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2002: il mal d'africa KENYA E CASCATE VITTORIA

Post n°4 pubblicato il 25 Febbraio 2012 da NELLI2004DGL

 

Il Kenya è il primo paese africano della fascia equatoriale che ha saputo sfruttare turisticamente le sue bellezze naturali e farne una fonte di ricchezza che ha contribuito a trasformare questo paese in uno dei più progrediti del continente.
Nairobi, la capitale, è il suo volto più moderno, un volto fatto di grattacieli. Ma basta uscire dalla città per essere repentinamente riportati indietro nel tempo, tra savane e praterie, tra foreste pluviali e lussureggianti pinete montane, tra deserti e valli infuocate.

Ecco il Kenya che ho visto: le grandi riserve faunistiche del Maasai Mara, dell'Amboseli e dello Tsavo dominate dai 6000 metri del Kilimanjaro; l'Aberdare e il Monte Kenya; la profonda Rift Valley, punteggiata dai grandi Laghi Nakuru, Bogoria e Baringo fino al Lago Turkana, veri santuari degli uccelli. Infine la costa oceanica che si estende per 450 kilometri fra spiagge infinite e lagune trasparenti. Il volto più conosciuto (e chiacchierato) del Kenya: Malindi e Mombasa che vivono oggi dell'indubbio successo commerciale, grazie all'abbondanza di strutture ricettive anche di ottimo livello, ma non si deve dimenticare che 'il mare è dappertutto e gli animali solo in Africa' e il Kenya è stato ed è il paese meglio attrezzato per i safari fotografici in riserve ricchi di tutta la fauna africana.

 

Sudafrica e oltre... fino alle Cascate Vittoria per ammirare “il fumo che tuona” dal versante dello Zimbabwe, un paese di altopiani ricco di bellezze naturali, storia e cultura. Le Cascate Vittoria sono le più spettacolari al mondo, divise in 5 rami principali, con una splendida foresta pluviale e nuvole di vapore acqueo che si innalzano fino a 500 m di altezza. Uno scenario grandioso, offerto dalla natura, che  regala emozioni indimenticabili.

Elencate tra le sette meraviglie del mondo, le Cascate Vittoria sono la più grande massa d'acqua cadente del pianeta. Le fragorose acque dello Zambesi si gettano da 100 metri di altezza in un abisso largo due chilometri regalandoci un'affascinante dimostrazione di pura forza.


 

 
 
 

CUBA FAVOLOSA VIAGGIO DEL LUGLIO 2006

Post n°3 pubblicato il 19 Febbraio 2012 da NELLI2004DGL

tutto è nato in una di quelle serate d’inverno in cui si parla di vacanze estive. Si va a Cuba? Si va a Cuba.Inizia quindi la fase della preparazione psicologica che consiste nell’acquistare cartine e guide per cercare di capire dove andremo e con chi avremo a che fare. E avremo a che fare con un gran popoloQuindi prenotazione volo diretto Roma Fiumicino-L’Avana con 14 ore di volo e 6 di fuso orario e prenotazione di 3 notti in hotel a L’Avana dopodiché… si vedrà.Dovunque siamo stati a Cuba è sempre stato più o meno lo stesso (ricordatevi che siamoa Luglio e luglio fa parte della cosiddetta stagione umida) mattinate di cielo sereno, inizia a rannuvolarsi nel pomeriggio per poi spesso sfociare in pioggia più o meno intensa. Ma i temporali sono tipici tropicali, dopo mezz’ora torna il sereno.
La temperatura è sempre stata piacevole senza mai superare troppo i 35°. Preparatvei una valigia del tutto informale; l'indumneto piu' pesante che ho indossato è stata una t-shirt

La Repubblica di Cuba è un arcipelago dei Caraibi settentrionali, posto tra il mar dei caraibi, il golfo del messico e e l'oceano atlantico. Verso nord si trovano gli Stati  Uniti e Bahamas ad ovest il Messico, a sud le isole Cayman e la Jamaica e a sud-est Haiti 

L’AVANA
Arriviamo a L’Avana a notte fonda; appena usciti dall’aeroporto ci attende una fitta pioggerella (ci abitueremo a questo nel corso della vacanza) che poco dopo sfocia in un grosso temporale seguito, il tutto nel giro di un’ora non di più, di nuovo dal sereno.
A proposito dell’aeroporto, le operazioni in uscita sono estremamente lente: è un altro dei fattori, la calma cubana, ai quali ben volentieri ci assuefaremo.
Non esiste il problema di cercare un taxi, tante le offerte che ci vengono fatte non appena mettiamo piede a terra.
E così facciamo il primo approccio con la popolazione indigena: il tassista ci accompagna allegramente sotto una pioggia torrenziale, buche dell’asfalto schivate con esperienza, assaltato dalle nostre prime domande di curiosità.


