai. Vai. Te ne sei andata una volta, sopravviverò anche alla seconda. Se è quello che realmente vuoi ma non scegliere la strada più facile.
- Quale strada facile? Non esiste una strada facile, comunque finisco per ferire qualcuno.
- Smettila di pensare a quello che vogliono gli altri. Non pensare a quello che voglio io o a quello che vuole lui o a quello che vogliono i tuoi. Tu che cosa vuoi?
- Non è così semplice.
- Tu che cosa vuoi? Dimmelo, che cosa vuoi?
- Devo andare.
  

L'amore più bello è quello che risveglia l'anima
e che ci fa desiderare di arrivare più in alto,
quello che incendia il nostro cuore
e porta la pace nella nostra mente.
Questo è quello che tu mi hai dato
ed è quello che speravo di darti per sempre.

[Tratto dal film "Le pagine della nostra vita"]

Sara odia le bugie e i rimpianti.

Succede che tu vivi la tua vita, fai le tue scelte; tutto pulito, sempre nel giusto –finchè si può.
E poi arriva lui. Sembra abbia soltanto voglia di giocare un po’ e invece lentamente ti entra dentro. Lentamente sì, ma in silenzio; cosi in silenzio che tu non ti accorgi di nulla. Ti rigiri un momento, solo un attimo, basta un attimo e te lo ritrovi lì, a due centrimetri dal tuo naso. Cerchi di allontanarlo ma la tua mano si appoggia un attimo, solo un attimo sul suo cuore. E allora capisci che è finita. O forse nemmeno cominciata, dipende un po’ dai punti di vista.
 

Ho in mano questi due biglietti per il concerto di *ieri sera.
Vorrei tanto buttarli giù dalla finestra, strapparli, bruciarli.
E invece non faccio altro che tenerli in mano, toccarli, guardarli. 
 

Non posso tenerli qui.
Mi fanno solo [rabbia], ormai.
Come tutto il resto.

Io non lo so come si fanno a capire certe cose.

E' tutto qui il disastro.

[*pierofix]
 

Penso sia solo colpa delle tue parole,
della tua capacità di impacchettarle con i nastrini colorati
e tutto il resto.

Anche le vongole hanno la lingua.

Ho messo in valigia tutta la mia buona volontà
ma probabilmente mia mamma me l'ha tolta prima di salire in macchina
senza che io me ne accorgessi.
Mi sono ritrovata subito davanti alla *tua lastra di marmo - fredda, anche sotto il sole.
C'erano dentro due occhi verdi pieni d'acqua e di trucco che cola.
Non c'era nemmeno lo spazio per piangere lì in mezzo.
Avevo (anche) dimenticato gli occhiali tattici a casa -non la mia.
Ho ricacciato tutto in gola ma ce n'era troppa, di acqua negli occhi.
E allora le ho lasciate cader giù, piano, senza far troppo rumore.
Chè non avevo nessun diritto di farle scivolare giù.
non per *te -solo per loro.

Ho lasciato passare i giorni, quei pochi giorni che mi hanno separato dal *vero motivo della mia partenza,
come hanno insinuato tutti.
E alla fine sono passati.
E tu sei arrivata a prendermi.
E mi hai raccolto come un gatto
e mi hai portato con te.

...e mi hai trovato
all’ angolo coi pugni chiusi
con le mie spalle contro il muro
pronto a difendermi.
 

1. Le cose - scriverle per non dimenticarle.

E' la magia del vetro.. proteggere senza imprigionare... stare in un posto e poter vedere ovunque, avere un tetto e vedere il cielo... sentirsi dentro e sentirsi fuori, contemporaneamente... un’astuzia, nient’altro che un’astuzia... se lei vuole una cosa e però ne ha paura non ha che da mettere un vetro in mezzo... tra lei e quella cosa... potrà andarle vicinissimo eppure rimarrà al sicuro... Non c’è altro... io metto pezzi di mondo sotto vetro perché quello è un modo di salvarsi... si rifugiano i desideri, lì dentro... al riparo dalla paura... una tana meravigliosa e trasparente.. Lo capisce, lei, tutto questo?

- Cosa sono le schifezze?
- Sono cose che nella vita non bisogna fare.
- E ce n'è tante?
- Dipende. Se uno ha tanta fantasia, può fare molte schifezze. Se uno è scemo magari passa tutta la vita e non gliene viene in mente nemmeno una.
La cosa si complicava. Pekish se ne accorse. Si tolse gli occhiali e lasciò perdere Jobbard, i tubi e le altre storie.
- Mettiamola così. Uno si alza al mattino, fa quel che deve fare e poi la sera va a dormire. E li i casi sono due: o è in pace con se stesso, e dorme, o non è in pace con se stesso e allora non dorme. Capisci?
- Si.
- Dunque bisogna arrivare alla sera in pace con se stessi. Questo è il problema. E per risolverlo c'è una strada molto semplice: restare puliti.
- Puliti?
- Puliti dentro, che vuol dire non aver fatto niente di cui doversi vergognare. E fin qui non c'è niente di complicato.
- No.
- Il complicato arriva quando uno si accorge che ha un desiderio di cui si vergogna: ha una voglia pazzesca di qualcosa che non si può fare, o è orrendo, o fa del male a qualcuno. Okay?
- Okay.
- E allora si chiede: devo starlo a sentire questo desiderio o devo togliermelo dalla testa?
- Già.
- Già. Uno ci pensa e alla fine decide. Per cento volte se lo toglie dalla testa, poi arriva il giorno che se lo tiene e decide di farla quella cosa di cui ha tanta voglia: e la fa: ed eccola li la schifezza.
- Però non dovrebbe farla, vero, la schifezza?
- No. Ma sta' attento: dato che non siamo calzini ma persone, non siamo qui con il fine principale di essere puliti. I desideri sono la cosa più importante che abbiamo e non si può prenderli in giro più di tanto. Così, alle volte, vale la pena di non dormire per star dietro ad un proprio desiderio. Si fa la schifezza e poi si paga. E' solo questo davvero importante: che quando arriva il momento di pagare uno non pensi a scappare e stia lì, dignitosamente, a pagare. Solo questo è importante.
Pehnt stette un po' a pensare.
- Ma quante volte lo si può fare?
- Cosa?
- Fare schifezze.
- Non troppe, se si vuole riuscire a dormire ogni tanto.
- Dieci?
- Magari un po' meno. Se sono vere schifezze, un po' meno.
- Cinque?
- Diciamo due. poi se ne scappa qualcun'altra.
- Due?
- Due.
 

[...]

280. Schifezze - un paio nella vita.

Ma quando ti viene quella voglia di piangere pazzesca, che proprio ti strizza tutto, che non la riesci a fermare, allora non c’è verso di spiaccicare una sola parola, non esce più niente, ti torna tutto indietro, tutto dentro, ingoiato da quei dannati singhiozzi, naufragato nel silenzio di quelle stupide lacrime. Maledizione. Con tutto quello che uno vorrebbe dire.. E invece niente, non esce fuori niente...
Si può esser fatti peggio di così?
 

[Castelli di rabbia, Alessandro Baricco]