the road not taken

Post N° 590


Sorrisi sornioni e rumore di piatti stonati, riassettano la cucina nella morbida penombra dell’unica luce ancora accesa, sopra i fuochi del fornello. E al di là della finestra, protetta dietro i vetri che portano ancora i segni dell’ultima pioggia, una notte limpidissima e fredda, che sa di neve lontana e rami di pino e castagne dimenticate ad abbrustolire sul fuoco.  Una notte che brilla di sole stelle e chiama fuori a camminare. Coś in un attimo infilano cappotto e sciarpa, il portone si chiude dietro le spalle - il legno deformato dal tempo e gonfio di umidità produce un suono gentile, quasi soffice - dietro le spalle si lasciano i sospiri trattenuti nel buio protetto dalle coperte,  e fuori, incontro al gelo che arrossa le guance, un passo in fila all’altro, arrivano al chiosco al di là del Ponte di Rialto, a scaldarsi le dita intirizzite su una tazza fumante di vin brulè, profumo alcolico di spezie che non ubriaca mai.