L’Avana è una città da oltre 2 milioni di abitanti (sugli 11 di tutta Cuba) ed è molto vasta. La zona però più caratteristica, quella cioè che raccoglie più interessi, storico, artistico, di costume, il vero cuore pulsante della capitale è Habana Vieja, affacciata sull’Oceano Atlantico racchiusa tra i due lungomari Avenida del Puerto e Malecòn.
Il nostro èun albergo con tutti i numeri per reggere anche alla concorrenza europea. Uno dei più recenti della città, è stato ristrutturato sul corpo preesistente ed ha camere grandi e confortevoli con condizionatore, TV satellitare e vista sullo splendido Parque Central.
Il tempo di farci una doccia rigeneratrice e mentre a l'Havana sono le 3 del mattino, a Roma sono le 9...un incubo per telefonare!!!non esistono schede per cellulari cosi' chiamo dall'albergo e mi costa 8 € per dire ' ciao siamo arrivate''Giada se ne va a dormire, mentre io ancora sveglia, mi guardo attorno, finchè, stremata dalla stanchezza mi addormento anch'io.Dopo un bel sonno ristoratore siamo subito sul campo con lo scopo di iniziare a "respirare" questa città. Attorniati subito dai ragazzi del posto che, chissà come mai , capiscono che siamo Italiani e ci propongono chi di portarci a un paladar (tipica soluzione cubana per mangiare in casa di una famiglia) chi di farci da guida, chi di portarci in qualche locale.
Nessuno però si è mostrato né si mostrerà in tutta la nostra permanenza maleducato o peggio ostile, massima cordialità, il tutto condito da un’allegria che è veramente contagiosa. Ci fermiamo a pranzare in un locale, una sorta di vecchio circolo ricreativo dove ci sono solo Cubani e mangiamo con 4 € a testa del pollo e del riso fritti. Sulla via del ritorno Giada ed io ci imbattiamo nella prima testimonianza diretta di ciò che all’estero viene detto delle "jineteras". Siamo ripetutamente avvicinati da ragazze e ragazzi (alcune giovanissime) che si offrono di lavorare per noi in cambio di una cena, di un vestito o di qualche altra semplice cosa.

 

Cayo largo del sur, o meglio nota semplicemente come Cayo Largo è un piccolo isolotto che si allunga nel sud dell'isola di cuba bagnato dal mar dei caraibi. E' la seconda isola piu' grande della Cuba caraibica. Cristoforo Colombo approdo' sull'isola nella sua seconda spedizione nel 1494, e Sir Francis Drake, fece scalo in questa isola durante la sua circumnavigazione del globo, inoltre i pirati la usarono come base di partenza per le loro scorribande sui mari..Oggi è diventata una meta turistica dove si possono fare immersioni, snokling e wildlife....ma in maniera permanente non ci vive nessuno.

 

Trinidad è una città nella cuba centrale, ed è patrimonio dell'Unesco, l'industria principale di Trinidad è il tabacco e l'industria del turismo,. AI turisti piace definirla la citta' museale, poichè qui sono i 500 anni di storia delle colonizzazioni spagnole. La si puo' visiatre in poche ore a piedi o a cavallo. La città è situata nei pressi delle montagne Escambray e la costa caraibica.

 

Varadero:. è una popolare località turistica nella provincia di Matanzas e una delle più ampie spiagge dei Caraibi. Viene anche chiamato Playa Azul, "spiaggia azzurra".

