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Addio Gillo Dorfles, 107 anni con larte


In una vita che ha superato alla grande e non di poco i cento anni (ne aveva compiuti 107 il 12 aprile), Gillo Dorfles si è preso il lusso di sperimentare di tutto, dalla medicina alla filosofia, l'arte, l'architettura, la musica, la moda.Ma soprattutto ha avuto la fortuna e la forza di essere incredibilmente lucido e attivo fino all'ultimo, tanto da partecipare a metà gennaio alla Triennale all'inaugurazione di Vitriol, una personale dedicata ai disegni realizzati tra il 2010 e il 2016.Ma il suo segreto, forse proprio l'elisir che gli ha garantito una cosi' lunga e bella vita, e' sicuramente nella passione e nella curiosità per il mondo e per il presente, nella capacita' di essere 'contemporaneo' fino al midollo, senza cedimenti.Nato a Trieste da padre goriziano e madre genovese, laureato in medicina e specializzato in psichiatria, una grande passione anche per i cavalli, Angelo detto 'Gillo' ha da subito preferito l'attività di pittore e l'impegno come critico e studioso d'arte, che lo ha portato poi ad insegnare estetica nelle Università di Firenze, Trieste, Venezia e Milano: ''L'arte e' l'unica passione a cui sono rimasto sempre fedele, sin dalle prime folgorazioni dell'astrattismo di Klee e di Kandinsky'', ha ripetuto spesso.