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Made in Italy protagonista al Salone di Ginevra


GINEVRA - Con i tedeschi impegnati a convincere di aver smesso di flirtare con il diesel; con i due blocchi francesi sostanzialmente dedicati a guardare cosa fa il rivale e a rispondere alle mosse nei vari segmenti; con i cinesi e gli indiani ancora alla ricerca di una identità internazionale; con gli inglesi stabilmente arroccati (Brexit permettendo) a difendere il loro heritage di costruttori di modelli sportivi o di lusso, alla 88ma edizione del Salone di Ginevra il Tricolore è sembrato brillare con colori ancora più forti e più vivi.O, ancora, parlare dell'eleganza e del fascino delle auto con il Tridente sul cofano (quest'anno il Nerissimo era il colore dominante allo stand Maserati) o della dinamicità e del 'carattere' delle belle Alfa, che fanno battere il cuore agli appassionati di tutto il mondo.Rosso, bianco e verde sono i colori di tante aziende leader nel mondo, a cominciare da quella Lamborghini che utilizzando le risorse finanziarie dei tedeschi e il saper gestire la qualità del Gruppo Volkswagen si è proiettata nel mondo delle supersportive e ora dei supersuv con grande energia.Ma anche della Italdesign - sempre nell'orbita del costruttore di Wolfsburg - che è ritornata ad essere un punto di riferimento mondiale nello stile e nella progettazione, con un giro d'affari 'extra Gruppo Volkswagen' che è aumentato al 25% e che sta portando il marchio - non a caso contrassegnato dal Tricolore - in tanti Paesi lontani, assetati di buon gusto ed eccellenza nel progetto.