Di Varadero i cubani dicono "no es Cuba, son los Estados Unidos!" ("non è Cuba, sono gli Stati Uniti!") per il carattere turistico della città.Su tale spiaggia sorgono villaggi e complessi turistici ma è soprattutto dagli anni novanta che iniziarono le costruzioni in massa di hotel per il turismo internazionale (la maggioranza a 4 e 5 stelle), finanziati con investimenti cubani e stranieri a corto periodo, per cercare di sviluppare il turismo come argine alla crisi dovuta al crollo del muro di Berlino e della scomparsa dell'Unione sovietica 

Santa Clara è rinomata per essere sede del mausoleo del 'Che', diviso in 2 due parti: la prima zona ospita, dall'agosto 1997, le tombe di Ernesto Guevara e di sei suoi compagni caduti in BOLIVIA e di 14 combattenti uccisi in  GUATEMALA La seconda zona è dedicata ad un fotocronistoria della vita del Che fin dai primi anni di vita, integrando le foto ad oggetti di proprietà del combattente e di uso comune durante la sua attività come medico nel sud di Cuba all'epoca dello sbarco con Fidel Castro nel 1956.

 

 

 

 

 

 

 
 
 

dagli Appennini alle Ande Peru' 2005

Post n°2 pubblicato il 19 Febbraio 2012 da NELLI2004DGL

Ciao cari amici, vorrei parlarvi del mio viaggio in Peru’
Ci attiravano molto i depliant del Perù  che vedevamo in giro così io Bros e Giada  abbiamo deciso di andare a vederlo. Si è rivelato un viaggio bellissimo anche se molto faticoso. Siamo atterrati a Lima dopo sei scali da incubo e 23 ore di viaggio, se si prenota all'ultimo minuto è il prezzo da pagare e stravolti dal fuso, dal sonno e dalla fame e cos'altro…..inizia subito la lotta alla sopravvivenza al popolo Peruviano. Taxisti, agenti di viaggio, intermediari degli hotel, tutti attorno: “aiuto non ci siamo ancora ambientati abbiate pietà” !!! Sarà così per tutto il  periodo di permanenza
Il Perù è molto pericoloso, se solo ti rilassi un attimo ecco che ti hanno gia rubato qualcosa. Devi sempre curare i tuoi bagagli, quando aspetti nelle stazioni, quando li carichi nei vani dei bus, noi molto spesso li abbiamo legati a quelli d'altri turisti con cordini d'acciaio altrimenti, tu arrivi a destinazione ma non il tuo zaino. Nelle stanze degli alberghi devi tenere tutto sotto chiave e se mandi a lavare qualche capo è molto probabile che non ti torni qualcosa ed è inutile reclamare, nessuno sa mai niente. Se viaggiate con bus notturni, prendete solo quelli diretti ossia senza fermate tra la partenza e l'arrivo, così da non esserci carico e scarico di bagagli (i vostri) e balordi che salgono in piena notte. Inoltre v'imbroglieranno sul resto, sul peso della frutta che comprate, lo fanno tra loro, non sarà mica immune il turista! Vi tormenteranno ad ogni stazione che arriverete, i bambini vi inseguiranno per la “propina”, ma no preoccupatevi quando non ce la fate proprio più è ormai ora di tornare a casa! Si viene però ripagati dalla bellezza dei posti.I panorami sono splendidi. Noi siamo partiti da Lima città caotica ma con un bel mercato e il fantastico Museo de Oro. Sono molto divertenti gli spostamenti in collectivos.

