the road not taken

Post N° 592


foto: miada sempre, trascrivo. Da che mi ricordo, alla fine dell’anno seguo gli stessi riti da sempre, con cura maniacale, e con la stessa emozione, un fardello che cresce, una valigia di ricordi e sensazioni, di insegnamenti, da portare sempre con me. Ci ho messo una vita a capire. Ci sto mettendo una vita, a lasciare indietro ciò che deve rimanere nel passato, il peso che affatica le spalle senza dare luce allo sguardo e forza al lavoro delle mie mani, del mio cuore. Gli ultimi giorni dell’anno, anche di quest’anno – di quello appena passato – li trascorro seduta alla mia scrivania, a trascrivere in inchiostro viola tutto ciò che ho di più importante. Una volta erano i diari di scuola, con i compleanni da non dimenticare, ed i numeri di telefono delle amiche; qualche portafortuna a cui io stessa, con l’immaginazione, avevo conferito poteri magici, le foto del mio gatto, i versi delle poesie e delle canzoni preferite, passatempi da ragazzine, insomma. Ora, dalla vecchia moleskine a quella nuova, porto con me poche cose – e le più importanti le segno già sul frontespizio, che siano la prima cosa che leggo ogni volta che la apro per scrivere. Quello che mi hai insegnato. Che si intreccia per sempre – per sempre -  con quello che sono, e lo modella con tenacia, con dolcezza. E fermezza. Quello che mi hai insegnato ad essere, e che sarò per sempre, è tutto ciò che porto nell’anno che viene, l’abito più prezioso, leggero ed impalpabile, intessuto di perle e carezze e brividi e consapevolezza. Mi proteggerà dal freddo e dalla solitudine, mi proteggerà dall’abbandono - mi proteggerà dall’abbandono – un abito da indossare tutti i giorni dell’anno, lungo fin quasi ai piedi, li lascerà scoperti – e avrò ingioiellate le dita, e sempre perfetto lo smalto e bianchissima la pelle – piedi aggraziati come mani, spunteranno dall’orlo ricamato di questo vestito che mi hai cucito addosso, ad ogni mio passo - ti seguo passo passo sii roccia per sempre - e lo sarò, senza abbassare mai lo sguardo.