Alla scoperta del Paese
Poi abbiamo visitato la Riserva di Paracas e le islas Ballestas. I leoni marini ti guardano da pochi metri di distanza, ci sono poi un infinità di uccelli, i fenicotteri e 7 pinguini. Il “motoscafo” che ci portava si è rotto, così come tutti i pulmini che abbiamo preso nelle varie gite. Eravamo arrivati a pensare d'essere portatori di sfiga, ma parlando con altri turisti è una cosa che succede a tutti, quindi…….. noi non c'entriamo!! Non c'è da preoccuparsi in un modo o nell'altro ti riportano sempre indietro. E un po' come l'ora peruviana, prima o poi si parte, l'importante è essere in ritardo. Non perdetevi il volo con un piccolo aeroplano a tre posti sopra le linee di Nazca. Non c'è ancora una spiegazione  per queste creazioni ma forse cosi hanno più fascino. Da Arequipa poi abbiamo fatto un tour di tre giorni al Colca Canyon.    i paesaggi, la gente, l'artigianato e il volo del condor ripagano di tutte le ore di pulmino, della polvere, del freddo e del mal d'altura. Spostatici poi a Puno, dove ai mercati abbiamo comprato veramente troppe cose, ci siamo organizzati per una gita di sul Lago Titicaca, alle isole Uros, Amantani ,Taquile. L'ospitalita della famiglia dove abbiamo alloggiato ci ha fatto godere ancor di più di queste isole. Dove non c'è corrente e tutto è ancora come una volta. Gli uomini stanno seduti nella piazza e lavorano a maglia (che strano vederli) e le donne filano lane dai colori sgargianti, tutti nei loro tradizionali costumi. Abbiamo un ricordo piacevole di queste giornate. Da Cuzco con il mitico treno si va al Machu Pichu.Ci vorrebbe un intero blog per descrivere le emozioni che ci ha dato questo posto,che merita più di ogni altro. Surreale è anche la città Aquas Calientes che si è sviluppata lungo la ferrovia e quando arriva il treno tutto si anima. Gli spostamenti fatti con i mezzi pubblici sono semplicissimi da organizzare., ma il Perù è così.: prendere o lasciare!!!

 

 

 
 
 

TOKYO NON DORME MAI ottobre 2011

Post n°1 pubblicato il 18 Febbraio 2012 da NELLI2004DGL

Buongiorno cari amici, e ben ritrovati  a tutti. Se mi consentirete vorrei parlarvi di questo posto che ho avuto l'immenso piacere e la fortuna di vedere piu' da vicino...e per gli appassionati del mondo nipponico... e so che siete in tanti. IL Giappone  è un arcipelago formato piu' o meno da 1.000 isole, si elevano inoltre 165 vulcani spenti e 50 attivi, come il Fujiyama, il famoso monte sacro giapponese. Il Giappone è il paese del mondo a più alto rischio sismico. Tra i maggiori fiumi si ricordano lo Shinano e il Tone. Il maggior lago è il lago Biwa.

CLIMA:
Il Giappone ha un clima di tipo monsonico : l'estate è molto calda ed umida l'autunno e la primavera sono abbastanza miti e l'inverno è freddissimo; A febbraio  si tiene il festival della neve con la creazione di enormi sculture in ghiaccio. IL periodo ideale per visitare il giappone è la primavera  (aprile e maggio) e l'autunno (ottobre e novembre).Per visitare il Giappone non occorrono vaccini particolari, ma occorre un passaporto in corso di validità e non è necessario il visto turistico

 

ACQUISTI:
Inutile dire che il Giappone è la patria dell’elettronica e dell’ottica, ma vi si trovano anche pregevolissime perle, artigianato in bamboo, bambole, ventagli, abbigliamento tradizionale (kimono), lacca, seta. La valuta è lo yen ( pari a (0,0072 euro circa), per pagare 5.00€ occorrono circa 5.000 yen piu' o meno, nonostante le carte di credito siano accettate il metodo migliore per pagare in Giappone resta il contante

 

 

FUSO ORARIO
In Giappone il sole arriva con otto ore di anticipo rispetto all’Italia. Nel periodo dell’ora legale, questa differenza si riduce a sette ore.Il giappone non ha ore legali/solari.

CUCINA  La cucina giapponese è sorprendentemente varia ed utilizza quasi esclusivamente gli ingredienti di stagione. La qualità dei prodotti del mare, della carne e delle verdure è sempre molto alta. In Giappone vi sono ristoranti che si adattano a tutti i gusti ed a tutte le possibilità di spesa. Specie nei centri maggiori abbondano anche i ristoranti della cucina europea ed asiatica.La cucina  ha una caratteristica primaria quella di non alterare la materia prima, infatti non altera e rispetta la freschezza, il sapore, il colore, la consistenza e la stagionalità di ogni cibo I giapponesi mangiano attorno ad un tavolo rettangolare ed il cibo, in un pasto non formale, viene servito tutto in una volta . Una bevanda che viene servita ripetutamente è il thè verde. I piatti tipici della cucina giapponese sono: il "Sushi" (riso con aceto accompagnato da pesce crudo), il "Tonkatsu" (scaloppe di maiale panate e fritte), il "Sashimi" (fettine di pesce fresco con salsa di soja) e il "Tempura" (un misto di scampi e pesci).

TOKYO  è la capitale del Giappone e , nonostante non abbia mai ancora visitato New York, credo che al confronto quest'ultima sia un sobborgo urbano. Tokyo è un  continuo scintillio di luci,di musica, di arte, di locali pieni di vita.... con imponenti grattacieli che torreggiano sulla città e le sue innumerevoli ferrovie ''sospese' usando il sistema '' a cremagliera' nelle metropolitane, ma anche nei treni ad alta velocità....ll giapponese poi' è molto cordiale ospitale premuroso nei confronti del turista , ci tiene  a fargli godere appieno della meraviglia del suo Paese ed essendo stata a contatto con questo popolo mi è venuta in mente un detto per identificare appieno l'etica di questa etnia ossia '' se incontri un giapponese, non lo eviti''.

FESTE:
Capodanno - 1 gennaio
Festa degli adulti - secondo lunedì di gennaio
Festa della fondazione dello Stato - 11 febbraio
Festa della Costituzione - 3 maggio
Festa del popolo - 4 maggio
Festa dei bambini - 5 maggio
Festa del lavoro - 23 novembre  in Giappone per legge, quando la festività cade di domenica, il lunedì diventa festivo e il giorno feriale che viene a trovarsi tra due giorni festivi diventa anch’esso festivo in sostanza fanno PONTE per legge !!!!!   ( fantastico, no'? )  in agosto il buddhismo celebra la commemorazione dei defunti.

                                                                                                                         

IL PACIFICO  è uno dei suoi imponenti mari. seguito (  a nord) dal mar del Giappone) chiamato cosi' dall'espolratore portoghese Ferdinando Magellano, che durante una delle sue  traversate tra lo stretto di magellano  e le isole Filippine trovo' il mare di una calma piatta...Ma l'oceano non è sempre fedele al suo nome. Molti tifoni ed uraganii tormentano le isole del pacifico, e le terre che lo circondano sono piene di vulcani e spesso scosse da terremoti Gli tsunami, causati da terremoti sottomarini, hanno devastato molte isole e cancellato intere città. Inoltre il fatto che l'Oceano Pacifico sia una massa d'acqua uniforme, senza alcuna isola o arcipelago di rilievo fra la sue coste Orientali,  fa sì che gli effetti delle onde anomale causate dallo spostamento di 'farina' di roccia sbriciolata  dal movimento di una spaccatura sottomarina sull'asia  si accentui e permetta a onde anche di grosse dimensioni di propagarsi ad alte velocità per migliaia di chilometri causando spesso considerevoli danni a città, porti e imbarcazioni ormeggiate.

LE GEISHE  le geishe stanno man mano scomparendo. La ragione principale, infatti, del successo della geisha in passato, va trovata nella trascorsa posizione sociale della donna,   essa doveva, infatti, rimanere confinata in casa, e riceveva un'educazione molto approssimativa, che non permetteva loro di conversare e di interessare adeguatamente i loro uomini. La geisha, perciò, compensava una figura femminile poco attraente,  sottomessa all'uomo e totalmente priva di una propria personalità, fornendo all'uomo quell'interesse che egli non riusciva a trovare tra le mura della propria abitazione. Ed è proprio la modificata condizione sociale della donna dei giorni nostri che sta facendo scomparire la figura della geisha. Le scuole stanno chiudendo una dietro l'altra e le ragazze iscritte sono in numero sempre minore, poiché il duro tirocinio a cui devono sottostare non è più gradito alle nuove generazioni.Ancora oggi, comunque, le geisha esistono, sebbene in minor numero E si trovano in prevalenza a Tokyo e Kyoto

Detto questo, credo di avere esaudito tutte le curiosità dei piu' appassionati del mondo nipponico.non mi rimane che salutarvi tutti  e di augurarvi che un giorno...chissà.con una buona dose di fortuna in piu' potreste fare anche voi questa specialissima esperienza di viaggio ma soprattutto...approfondite la conoscenza della lingua inglese prima di fare un viaggio come questo....se poi è vostra premura imparare il giapponese .....tanto meglio!  vi abbraccio     NELLI2004

 

 
 
 

 

 

 
 
 

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